E’ la prima volta che, nella storia della musica latina, una interprete cresciuta e formata musicalmente nel Bronx e che fu parte integrante della generazione HIP-HOP degli anni 80, cambia direzione professionale incidendo musica afro-caribena..
Ad una persona comune un cambio del genere non sarebbe stato facile, ma India ha un talento speciale, misto ad audacia e ribellione, ingredienti che l’hanno portata a diventare l’interprete femminile di più impatto nel panorama dei giovani artisti di musica Latino-Americana.
Le sue eroine musicali sono niente meno che Ella Fitzgerald e Celia Cruz. E, tanto la sua esperienza, come il talento lasciano intravedere in questa artista le enormi possibilità di una giovane interprete disinvolta sia con la musica afro-caribena che con le musiche dance o Rhythm & Blues.
India nacque a Rio Piedras, Portorico e crebbe nel sud del Bronx. I suoi primi ricordi come cantante, risalgono all’età di 6 anni quando già amava cantare di fronte alla gente, senza vergogna. All’età di 7 anni iniziò lo studio della musica al fine di educare la sua voce per l’opera.
A 16 anni India entrò come cantante nel TKA uno dei primi gruppi di Hip Hop e musica dance sorti a N.Y. La sua entrata in questo gruppo della nuova generazione di creatori di musica hip-hop e latina, nel periodo storico della “Fania” fu possibile grazie al produttore “Little Lowe Vega” personaggio importantissimo per la sua carriera.
Con TKA India visse l’esperienza dello showbussiness negli stessi ambienti e negli stessi clubs che consacrarono stelle come Madonna e Jellibean Benitez il quale, quando India lasciò TKA, la preparò per la sua carriera da solista per il suo debutto nel mondo discografico con Warner Bros.
India registrò il suo primo singolo “Dancing in the fire” del quale uscì una versione in spagnolo “Bailando en el Fuego”. India dice che si sentì persa la prima volta che cantò in questa lingua perché nessuno Le fu di aiuto con l’accento e la grammatica. Da allora India proseguì con il suo primo album di musica dance hip-hop intitolato “Breaking Night” dal quale emerse la canzone “The Lover who rocks” per il suo stile funky-house.
India realmente non abbracciò mai lo stile “Latin hip-hop o freestyle” perché pensava che la sua robusta voce fosse più predisposta a stili come Rock o Blus ma, in quel periodo, l’industria discografica puntava più su prodotti dance-house che non Latin hip-hop/R.B.; anche per questo motivo nel suo album “Breaking Night” non vi sono tracce di “latin hip-hop”.
Più confusa che mai dalle sue capacità e istinto musicale India abbandonò la collaborazione di Jellybean per dedicarsi a vari generi musicali con il proposito di trovare la sua vera anima artistica. Continuò la sua collaborazione con “Little Lowie Vega” con il quale si sposò.
Mentre suo marito allargava i suoi orizzonti professionali producendo e rimixando con India artisti come M. Jackson, Madonna, Marc Anthony, Julio Iglesias, India e Vega scrissero e produssero canzoni come “Ride on the Rhythm” per Marc Anthony che fu prima classificata sul Billboard.
Vega ebbe l’opportunità di lavorare con Tito Puente nella colonna sonora del Film “The mambo kings” nel quale ci fu una partecipazione di India, che attirò su di sé le attenzioni della RMM e Soho Records per la sua interpretazione con l’orchestra “Los Jovenes” colpendo per la sua voce ed il suo magnetismo.
Diventarono sempre più frequenti gli incontri di India con i grandi personaggi del mondo salsero e tutti la stimolavano ad ascoltare la musica caribena. Tra i grandi artisti incontrati da India emerge il nome di Eddy Palmieri, pianista e produttore che già era al corrente delle registrazioni in inglese di India e da queste captò in essa uno stile nuovo e interessante rimanendo colpito soprattutto dalla sua passione e dall’energia fresca e giovanile. Queste caratteristiche diedero l’ispirazione a Eddy Palmieri e nacque il lavoro “Llego la India Via Eddy Palmieri” che vede insieme due differenti generazioni.
Dalle canzoni che compongono questo album si può dire: “Vivir sin ti” è una canzone di indipendenza emozionale e descrive quello che succede alle donne latine quando un uomo rompe loro il cuore; “Mi primera rumba” è il titolo del primo singolo ed anche una dichiarazione di propositi da parte di India, “Finalmente….dice il coro” mi primera Rumba esta aquì”; “Yemayà y Ochùn” è un racconto popolare con forti derivazioni Afro Cubane sui due dei; “Merengue internacional” è invece una semplice acclamazione ai merengueri domenicani nella quale vengono nominati tutti i cantanti più importanti e le loro opere.
In ogni canzone India mette in evidenza una parte della sua crescente personalità e comprensione della musica salsa. Come nuova diva ci tiene molto a far sapere che “Su primera Rumba” non sarà l’ultima. La versatilità di India è comprovata, non importa se interpreta una ballata, un merengue, in pezzo dance o una salsa caliente, sempre mantiene il suo stile unico e appassionato che fa di lei una delle più riconosciute cantanti della sua generazione.
E’ nel 1993 che firma il suo contratto con la R.M.M. Records la famosissima casa discografica di Ralph Mercado ed è così che entra a far parte della “Famiglia RMM” e nello stesso anno partecipa al memorabile concerto “Combination Perfecta” durante il quale India interpreta in duo con Marc Anthony “Vivir lo Nuestro” riscuotendo un successo mitico e collocando questa canzone tra le indimenticabili nel panorama discografico salsero.
Nel 1994 è uscito il suo album “Dicen que soy” prodotto da Sergio George, nel quale spicca il suo stile esoterico mischiando sapientemente salsa di classe con tocchi di Funcky. Da questo lavoro i singoli di maggior successo sono: “Eso Hombre”, “Dicen que soy” e “No me conviene” in duo con Tito Nieves. In seguito è uscita un’altra produzione di brani rimixati.
Nell’ottobre 1997 è arrivata sul mercato mondiale la sua ultima produzione con etichetta RMM records il cui titolo è “Sobre el fuego”, altro capolavoro dal quale spicca in modo assoluto il brano “Con la voz de la experiencia” in duo con Celia Cruz, una miscela di ritmi rumba, salsa, guaguanco che sembra voler essere un passaggio di testimone dalla “Reina” CELIA, alla “Princessa de la Salsa” INDIA.
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