TOMMY OLIVENCIA

Angel Tomas (Tommy) Olivencia Pagan fu uno dei più grandi direttori
d’orchestra di salsa e  per oltre quarant’anni di carriera contribuì alla
crescita musicale della Isla del Encanto e alla sua propagazione
soprattutto negli Stati Uniti d’America. Il suo concetto musicale possente,
mirava soprattutto all’esaltazione del ballo, ragion per cui le sue canzoni
divennero dei grandi successi inconfutabili del canzoniere nazional-popolare, ma
non solo questo fu il suo pregio poiché tra le file delle sue band figuravano
nomi di tutto rispetto e che portò alla ribalta del mondo artistico-musicale.

Nacque il 15 maggio del 1938 nel barrio di Villa Palmeras a Santurce – 
tutt’ora zona frequentata dai musicisti –  muove i suoi primi passi
nel mondo musicale nel 1948 ad Arecibo, dove si era trasferito con i propri
familiari, come cantante  in opere teatrali ma durò poco, non fu di
particolare importanza. A 12 anni incominciò a prendere lezioni di solfeggio
con Mario Vega, finchè il maestro Lorenzo Feijòo lo instradò ad
esercitarsi con la tromba. Fu con Feijòo che ottenne la sua prima
partecipazione in un gruppo anche se cantava più che suonare lo strumento. Dopo appena quattro anni
di studi musicali cominciò a organizzare feste reclutando i musicisti e a dirigere
il gruppo, d’altronde è questo quello che
sognava di fare. Terminata la scuola superiore ritornò a San Juan nel
1957 e inizio gli studi in cinematografia e cinepresa, anche se mai esercitò in
questo settore. Suonò come trombettista al club notturno Figalis 69 di San Juan di
proprietà di Nene Correa. La sua vita artistica da direttore musicale ebbe inizio con le
orchestre di Tony  Valdes, Josè Inés Ortiz e Tony Penita con le quali
interpretò le canzoni più famose della Sonora Matancera. Più tardi si integrò
con l’orchestra di Luis Lebron, anche in qualità di direttore musicale, con la
quale suonava nel Club La Riviera di Miramar e poi nel Club Pomarrosal.

In quel periodo l’ancora giovane trombettista organizzò il suo gruppo denominato
Tommy Olivencia y su Combo,
insieme a Luis Lebron con il quale lavorò al Club El Cofre.
Si alternava con l’orchestra di Paquitin Lara
dove Tommy cantava
il repertorio musicale preso in prestito dall’orchestra del fratello di Paquitin,
Joe Lara che interpretava la musica dell’orchestra Panamericana. Poi il padrone
del Cofre liquidò Paquitin e chiese a Tommy di formare un gruppo per il Club dal
quale prese anche il nome. Oltre a Luis Lebron e Rafaelito Sanchez,
faceva parte del gruppo anche un giovane promettente che si chiamava Chamaco Ramirez.
Già agli inizi degli anni ’60 il gruppo godeva di una buona popolarità nel
paese, per questo venne reclutato per iniziare un nuovo programma in radio dove
si aggregarono
al gruppo Paquito Guzman, che arrivava dall’orchestra di Joe Quijano, per
rimpiazzare Luis Lebron, e il timbalero Endel Dueno.

La discografia di Tommy Olivencia è molto vasta. La prima produzione musicale
arrivò con la casa discografica USA Records, nel 1960; i cantanti erano Luis Lebron e Rafaelito Sanchez.
Furono solo quattro le canzoni di quest’album
per l’orquestra di Olivencia poichè le altre vennero scritte da Quito Velez y su
conjunto e il gruppo Los Montemar, infatti il disco s’intitolò: Lo mejor de
Quito Velez, Los Montemar y Tommy Olivencia.

Il primo lavoro intero
risale al 1962, con un disco che contiene una canzone che intitola lo stesso
album Trucutù,  cantato da Chamaco Ramirez e Paquito Guzman per
un’etichetta di proprietà dello stesso Olivencia, la Tioly. Questo lavoro tardò
ad essere pubblicato perchè Olivencia non aveva subito il denaro per sostenere la spesa
della produzione del disco. La
registrazione dell’album venne effettuata presso gli studi della Mayoral a
Santurce. I titoli che contiene l’album sono: La Comay, Estè Guaguanco,

No Molestes Mas, Tommy’s Special, Trucutù, Casabe con longaniza, Oye mi
Consejo, Busca otro amor, Llorè por ti, Mi Puerto Rico, La Vecina del
Lado.
A quest’album seguì, nel 1965, la pubblicazione di un altro album Jala Jala y Guaguancò incentrato su diversi ritmi musicali quali il
boogaloo, calipso, guaguancò, guaracha e bolero, interpretati sempre dal duo di
cantanti Chamaco Ramirez e Paquito Guzman. Nel 1967 produsse l’album La Nueva
Sensacion musical de Puerto Rico
per la casa discografica di Pedro Pai e
Jorge Valdes, la INCA; nel 1969 l’album che ne sancì la consacrazione nel mondo
discografico anche  fuori dall’isola fu Fire-Fire;
nel 1971 sempre per la casa discografica INCA pubblicò il disco A toda
maquina,
in quest’album prese il posto del grande Chamaco Ramirez un
giovane talento, Sammy Gonzales detto El Rolo; nel suo curriculum contava una
produzione con El Combo Moderno. Altro disco di grande rilievo fu Cueros,
salsa y Sientimiento
1972, nella playlist il grande successo Cuero na mà.
Nel 1973 l’ultimo lavoro di Sammy Gonzales tra le file dell’orchestra di
Olivencia fu per il disco Secuestro dove le tracce più importanti sono: Ramera,
Me voy contigo e La fiesta de soneros
quest’ultima con la partecipazione di
Cheo Feliciano. Da questo momento in poi si dedicò solo a dirigere, non fu più
la prima tromba poiché doveva dedicare tutti i giorni alle esercitazioni con lo
strumento per questo perse anche interesse, ma non per la direzione delle sue
orchestre.

A metà degli anni ’70 l’orchestra di Tommy Olivencia cominciò a raggiungere
la popolarità anche fuori da Puerto Rico; lavorò in Perù, Panama Colombia e il
numero di dischi venduti crebbe in modo esponenziale. Nel 1974 ci fu il ritorno
di Chamaco Ramirez insieme a Paquito Guzman con il disco Juntos de Nuevo. Tra i
successi: Doroteo, Un Poco Mas e Pa’ lante otra vez. Il momento di
gloria fu nel 1975 con il disco Plante bandera,  tra i successi lo stesso Plante Bandera, Evelio y la Rumba e una nuova versione di Trucutù
prodotto insieme a Luis Perico Ortiz. Questo fu un lavoro che tutt’ora risulta
un classico della discografia salsera.

I successi di Tommy Olivencia continuarono nonostante la sua formazione subì
l’abbandono delle voci di Sammy Gonzales e Paquito Guzman, nel 1976, e
subentrarono Simon Perez e Lalo Rodriguez. Quest’ultimo lavorò per prendere
accordi con Jerry Masucci (proprietario della INCA) e Harvey Averne (della Cobo
Records) ma questa formazione ebbe vita breve, il tempo di un disco Tommy Olivencia introducing Lalo Rodriguez y Simon Perez. Nel 1977 ritornò Paquito Guzman che insieme a Simon Perez furono i cantanti del nuovo disco El Negro Chombo; seguirono le uscite dei dischi La mejor orquesta de
l’
año sempre nel 1977 e  Sweet Trumpet Hot
Salsa
nel 1978. Nel 1979 Tommy Olivencia pubblicò un nuovo album omonimo
con il quale presentava al pubblico un astro nascente delle voci attualmente più
apprezzate di Puerto Rico, Gilberto Santarosa. Il lavoro di Gilberto con Olivencia durò poco, fino al 1981; dopo subentrò un altro giovane talento della
città di Mayaguez un certo Frankie Ruiz. Con lui si produssero i dischi: Un Triangulo de triunfo (1981), Tommy Olivencia (1983) e Celebrando otro aniversario (1984).  Nella lista dei grandi successi
prodotti con Frankie Ruiz ci sono: Primero fui yo, Mujer como tu, Como
lo hacen, No que no, Lo Dudo, Pancuco
e tanti altri.

Intanto si prefigurava una ennesima uscita dal gruppo proprio dello stesso
Frankie Ruiz che venne sostituito con Hector Tricoche e Junior Paquito Acosta.
Insieme registrano tre nuovi dischi dei quali si citano alcuni successi come Periquito
pin pin
, Lobo Domesticado, Lapiz de carmin e Doce rosas. Negli anni
seguenti fecero parte dell’orchestra anche i nomi di Hector Pichie Perez, il
veterano Paquito Acosta e ancora Simon Perez oltre al principiante Viti Ruiz.
Nel 1996 il nome della sua orchestra cambiò in La Primerissima
battezzata così da Pichin Roman. Nel 2006 Tommy Olivencia fu colto da una forte
crisi diabetica che all’età di 68 anni lo portò alla morte nell’ospedale di San
Juan.

L’orchestra di Tommy Olivencia è stata una parte importante della storia
della salsa che già dagli anni ’60 si confrontava con orchestre di grande
spessore artistico come
quelle di Rafael Cortijo e Ismael Rivera, e la orchestra Panamericana. I suoi
successi sono indiscutibili, giunti fino ai giorni nostri e ripresi da diverse
orchestre contemporanee; molto spesso i grandi successi del passato fanno le
fortune delle nuove orchestre che oggi ormai siamo abituati ad ascoltare e
ballare, vedi Evelio y la rumba negli ultimi anni riproposto dall’orquestra Los
Soneros del Barrio
e Plante Bandera riproposto da Tego Calderon. Come si evince, Tommy fu un propulsore
importante per tanti artisti che ne traggono benefici artistici di una certa
rilevanza, ma
la vita del grande Olivencia come gran parte degli artisti, si
macchia di un periodo negativo poichè fu arrestato nello stato dell’Alabama per
narcotraffico tra 1991 e il 1996. Ma a noi piace ricordarlo come uno dei più

Grandi rappresentanti della salsa portoricana nel mondo!

 

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