Passo dopo passo Chayanne si è costruito una notevole carriera. Il suo talento musicale si è sviluppato con una solidità inusuale fra artisti che, come lui, cominciarono il loro cammino nella musica durante l’infanzia. Ognuno dei suoi dischi ha rappresentato un passo verso l’alto, perfettamente costruiti, perfettamente modellati per procurargli l’esperienza e la sicurezza che, in questo settimo album per la Sony Music International, si è resa evidente con un sorprendente fascino, rivelando l’artista dietro quell’aperto e contagioso sorriso che sembra annunciare onestà, sincerità e nobiltà.
Nato a Rio Piedras, Porto Rico, dopo due fratelli nati a New York durante il periodo in cui i suoi genitori vi risiedevano, Elemer Fugueroa diventò Chayanne mentre ancora bambino, grazie ad una serie televisiva degli anni ’60 chiamata “Chayanne”, la preferita di sua madre al punto tale da dare al ragazzo quel soprannome. Altri due fratelli nacquero dopo di lui dopo che la famiglia si trasferì a San Lorenzo, una città di 30.000 persone nel sud-ovest dell’isola chiamata Pueblos de los Samaritanos (La città dei Samaritani) o la Tierra de las Leyendas (La terra delle leggende).
I primi anni della sua infanzia trascorsero lì con i suoi fratelli ed una sorella, sua madre, insegnante e suo padre, manager delle vendite per una compagnia locale. Chayanne ricorda i suoi primi anni come qualcosa di straordinario; “I primi sette anni della mia vita furono gli unici in cui non ho lavorato”. Famiglia, scuola, musica e sport riempirono la sua infanzia. I suoi primi contatti con la musica avvennero grazie ai suoi fratelli; sua sorella suonava la chitarra e uno dei suoi fratelli suonava la fisarmonica nel coro della chiesa. Chayanne si unì a loro appena potè e li accompagnava col tamburello durante le prove o le ricorrenze celebrate in chiesa. Poco dopo, si unì alle voci del coro a tutti gli effetti: “Allo stesso tempo fungevo da accompagnatore per mia sorella in chiesa e negli eventi in cui cantavamo”.
E fu gran parte merito della sorella Clara se Chayanne si ritrovò di punto in bianco nella musica professionale alla tenera età di dieci anni. “Accompagnai mia sorella ad un’audizione per un giovane gruppo che si stava formando a Porto Rico e quando gli organizzatori mi videro dissero: e tu? Vuoi anche tu farne parte? Dissi di si e prima di rendermene conto facevo parte del gruppo “Los Chicos” (I ragazzi), che diventò molto popolare a Porto Rico, nei Caraibi e nell’America Centrale.
La sua esperienza con i Los Chicos aiutò Chayanne a familiarizzare col lavoro sul palco e ad esibirsi nell’ambientazione che circonda la musica popolare ed i suoi artisti. Lavorando senza sosta e spostandosi da una città all’altra senza riposarsi, inevitabilmente a contatto con una giovane e sempre mutante popolazione della nazione, città o popolo per cui si esibivano. “Volevamo essere come i Beatles. Lavoravamo per armonizzare le nostre voci e ci siamo sempre divertiti, perchè eravamo ragazzi e tutto era così nuovo per noi che ogni giorno scoprivamo qualcosa di differente. Avevamo insegnanti che viaggiavano con noi così da assicurare che non trascurassimo la nostra istruzione. Ma quello che abbiamo veramente imparato era vivere e raggiungere il pubblico in modo naturale”.
Nel 1983, dopo cinque anni, Los Chicos decisero di sciogliersi lasciando i propri partecipanti seguire le rispettive strade. Nel caso di Chayanne, egli era cosciente della sua giovinezza e delle sue facoltà artistiche. Da lì in avanti quando dovette confrontarsi con quelli che lui definisce “I miei anni bui”, la domanda per lui non era cosa fare, ma come farlo: “Sapevo che la mia vita, il mio futuro e la mia professione erano la musica, sul palco. Che queste cose erano già impresse nella mia mente in modo tale che mai, per un minuto, ho pensato di fare qualcos’altro. Cosciente di questo, se dovessi abbandonare oggi la mia carriera non saprei a che cosa dedicarmi. Questa è la mia vita, questo è quello che sento e non lo cambierei per niente al mondo”.
Gli anni bui si schiarirono gradatamente con qualche intervento in qualche soap opera per la televisione e film, a Porto Rico e con la musica, che continuò ad essere l’obiettivo principale della sua carriera. Ed è stato in questo momentoche lo Chayanne che conosciamo cominciò a muoversi nella canzone e nel ballo e a formare un suo stile, che gradualmente diventò definito, personale e riconoscibile.
I suoi due primi album rappresentarono il primo segno del talento e virtù che diventarono sempre più evidenti in ciascuna delle sue seguenti registrazioni. Nel 1989, il suo primo disco per Sony Music International, che conteneva la canzone “Fiesta in America”, iniziò la conquista del continente americano, ben consolidata dal suo secondo album contenente hits come “Fuiste un tozo de Hielo en la Escarcha”, “Tu pirata soy yo” e “Este ritmo se baila asì”. L’album seguente, che includeva “Tiempo de vals”, “Totalmente enamorado” e “No pensar en ti”, vendette oltre un milione di copie e consacrò Chayanne come uno dei più importanti giovani artisti nelle Americhe e probabilmente l’unico capace di affrontare spettacoli dove la musica e danza fondono con fascino spontaneo e livelli di esecuzione molto al di sopra della norma.
“Provocame” e Influencias” continuarono la crescente carriere di Chayanne e allargarono la sua fama; il primo album, con la canzone che gli fa da titolo, portò il nome di Chayanne nei luoghi più remoti del Sud america come Argentina e Cile. Il secondo rappresentò un particolare omaggio reso dall’artista agli autori e alle canzoni che più hanno influenzato la sua vita.
Con “Volver a Nacer”, Chayanne raggiunse il culmine della sua carriera. Le canzoni contenute nell’album, conquistarono, una dopo l’altra i primi posti nelle classifiche: “Solo traigo mi ritmo”, “Volver a nacer”, “Tal vez es amor”, “Baila, Baila”, “Solamente tu amor” e “Guajira”.
Fino a questo momento nella sua carriere, Chayanne ha venduto più di 4,5 milioni di dischi in tutto il mondo. Le sue vendite hanno raggiunto più di 20 dischi di platino e quasi cinquanta d’oro. Fu il primo artista latino ad apparire in uno spot pubblicitario americano parlando in spagnolo (senza sottotitoli) durante la replica dei Grammy Awards nel 1989. La sua esibizione al Festival della canzone Vina del Mar è ricordata come una delle più grandi rappresentazioni nella storia di questo evento. Nel 1993, fu selezionato fra i 50 tra i gli uomini più belli del mondo e l’anno eguente apparì sulla copertina di Playgirl, però completamente vestito.
Le sue apparizioni sui piccoli e grandi schermi hanno invariabilmente causato scalpore, specialmente fra il pubblico femminile. Il suo debutto nel cinema fu a Porto Rico nel film “Linda Sara”, diretto da Jacobo Morales.
IL PRESENTE
Il 1998 si è rivelato un anno straordinario per Chayanne. Non solo a livello personale, ma anche professionale dove recenti hits come “Volver a Nacer” si sono unite alle aspettative e all’impatto tra i media negli Stati Uniti. Dopo il suo ruolo da protagonista nel film “Dance With Me” con Vanessa Williams, dove la colonna sonora include un duetto con l’attrice/cantante americana, incluso nel suo nuovo album “Atado a tu amor” (Legato al tuo amore), i critici hanno riconosciuto i meriti di Chayanne come attore e ballerino, descrivendo il film come una sorta di “West Side Story” degli anni ’90 e il suo protagonista come il nuovo rubacuori latino ad Hollywood.
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