CNCO, LA BOY BAND LATINA DEL MOMENTO!

Salsa.it - Interviste - Incontro con i CNCO

CNCO - MILANO (Intervista 2018)
CNCO - MILANO (Intervista 2018)

Presso la sede della Sony Music, le cui pareti ci raccontano una grosso pezzo di storia di musica pop in Italia , abbiamo incontrato la boy band latina del momento, i CNCO, a Milano per presentare e promuovere il loro secondo album. Il gruppo, formato da Joel, Christopher, Zabdiel, Erik e Richard è nato dal talent show La Banda, in cui si riunivano dei ragazzi fino a quel momento sconosciuti tra loro per mettere insieme i loro talenti individuali al servizio di un progetto musicale comune. Tra i giudici c’erano la “nostra” Laura Pausini e Ricky Martin, che poi è diventato loro produttore.
Puntuali i ragazzi si presentano alla conferenza stamopa e iniziano le varie domande:

CNCO - MILANO  (Intervista 2018)
CNCO – MILANO (Intervista 2018)

– Quali sono state le vostre fonti d’ispirazione al di fuori dell’ambito musicale? – 

(Christopher) – Per prima le nostre famiglie, alle quali tutti noi siamo molto legati.

– Che consigli vi ha dato Ricky Martin, durante e dopo La Banda? –

(Erik) – Ci ha detto di essere sempre noi stessi e di non farci travolgere dalla fama. Ha messo a disposizione la sua esperienza di ex componente di una boy-band (ricordiamo che Ricky ha iniziato la sua carriera nel gruppo dei Menudo, n.d.r.) –

– Quali sono state le difficoltà di formare una band per un gruppo di ragazzi che non si conosceva tra loro? –

(Joel) – Inizialmente abbiamo avuto qualche problema con la lingua: siamo tutti latini, ma proveniamo da cinque paesi diversi (Messico, Cuba, Santo Domingo, Ecuador e Portorico, n.d.r.) con accenti diversi e modi di dire che a seconda del paese assumono diversi significati…
(Christopher) – Abbiamo cercato di crearci un nostro gergo e ci siamo abituati talmente tanto che poi quando tornavo a casa mia madre mi guardava in modo strano e mi diceva: “Ma come parli??”
(Richard) – All’inizio io non sopportavo Zabdiel, non so dirvi perchè, ma non mi piaceva. Quando telefonavo a casa e raccontavo questa cosa mi scontravo poi con mia madre: “Ma come?”, mi diceva lei..”E’ un ragazzo così carino, simpatico”, alla fine però siamo diventati buoni amici. –

– Che emozioni avete provato al vostro primo live? –

(Joel) – Il nostro primo live è stato a Miami, dovevamo aprire il concerto di Ricky…l’emozione ci stava giocando un brutto scherzo, perché alcuni di noi stavano dimenticando le parole della canzone. E’ andata molto meglio quando abbiamo fato il primo concerto tutto nostro. Lì c’erano i fans giunti apposta per noi, l’emozione era tanta, ma sentivamo molto il calore del pubblico che ci ha dato tantissima energia.

– Quali sono le vostre canzoni preferite del nuovo album? –

(Christopher) – La mia è Estoy Enamorado De Ti, un brano che doveva uscire nell’album precedente e che poi non era stato incluso nella playlist. A tutti noi piaceva e abbiamo lottato perché fosse incluso in questo disco.
(Erik) – A me piace Se Vuelve Loca per il testo.
(Richard) – La mia preferita è Bonita.

– Ci sono molti autori e compositori nei vostri due album. Ci sarà un momento in cui arriverete anche voi ad avere il controllo della vostra musica? – 

(Joel) – Ci stiamo lavorando, già in questo abbiamo contribuito nella scrittura dei testi di un paio di brani, siamo ancora giovani, ci arriveremo per gradi.

– Come siete stati accolti in Italia? –

(Zabdiel) – Questa è a seconda volta che veniamo qui: la prima non ci conosceva quasi nessuno, in aeroporto c’erano solo tre ragazze ad aspettarci. Quest’anno è stato pazzesco, ovunque andiamo ci sono tantissimi fans che ci fanno sentire il loro amore, questo ci riempie d’orgoglio. (solo all’uscita del palazzo ce n’erano una trentina ad attenderli per un evento di cui in teoria non avrebbero dovuto essere informate, n.d.r.) –

CNCO - MILANO  (Intervista 2018)
CNCO – MILANO (Intervista 2018)

– In questi giorni siete qui a presentare il vostro nuovo album. Avete in programma anche concerti in Italia e in futuro  affronterete anche generi diversi dal reggaeton? –

(Joel) – La nostra intenzione è quella di spaziare anche in altri generi, già sin da ora quando siamo in studio stiamo provando nuove sonorità, abbiamo in programma di cantare brani anche in inglese. Per quanto riguarda i concerti certamente anche l’Italia sarà inclusa nella nostra turneé europea. Chi di dovere si sta già dando da fare in questa direzione.
Siamo qui inoltre per una collaborazione con un artista italiano, di cui però non possiamo ancora fare i nome. (abbiamo poi scorperto che il giorno successivo alla conferenza stampa i ragazzi erano proprio con questo artista per girare un video sul Lago di Como, n.d.r.). –

– Qual è il rovescio della medaglia di questa improvvisa ondata di popolarità? –

(Zabdiel) – Il non vedere le nostre famiglie per lunghi periodi, visto che fino a un momento prima vivevamo in famiglia e siamo tutti cresciuti in casa.
(Richard) – Non possiamo più fare quelle piccole cose che i ragazzi come noi fanno, cioè andare al cinema, camminare in giro, qui ancora riusciamo, ma delle nostre parti…
(Joel) – Mi manca la cucina messicana!
(Christopher) – Lo stare lontano da mia madre per due o tre mesi consecutivi. Lei mi ha cresciuto, ora è contenta  e lo sono anch’io  perchè ora posso provvedere economicamente a lei come prima aveva fatto lei per me, ma a volte la lontananza si fa sentire.

– Come spiegate il boom di Reggaeton Lento? –

(Joel) – Inizialmente il titolo era Bailemos, ma poi abbiamo voluto cambiarlo, per prima cosa perchè c’erano già tante canzoni con quel titolo o simili, poi per contrapporci e quegli stili di reggaeton, come il trap per esempio, in cui le ritmiche ed i testi sono molto più aggressivi: abbiamo dimostrato che anche un reggaeton vecchio stile, più lento e romantico, potesse funzionare.

– Avete pubblicato sei video in otto settimane. Piuttosto insolito, visto che tra un video e l’altro passano sempre almeno un paio di mesi…-

(Richard) – E’ una cosa piuttosto insolita, ma abbiamo voluto fare un regalo ai nostri fans in occasione dell’uscita del nuovo album. Abbiamo pubblicato un video ogni due settimane, ma i singoli che avevamo messo in vendita erano solo tre.
(Christopher) – E il terzo era Solo Yo.

– Quasi tutti voi viete negli States da anni, vi sentite più americani o più latini? –

(Christopher) – Entrambe le cose, ma la nostra parte latina esce maggiormente quando siamo all’estero e incontriamo tanti ragazzi latini che ci seguono, questo ci inorgoglisce parecchio. –
(Richard) E non solo: una volta mi è capitato di incontrare dei fans non latini che mi han detto di ascoltare e di amare la nostra musica, e che la musica latina era molto popolare da loro, queste sono e cose che ci rendono fieri delle nostre origini.

Per concludere, che messaggio volete lasciare ai ragazzi della vostra età?

(Zabdiel) – Seguite i vostri sogni e non pensate che siano impossibili da raggiungere. Come ci siamo riusciti noi, potrete riuscire anche voi se ci credete e vi impegnate fino in fondo.

A cura di: Mauro Gresolmi (Greso Dj)
Graphic Work by: Francisco Rojos
Photo by: Luca Antony

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