Daddy Yankee, l’artista da tutti definito l’inventore reggaeton, ha recentemente annunciato in un videomessaggio dal suo canale YouTube, di ritirarsi dalle scene musicali, ringraziando i suoi fans che gli hanno permesso di vivere 32 anni al top delle classifiche e del panorama urban latino. Il suo addio verrà celebrato con un ultimo album di inediti, Legendaddy, di cui abbiamo già presentato parecchi brani, e da un ultimo tour, che toccherà solamente le Americhe.
Visto che nel suo video non ha specificato le ragioni di questa decisione, abbiamo cercato un po’ in rete quali fossero le cause che l’hanno portato a questo annuncio. Ebbene, pare che il motivo più serio sia dovuto alle sue condizioni di salute, che rischiano di peggiorare sino al punto di non ritorno in una vita stressante come quella di un artista del suo livello, in perenne movimento tra tourneé, giri promozionali e via dicendo (ha dovuto anullare le date europee del tour, compresa quella di Milano, già programmata da prima della pandemia).
Questi problemi si erano già verificati nel 2012 durante un suo concerto in Cile: nonostante il dolore l’ha portato a termine, fermandosi poi anche con i fans per foto ed autografi, ma dopo è stato ricoverato ed operato d’urgenza dovendo annullare il resto del tour. Una situazione analoga si è verificata anche nel 2016, mentre si trovava in Colombia: durante una conferenza stampa nella cittàdi Cali ha avuto un collasso e anche qui è stato ricoverato d’urgenza , dovendo poi annullare il resto delle date. In una recente intervista ha dichiarato di soffrire di ipoglicemia, una malattia che solo con una vita sana, regolare e lontana da stress ed eccessi riesce a tenere sotto controllo.
La vita di Raymond Ayala (questo è il suo vero nome) può diventare sicuramente materiale per un biopic o per una serie tv: nato a San Juan, Puerto Rico, da piccolo aveva due grandi passioni, il baseball e la musica. Il suo sogno di diventare un campione di baseball fu spezzato però in età adolescenziale, quando si trovò nel posto sbagliato e nel momento sbagliato, nel bel mezzo di una sparatoria tra due gang rivali del suo barrio: mentre fuggiva una pallottola lo colpì alla gamba, e fu grazie all’intervento di un ragazzo con forti problemi di droga, che lo trascinò al riparo sotto un’auto parcheggiata, che il mondo ha potuto avere uno dei più grandi esponenti della musica latina, anzichè l’ennesima vittima innocente del narcotraffico. Con una placca di ferro nella gamba, che da quel momento in poi non gli avrebbe più permesso di fare sport, di ballare e di camminare normalmente, il giorvane Raymond si diede alla musica e qui intervenne un personaggio fondamentale per la sua carriera: DJ Playero. E’ stato lui infatti ad intravvedere le grandi doti di improvvisazione del ragazzo e a portarlo in sala di registrazione, dove insieme hanno dato vita ad un nuovo genere musicale, che fondeva il reggae con il rap ed altre ritmiche latine. Prima del grande successo come solista merita di essere menzionato il progetto in cui Daddy formò un duo con Nicky Jam, chiamato Los Cangris, i due ebbero un discreto successo anche se non paragonabile alla fama che in seguito portò questi 2 artisti ai massimi livelli nel genere Latin Urban, ma l’esperienza però durò poco e per motivi personali fu sciolto.
Nel 2004, sotto la sapiente guida di Dj Playero come producer, realizzò l’album Barrio Malo, il disco che ha rivelato il nuovo genere nel mondo, ma Daddy Yankee stava per mollare tutto dopo pochi giorni dalla sua pubblicazione, quando scoprì che tutte le tracce erano state piratate. Fortunatamente, però, grazie al singolo La Gasolina, il disco divenne un successo planetario e da lì la carriera del “Rey del Reggaeton” decollò: oltre 30 milioni di dischi venduti, 110 premi ricevuti, unico artista latino ad avere quatrro brani in testa alla Top100 di Billboard, suo (e di Luis Fonsi naturalmente) il video più visualizzato nella storia di YouTube, Despacito, ecco alcuni dei suoi primati.
Il mondo del Reggaeton, del latin Urban, e più in generale della musica leggera, perde così uno dei suoi punti di riferimento più influenti. Chiudiamo con una sua dichiarazione che ne dimostra anche la sua grande umanità.
“Nei barrios, dove sono cresciuto, la maggior parte di noi voleva spacciare. Se ci vado oggi tutti vogliono fare gli artisti, significa molto per me“.
Daddy Yankee annucia il suo ritiro dal mondo discografico – musicale
DISCOGRAFIA (Album in Studio)
1995 – No Mercy
2002 – El Cangri.com
2004 – Barrio fino (album reggaeton dell’anno Billboard Latin Awards 2005)
2007 – El cartel: The Big Boss
2010 – Mundial
2012 – Prestige
2013 – King Daddy
2019 – Con Calma & Mis Grandes Exitos
2020 – El Disco Duro
2022 – Legendaddy
A cura di: Mauro Gresolmi
Graphic work by: Francisco Rojos
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