Non era ancora il festival vero e proprio ma di sicuro ieri sera, 7 marzo, con il concerto dei CNCO abbiamo avuto un assaggio di quello che ci regalerà la quinta edizione del Milano Latin Festival.
CNCO, quasi ‘cinco’, cioè cinque in spagnolo, è una boy band composta appunto da cinque giovani cantanti e ballerini americani di origini latine, vincitori di La Banda, un talent show che fu trasmesso per la prima volta su Univision nel settembre del 2015.
La boyband è nata praticamente il giorno della finale del programma, il 13 dicembre dello stesso anno, perché in quell’occasione si è formata, gli è stato attribuito il nome e si è esibita con la canzone “Devuélveme mi corazòn” con la quale il gruppo ha vinto un contratto di cinque anni con la Sony Music Latin. Non solo: il rapper Wisin ha prodotto il loro primo album e Ricky Martin è diventato il loro manager.
Arrivati al grande successo internazionale con Reggeaton Lento, ieri sera Richard Camacho, di origini dominicane che canta e balla fin da piccolo, Christopher Velez, originario dell’Ecuador, Joel Pimentel, originario del Messico, Erick Brian Colon, nato e cresciuto a Cuba e Zabdiel De Jesus, che ha iniziato a cantare a 12 anni nel coro della Chiesa, hanno incantato ed emozionato migliaia di persone al Fabrique di Milano in un grandioso concerto organizzato dal Milano Latín Festival.
Giovani, belli, bravi, un po’ sfrontati e sicuri di sé, cantavano e si muovevano sul palco con la disinvoltura di artisti molto più esperti e maturi.
Ogni canzone una coreografia, effetti di luce e di fumo, video alle spalle: uno spettacolo davvero incredibile che ha letteralmente mandato in visibilio il pubblico, composto in gran parte di ragazzine giovanissime, commosse e felici fino alle lacrime.
A sorpresa è salito sul palco anche Riki, alias Riccardo Marcuzzo, vincitore nella categoria canto della trasmissione televisiva Amici 2016/2017, per cantare la canzone ‘Dolor de Cabeza’, scatenando ancora di più l’entusiasmo delle giovani fans.
Un concerto breve ma intenso, iniziato poco dopo le 21.30 e chiuso poco prima di mezzanotte, come è giusto che sia, soprattutto quando il pubblico è così giovane.
E se queste sono le premesse… ci aspetta un’estate davvero ricca di emozioni al Milano Latin Festival.
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