Buena Vista Social Club

Nato il 20 febbraio del 1927 a San Luis, un paesino vicino la città di
Santiago De Cuba dove viveva solo con la madre (Aurelia Ferrer) a cui era
legatissimo. Lei gli trasmette la fede per San Lazzaro (Babalu Ayè il nome
yoruba del santo), che lo accompagnerà per tutta la vita sia a Cuba (in casa
teneva un altare per il Santo e come tradizione vuole, ogni giorno venerava
omaggiandolo con: rum, fiori, miele, candele, sostanze profumate e cake) che
fuori dalla Isla Grande (portava sempre con se un bastone che la madre ebbe in
dono da un’amica africana). Quando morì la madre, Ibrahim che aveva ancora 12
anni, dovette abbandonare la scuola per affrontare la dura vita di tutti i
giorni per sopravvivere e che, in quel periodo, erano ancora più duri di oggi a
Cuba. All’età di tredici anni formò il suo primo gruppo musicale col cugino, Los
Jovenes del Son, cantando in feste private e locali di Santiago, ben presto
alcuni musicisti della città si accorgono del talento del piccolo cantante e
seguono le chiamate in varie formazioni: Conjunto Wilson, Conjunto Sorpresa,
Marabilla Beltran.
Ma la più importante chiamata fu fatta, più tardi da Electo Rosell meglio
conosciuto come Chepin, per la Orquesta Chepin-Choven con la quale ebbe fortuna
con El Platanal de Bartolo; ma anche con la Orquesta Ritmo Oriental di Benny
Morè, nomi leggendari della musica cubana.
Si trasferisce all’Havana ormai a tempo pieno per la musica, cantava guarachas,
son e bolero, nonostante preferisse cantare il bolero la sua passione da sempre,
per il gruppo musicale con il quale trascorre gran parte della sua carriera,
circa vent’anni a partire dagli anni ’50 è la orchestra di Pacho Alonso, meglio
conosciuto come Los Bocucos.

Ma per oltre trent’anni rimase nell’anonimato più assoluto, viveva in un piccolo
appartamento dell’Havana Vieja, con la pensione che il governo gli riservava non
bastavano per vivere e sostentare una famiglia composta di moglie (Caridad Diaz)
e parentela varia, allora provvedeva raccimolando qualche moneta in più passando
la sua giornata a lucidare scarpe per le vie della Capitale, fino a quando
arrivò un tale che conosceva le sue qualità canore e gli propose di registrare
la sua voce presso la casa discografica Egrem, era l’anno 1996. Lui incredulo lo
prese per matto, anche perchè a quasi 70 anni non si aspetta tale occasione e
che possa essere l’occasione che lo renderà una leggenda della musica cubana!
Il tale era Juan De Marcos Gonzales co-produttore con Ry Cooder dei Buena Vista
Social Club, che realizzano un progetto tale che ha dello storico anche perchè
se così non fosse stato oggi sarebbe molto improbabile che il resto del mondo
conoscesse Ibrahim Ferrer e tutti i componenti dei B.V.S.C: Compay Segundo,
Omara Portuondo, Ruben Gonzales, Eliades Ochoa, Barbarito Torres, Manuel
“Puntillita” Licea, “Cachaito” Lopez e altri.

Da quel momento tutto cambiò nella vita di Ibrahim e dei suoi amici; divennero
le star di Cuba che tutto il mondo imparava a conoscere grazie ai tour che si
susseguirono negli anni a venire, nomination e premi Latin Grammys nel 1997,
2000 e 2004 del quale non potè assistere alla kermesse della premiazione perchè
gli U.S.A rifiutarono di convalidare il visto. Le sue parole:” Non sono un
terrorista ma un musicista”.
Alcune canzoni interpretate dal viejo Ibrahim e che rimarranno nella storia
musicale cubana sono: Dos Gardenias, Candela, Marieta, Silencio, Perfidia,
Cienfuegos tiene su guaguancò, Quiereme mucho oltre al già citato El Platanal de
Bartolo.

Il sogno che coltivava fin da ragazzo è divenuto realtà, ma a volte i sogni
svaniscono dopo averli “vissuti”, infatti Ibrahim si spegne all’ospedale
dell’Havana al ritorno dal suo ultimo tour in Europa, dove stava promuovendo il
suo ultimo album, “Mi Sueno. A Bolero songbook” era il 6 agosto 2005.

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