Considerato dai suoi conterranei dominicani un poeta e un musicista molto vicino alla gente, Juan Luis Guerra è un artista molto amato in tutto il mondo latino. È stato uno dei principali protagonisti della rivitalizzazione della musica tropicale negli anni ‘80 e ha contribuito in modo determinante a far conoscere in tutto il mondo la musica e il ballo del suo paese natale: il merengue.
Figlio di un giocatore di baseball (lo sport nazionale dell’isola), Guerra è nato nella Repubblica Dominicana nel 1957. Grazie alle buone condizioni economiche della famiglia ha potuto effettuare ottimi studi nei College statunitensi. In particolare, riuscì ad entrare nel prestigioso Barklee College of Music di Boston, scuola che aveva formato intere generazioni di jezzisti di talento. Juan Luis uscirà di lì con un solida preparazione musicale, cosa che gli consentirà di elaborare in modo originale una formula estremamente moderna di merengue..
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Il Guerra adolescente apprendeva, da autodidatta, i rudimenti della chitarra, ascoltava i Beatles e la musica degli hippy. Ma, dopo aver frequentato il conservatorio e il College di Boston, sentì il bisogno di confrontarsi con la musica folcloristica del suo paese, ed iniziò a sperimentare originali miscele di ritmi africani (ben presenti nella musica caraibica e afro-cubana), canzoni popolari e jazz con il suo gruppo: i 440. Curiosa la genesi di questo nome che fa riferimento ai 440 Hertz con i quali in tutto il mondo si identifica la nota La della scala musicale. Fu attribuito loro dal fratello di Guerra, José Alberto, a simboleggiare la perfetta sintonia che esisteva tra i vari componenti del gruppo..
Il loro primo album, “Soplando”, ebbe un modesto successo. Così nei due lavori successivi incominciarono ad introdurre merengue e ritornelli di “perico ripiao”. Improvvisamente arrivò il successo che contagiò soprattutto i più giovani, stanchi di ascoltare sempre le stesse vecchie cose. La nuova musica, battezzata Bachata-merengue, si diffuse presto in tutta l’isola e il governo la scelse per rappresentare il paese all’International Music Festival OTI..
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Nel 1989 Guerra e i 440 realizzarono uno dei loro più grandi successi “Ojalà Que Llueva Café” che divenne il terzo album più venduto in tutta l’Americalatina. In quello stesso anno, la cantante Maridalia Hernàndez lascia il gruppo per intraprendere in Europa la carriera solista. Così Juan Luis diviene l’unica voce della band. Nel 1991 esce “Bachata Rosa”, un successo planetario che gli valse il primo Grammy Award negli Stati Uniti.
Il lavoro successivo, “Areito”, che denunciava l’ingiustizia sociale, gli procurò qualche contestazione in patria soprattutto dai più indigenti: gli veniva imputato il fatto di non avere titolo per parlare di povertà, lui che povero non era mai stato. Ciononostante l’impegno di Guerra per lo sviluppo della sua terra, splendida ma piena di problemi, è sempre stato assiduo e sincero. Con Fogoraté del 1995, Guerra imprime un nuova svolta alla sua musica introducendo le sonorità africane del Souk: all’album partecipa anche un chitarrista zairese..
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Lo stile inventato da Juan Luis Guerra è fatto di contaminazioni tra generi musicali diversi e coniuga arrangiamenti moderni con strumenti del rock e della musica popolare. La formula creata è una miscela esplosiva di ritmo accattivanti e melodie orecchiabili, accompagnati da testi di grande fascino. Memorabili alcune sue ballate e coinvolgenti tutte le sue salse, a testimonianza che l’arte, il talento quando ci sono, non hanno confini.
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