E LA SALSA? LA STORIA DI UNA PREVEDIBILE CRISI…COME USCIRNE?

In questo periodo molti appassionati, ma soprattutto le persone che hanno visto
nascere e proliferare il nostro movimento salsero si stanno chiedendo:
"ma che é successo"?
Che fine ha fatto la Salsa?
Dove sono finiti tutti gli artisti che ogni anno ci regalavano decine, centinaia
di canzoni memorabili ? Quelle hit destinate a diventare indelebili successi,
ballati e cantati dal pubblico di mezzo mondo?
Dove sono finiti tutti i ballerini di salsa?
Se vogliamo trovare delle risposte a questi interrogativi bisogna impegnarsi in
una approfondita analisi, dove nessuno si deve sentire parte in causa
condizionando il proprio giudizio in base a correnti di pensiero quanto meno
faziose.
Ricordo che quasi dieci anni fa scrissi un articolo intitolato "Cosa
sta succedendo all’ambiente latino
", fui molto criticato per le cose che
avevo scritto, addirittura qualcuno puntò il dito verso di me per il lavoro che
svolgevo come DJ e come produttore.. (eravamo nel Marzo 2006). Oggi possiamo
rileggere quell’articolo con la consapevolezza che solo il tempo trascorso ci
può dare. Scopriremo che molte delle situazioni prospettate, purtroppo si sono
avverate e non è servito a niente creare capri ispiratori su cui scaricare
comodamente le responsabilità, ognuno di noi ha avuto una parte di colpa in
quello che è successo.

Come DJ mi succede spesso che mentre sono intento a leggere la pista (capire che
tipo di pubblico ho di fronte per proporre al meglio musica che possa generare
divertimento), mi rendo conto che poche persone sanno ballare la salsa, per
ballare naturalmente intendo dire, muovere il corpo in sintonia con il partner e
con la musica. A quel punto mi assale lo sconforto e inevitabilmente  mi
tornano in mente le serate magiche dove tutti erano accomunati da un’unica
passione.. La Salsa!!
La Salsa è sempre stata il volano principale sul quale girava la musica latina,
alternata a volte dal merengue, dalla bachata o da altri generi
complementari che temporalmente si susseguivano.
La peculiarità della Salsa è particolare in quanto non definisce un genere
musicale ma è la definizione di un’insieme di generi, plasmati in perfetta
armonia con ingredienti che possono essere differenti per ogni canzone. Pensate
al mambo, al son o alla timba, al guaguanco o la
rumba
. Pensate al boogaloo, alla cumbia o alla guaracha,
la bomba e la plena ed altri ancora, miscelati in modi differenti,
che girano su una clave (3-2 oppure 2-3). Già, la famosa clave che tutti
battevano alla fine della serata per chiedere al DJ "un disco mas"!
Otra!!
Nessun genere era predominante e tutti gli stili si adattavano armonicamente
mettendosi a disposizione della melodia.
Che capolavori sono nati da queste miscele esplosive.. Salsa romantica,
descarga, salsa con swing, salsa dura e tutti ballavano
tutto.

L’epoca d’oro della salsa è stata tra la fine degli anni 80 e la fine degli anni
90. Naturalmente non dimentichiamo l’epoca della FANIA che è stata
determinate per tutto quello che ne è seguito, ma nonostante il grande successo
ottenuto dai "mostri sacri" di quell’epoca la salsa non riuscì negli anni
70 a radicarsi in tutto il mondo come lo fece in seguito con l’avvento della
salsa romantica
. Jerry Rivera fu infatti il primo artista salsero
a superare il milione di copie vendute in tutto il mondo.
La salsa romantica non era altro che un’ulteriore contaminazione del
genere avvenuta attraverso la musica pop e melodica. Questa contaminazione fu
determinante per rompere le barriere ed appassionare un numero sempre più grande
di persone.
Se ci pensate bene la stessa cosa sta succedendo oggi con la bachata,
fortemente contaminata dalla musica pop. I precursori furono molti, ma noi
naturalmente identifichiamo questo passaggio storico con il gruppo Aventura,
che sconvolse l’industria discografica con risultati inimmaginabili. Possiamo
dire che hanno stravolto la bachata, che quella non è bachata!! ma
il genere è passato dalle campagne dominicane ai sould out del Madison
Square Garden
!! Ed a questo mondo, i fatti contano! Non è un caso se oggi
artisti del calibro di Usher o Enrique Iglesias si sono cimentati
in questo genere con risultati inimmaginabili.
Notate però che l’entità del successo di un genere non è solo determinata dalla
qualità musicale, lo dico perchè molte persone snob quando sentano
pronunciare la parola "Pop" o "Commerciale" subito si tappano il
naso e disprezzano denunciando la carenza di qualità… Ricordatevi solo che il
re del Pop fu un certo Michael Jackson e la regina, una certa Madonna!!

Anche la salsa subì lo stesso processo di contaminazione proponendosi in
vesti pop molto accattivanti, anche la salsa fu avvicinata da mostri del
pop, senza dilungarmi in tanti esempi faccio solo un nome, Lenny Kravitz
con "Thinking
of You
" arragiata nel 1998 da un certo Emilio Estefan.
Ma ad una frangia di appassionati, questo tipo di contaminazione non stava bene,
cominciarono a puntare il dito verso tutto ciò che era definito commerciale ed a
creare ostruzionismo. Molti DJ’s per sentirsi d’elite e compiacere i guru del
ballo cominciarono a proporre solo musica vecchia, ma molto vecchia, senza
pensare che ogni ambiente per avere una sana sopravvivenza necessita anche di
ricambi generazionali.
Ora proviamo ad immaginarci un giovane che non conosce la musica latina e si
avvicina al nostro ambiente, cosa pensate preferisca ballare? Un guaguanco
di Ray Peréz o una bachata di Prince Royce?
Spero di non essere frainteso, è bello ed importante che in una serata ci sia un
momento culturale dedicato alla musica del passato, meglio ancora se un locale
offre la soluzione delle due piste, questo ci offre la possibilità di dedicare
una zona a situazioni musicali particolari. Ma non possiamo pensare di
sostituire totalmente la musica contemporanea con l’old style perchè
bloccheremmo il proliferare di nuove produzioni oltre naturalmente ai motivi
sopra indicati.
Sicuramente non è nemmeno d’aiuto il fatto che il panorama contemporaneo sta
conoscendo una crisi creativa e di vendite senza precedenti: nelle nostre
interviste degli ultimi anni abbiamo sentito gli stessi addetti ai lavori (da
Tito Nieves
a Jerry Rivera, ad Omar Alfanno) lamentarsi di
questa situazione, analizzandone le cause: la pirateria ha prosciugato i fondi
per investire sulla promozione di artisti affermati e sul lancio di quelli
nuovi; gli autori sono a corto di idee; le giovani generazioni di artisti si
credono arrivate alla loro prima hit e smettono di coltivare il proprio talento,
non sapendo più ripetersi.
A peggiorare ulteriormente la situazione salsera in Italia, poi, fu anche
l’estremo dualismo tra la salsa cubana e quella così definita "portoricana".
Moltissimi, o ballano questa e ballano l’altra… Ma perché non dovrebbe
esistere un buon connubio?

Ne Usciremo?
Qualche piccolo consiglio da una persona che da 35 anni vede il mondo da una
consol
.
Produrre una canzone salsa costa moltissimo, bisognerebbe smettere di scaricare
la musica illegalmente perché se non permettiamo ai musicisti, cantanti,
produttori di sopravvivere con il proprio lavoro, tra non molto non avremo più
nessuno disposto a farlo, e così la Musica per come la conosciamo muore!
I locali da ballo devono essere sostenuti e non taglieggiati! I maestri di ballo devono poter insegnare a ballare (anche la salsa), senza
sentirsi costretti a dover prendere le percentuali per portare i propri allievi
in questo o quel locale, a prescindere dalla qualità della serata. Ricordate che
i locali sono una fonte inesauribile di potenziali nuovi allievi / clienti, se
si riesce a ricreare situazioni entusiasmanti, la gente tornerà ad iscriversi in
massa nelle scuole di ballo.
I DJ devono essere qualificati e professionali, prima di salire su una consol
bisogna studiare. Basta incompetenti e improvvisati che lo fanno per passione
percependo marchette da 50€
Dobbiamo amare un po’ di più il nostro ambiente aiutandolo a sopravvivere, le
serate ci regalano allegria, aggregazione, relazioni e spensieratezza ed in
questo momento ne abbiamo tutti tanto bisogno.
Ognuno di noi dovrebbe fare qualcosa a per far sopravvivere tutto questo…

Francisco Rojos

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