Con settanta milioni di dischi venduti in tutto il mondo, a Gloria Estefan
regina del pop latino e della musica latina in generale , gli rimane ancora un
conto in sospeso: "cantare in una Cuba libera."
Gloria Estefan assicura che, benché sia cresciuta a Miami, dove la sua famiglia
fuggì quando Fidel Castro e la sua rivoluzione presero il potere dell’isola, si
sente "sommersa" nelle sue radici culturali. "Ho la testa americana ed il cuore
cubano", ha riferito in un recente comunicato stampa, aggiungendo che prova un
grande dispiacere nel pensare che ha portato la sua musica e la sua voce in
tutte le parti del mondo ma non ancora nella sua terra.
“Certo non è che uno si rallegri della malattia o della morte di qualcuno”,
spiega in riferimento all’intervento che ha obbligato Fidel Castro a delegare
provvisoriamente i suoi poteri al fratello Raùl, ma questa delega per la
cantante significa che l’attuale leader cubano sta preparando il paese a un
cambiamento perché quello che c’è a Cuba, dice, non è comunismo ma “Fidelismo”.
Non usa mezzi termini, la cantante, per far trasparire tutto l’odio politico che
prova verso Fidel e la nostalgia della sua Cuba. Nostalgia che traspare da
canzoni come “Cuba Libre” e ‘Oye mi canto’, canzoni che per lei sono una via di
fuga e di libertà.
Intanto Gloria Estefan, sempre in collaborazione con suo marito Emilio Estefan,
prepara attualmente le canzoni che formeranno il suo prossimo disco che vedrà la
luce nel 2007, il nuovo lavoro si presenta come un disco più intimo, più
acustico e più cubano.
Beppe Nebbia
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