La Musica dei Neri Americani. Dai canti degli schiavi ai Public Enemy raccoglie il monumentale lavoro realizzato dalla musicologa-musicista Eileen Southern (Il Saggiatore, Milano – ? 45,00). Ci troviamo di fronte ad un testo veramente unico: è il primo lavoro in assoluto che affronta con una prospettiva nuova ben oltre 400 anni di storia afroamericana. Infatti, il percorso a ritroso delle indagini degli studiosi finora si era fermato alla metà dell?Ottocento. Eileen Southern, invece, ha voluto ridisegnare la storia completa della musica nera, dalle origini africane fino ad oggi per dimostrare che jazz, blues, ragtime, spiritual, bebop, soul, pop, dance e rap sono rivoli di un unico fiume creativo, legato a doppio filo al destino di quel popolo di ?danzatori, musicisti e poeti? comprato, incatenato e rivenduto nel Nuovo Mondo. Una storia tragica che iniziò nel 1619 – secondo una testimonianza del capitano John Smith comparsa nella Generall Histoire of Virginia – quando ?verso la fine di agosto arrivò una nave da guerra olandese che ci vendette venti negri?: è il primo sbarco di uomini di colore nelle colonie britanniche, gli odierni Stati Uniti. Ma il lavoro dell?autrice comincia dalla cultura ancestrale dell?Africa, osservando musica, danza e strumenti di quel continente, poi si addentra nell?età coloniale, parla del ruolo della Chiesa Nera, degli incontri delle varie culture in campo, dei precursori della canzone minstrel, via via fino a giungere all?ascesa del ragtime, del blues, del jazz, sino al rap e al gospel contemporaneo. Incomparabile per completezza, scritto con linguaggio chiaro, avvincente, ogni appassionato o studioso di black music non potrà prescindere da quest?opera, giunta alla terza edizione, che documenta in modo dettagliato, attraverso le note musicali, le tappe del riscatto dei neri d?America. Leggendo queste 686 pagine ? con numerose illustrazioni ed esempi musicali – abbiamo appreso un sacco di aspetti storici finora largamente sconosciuti.
EDITORE Il Saggiatore, Milano
a cura di Gian Franco Grilli
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