Segnatevi la data di Domenica 1 Maggio: è quella in cui uscirà Un Nuevo Dia, il quarto album della Maxima 79, dopo Regresando Al Guaguanco, Joseito e Resilienza.
Abbiamo sentito Fabrizio Zoro, leader e frontman del gruppo, attualmente in Bulgaria per un congresso salsero al quale è invitato e durante il quale presenterà in anteprima l’album, per poi lanciarlo ufficialmente Mercoledì 4 Maggio allo Zoo Club di CInisello Balsamo (MI), che ci ha raccontato la genesi di questo disco ed i suoi contenuti…
– Un Nuevo Dia è figlio del periodo della pandemia, periodo in cui eravamo forzatamente chiusi in casa e che quindi mi ha dato il tempo di pensarlo, comporre i vari brani e lavorarci costantemente. Ho composto materiale per almeno due album, questo che sta per uscire è il primo, l’altro conto di pubblicarlo tra un anno. Il titolo stesso vuole indicare rinascita, la fine di un brutto periodo ed un nuovo inzio per tutti noi, in particolar modo chi vive di musica. Anche la copertina è simbolica: io che guardo spuntare il sole al Parco Dora di Torino . –
– Tra l’altro è la prima volta che appare l’immagine di una persona fisica nelle cover di un vostro album… –
– Esatto. In generale, come appena detto, vuole significare un nuovo inizio, per quanto riguarda la mia persona, segna l’inizio di una nuova tappa della mia carriera artistica, nella quale ho acquisito maggior consapevolezza ed esperienza in veste di musicista, compositore e producer. –
– Li hai composti tutti tu i brani della tracklist? –
– Tutti io, alcuni completamente da solo, altri con Marco Puma: con Marco ci sono Rey del Corte y Pega, Italia Guaguanco, Bailarin e Changui del Monte. In molti ho anche suonato il piano io, curando anche gli arrangiamenti. Tra i cantanti c’è sempre El Guille, con Yoris, che ha cantato due brani, e Dayro Todd , quest’ultimo voce di Mucho Guaguanco. –
– Il pubblico conosce già Mucho Guaguanco e Italia Guaguanco, descrivici gli altri brani… –
– Arya è il mio preferito: è caratterizzato da un solo di due piani e ci sono particolarmente affezionato perchè è il primo che ho composto per l’album. Pa’ Guarachar è un bellissimo Cha Cha Cha, per il quale ho usato lo stesso souno di chitarra dell’arrangiamento di Apululu ed Italia Guaguanco, un sound che ho passato a Xavier Masvidal. Dal punto di vista dei testi, sono molto orgoglioso di quello di Te Olvidè, che ricorda un po’ lo stile di Pobrecita e che riprende il tema del desamor, che proprio con Pobrecita avevo affrontato l’ultima volta. –
– Quali sono i punti di continuità con gli album precedenti e quali quelli di rottura e di novità? –
– Il sound è sicuramente il simbolo della continuità, è un po’ il marchio di fabbrica della “Maxima”, così come il fatto di presentare brani di generi e stili diversi tra di loro. Tra le novità c’è sicuramente l’ingresso di nuovi strumenti musicali che rompono un po’ gli schemi all’interno di uno stile collaudato, strumenti come piani elettrici, chitarra in stile peruviano Anni 70, usata in Apululu. Ecco la chitarra elettrica in questo album è molto più presente rispetto i precedenti. –
Apprestiamoci quindi ad ascoltare questa nuova produzione. Intanto, eccovi la Tracklist.
A cura di: Mauro Gresolmi
Graphic work by: Francisco Rojos
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