BARRY WHITE E LA LOVE UNLIMITED ORCHESTRA

Salsa.it - Music Contamination; ripercorriamo la carriera di uno degli artisti più influenti del soul e della disco

BARRY WHITE E LA LOVE UNLIMITED ORCHESTRA
BARRY WHITE E LA LOVE UNLIMITED ORCHESTRA

Il nostro percorso virtuale tra le città degli States che hanno dato il loro fondamentale contributo alla nascita, diffusione e popolarità della Discomusic si è concluso nella puntata precedente, quando ci siamo fermati a Philadelphia per parlare del modo innovativo dei suoi artisti di interpretare il Soul prima e in seguito la neonata Disco. La “città dell’amore fraterno”, quindi, chiudeva idealmente il nostro viaggio, partito da New York e passato per Miami. Prima però di trasferirci in Europa, dove vedremo come la musica Disco da una parte sia stata influenzata dai musicisti Usa, dall’altra si sia creata un’identità tutta sua, ci è sembrato doveroso fare un’ultima tappa in America, e più precisamente a Los Angeles e a Chicago. Qui il nuovo genere non ha creato veri e propri movimenti come nelle città che abbiamo precedentemente analizzato (L.A. è sempre stata la patria della West Coast Music, Chicago la “Home of Blues”), ma le due metropoli della California e dell’Illinois hanno dato i natali artistici a due giganti della musica mondiale, Barry White e gli Earth Wind & Fire: entrambi nei primi anni 70 erano già frequentatori abituali delle classifiche di musica Soul e Rythm & Blues, ma è stato proprio quando hanno abbracciato la Disco Music che hanno raggiunto il top delle loro rispettive carriere, diventando star acclamate in tutto il mondo. Sia Barry che Maurice White (quest’ultimo è il fondatore degli Earth Wind & Fire) non si limitarono a cavalcare una moda, ma diedero ai loro brani Disco una impronta tutta loro, basata sulla ricerca di nuove sonorità e sulla contaminazione di vari generi, un’impronta che li rese unici e riconoscibilissimi in un panorama che vantava una miriade di musicisti, cantanti e gruppi. In queste due puntate speciali di Music Contamination celebreremo quindi la musica di questi grandi artisti, a comincare da proprio da Barry White.

Barry White and The Love Unlimited
Barry White and The Love Unlimited

GLI INIZI DI BARRY WHITE – Nato a Galveston in Texas, ma trasferito quasi subito a Los Angeles, Barrence Eugene Carter, che si scelse poi come nome d’arte Barry White, ha un’infanzia piuttosto burrascosa: entra a far parte di una gang giovanile all’età di dieci anni e a diciassette viene arrestato per un grosso furto di pneumatici. In prigione ascolta It’s Now or Never di Elvis Presley e da quel momento decide che il suo futuro sarà nel mondo della musica. Uscito dal carcere si dedica alla musica e negli Anni Sessanta comincia ad avere successo come autore: sul finire della decade fonda un gruppo femminile, le Love Unlimited la CBS le mette sotto contratto e le presenta come l’alternativa alle Supremes. Il primo singolo di successo che Barry scrive per loro è Walking in the Rain (With the one I love): già da questa canzone si può notare l’intro parlata, che diventerà il marchio di fabbrica di quasi tutti i successi di White: nel brano appare anche la sua voce, proprio verso la fine, quando la protagonista della canzone riceve la telefonata dal suo amante. I primi anni 70 quindi li dedica alle Love Unlimited: produce e scrive tutti i loro brani e sposa una delle tre cantanti, Glodean James, prima voce del gruppo. I Belong to You è la seconda grande hit che rimane per svariate settimane nelle classifiche Soul, raggiungendo anche la prima posizione. Il successo che stavano ottenendo le ragazze spinge Barry a cercare nuovi artisti da produrre, in particolar modo cerca un cantante solista uomo, quindi in previsione inizia a comporre qualche demo e li fa sentire ai responsabili della sua casa discografica: questi rimangono talmente impressionati dalla sua voce che gli propongono di cantare lui stesso i propri brani. Inizialmente riluttante ad esibirsi di fronte ad un pubblico, alla fine Barry si convince: dapprima pensa di scegliersi come nome d’arte White Heat, ma poi preferisce mantenere almeno il nome di battesimo e quindi diventa Barry White. Il suo primo album da solista esce nel 1973 e s’intitola I’ve Got So Much to Give e il primo singolo che ne viene tratto è I’m Gonna Love You Just a Little More Baby: il pubblico viene subito conquistato da questa splendida voce da basso e le donne in particolare rimangono sedotte da quei parlati molto suadenti e sensuali. Il successo del suo primo singolo viene subito bissato da quello che viene considerato ormai uno dei suoi classici, Never, Never Gonna Give you Up, tratto dal suo secondo album, Stone Gon’.

Barry White and The Love Unlimited
Barry White and The Love Unlimited

LA LOVE UNLIMITED ORCHESTRA  E IL PERIODO DELLA DISCO – Sempre in quegli anni White porta avanti un progetto molto ambizioso: nel 1972 mette insieme un’orchestra di quaranta elementi, chiamandola The Love Unlimited Orchestra; l’idea originaria è quella di accompagnare il gruppo femminile delle Love Unlimited, ma, rendendosi conto che è un peccato limitare la bravura di questi musicisti per usarli solo some sottofondo, decide di renderli più protagonisti e di farli suonare con lui: nel 1974 allora realizza un album strumentale e lo chiama Rapsody in White: anche qui ci regala uno dei suoi capolavori, Love’s Theme, una melodia che tutti almeno una volta nella vita avremo ascoltato.

Nel giro di poco tempo Barry White diventa il re delle canzoni romantiche per antonomasia, ma proprio in questi anni la grande novità è la Disco Music, che sembra proprio l’approdo naturale per tutti gli artisti Soul ed R’n’B. Anche Barry non rimane sordo a questo richiamo e, influenzato sicuramente dal successo che sta ottenendo il Sound di Philadelphia, decide anche lui di sfruttare il potenziale della sua orchestra per la creazione di brani Disco: nasce così, sempre nel 1974, You are the First, my Last, my Everything, la cui versione estesa è un po’ la risultanza della fusione di tutta la sua musica: l’inizio è molto incalzante e tipico del Funk, accompagnato dal groove della batteria in sincrono con gli archi e dall’immancabile intro parlata, poi subentra la parte più “Disco”, con la tipica ritmica sostenuta dai cori femminili e dalla melodia degli archi. In che cosa si differenzia la Love Unlimited dalla MFSB o dalla Salsoul, le altre due grandi orchestre Disco di quell’epoca? Possiamo tranquillamente affermare che l’Orchestra di White ha un’impronta molto più classica, più incentrata sulla sezione archi, mentre la sezione fiati è quasi assente (in You Are the First… manca proprio del tutto), o mantiene un ruolo di sottofondo e quasi mai in primo piano. Questo lo si nota anche negli altri due brani disco, usciti l’anno successivo, Let the Music Play e You See the Trouble with Me; proprio queste due canzoni sono tornate prepotentemente in auge nel 2000, quando sono state remixate rispettivamente da Funkstar Deluxe e Black Legend, a dimostrazione, se ancora ce ne fosse bisogno, che, una volta ammodernato il ritmo, la melodia rimane quella originale e può attraversare indenne le barriere del tempo. Unico brano in cui viene evidenziata maggiormente la sezione fiati è It’s Ecstasy When you Lay down Next to Me. Tra l’altro la base di questo brano è stata ripresa a inizio anni 2000 da Robbie Williams nella sua Rock Dj. Barry White andrà avanti ad incidere album con la Love Unlimited fino al 1983, dopo l’orchestra continuerà ad accompagnarlo negli anni a venire in tutte le sue esibizioni live in giro per il mondo. Quando la Disco Music passa di moda, lui torna al suo Soul romantico e ci dona altre perle, la più bella delle quali è forse la cover di Just the Way you Are, reinterpretata a modo suo con un’intro parlata da pelle d’oca!

Barry White and The Love Unlimited
Barry White and The Love Unlimited

LE COLLABORAZIONI E IL CONCERTO CON PAVAROTTI – Dopo un periodo di appannamento negli anni 80, Barry White ritorna in auge nel decennio successivo, incidendo canzoni con altri grandi della musica made in U.S.A: tra le più famose The secret Garden (Sweet Seduction Suite), incisa con Quincy Jones, e In Your Wildest Dreams, nella quale duetta con Tina Turner. L’ultimo album che incide in studio è Staying Power, del 1999. Intanto le sue performance live sono sempre sensazionali e richiamano migliaia di spettatori in ogni angolo del pianeta, conquistati dalla sua voce e dal suo grande carisma di performer. Nel 1998 tiene un memorabile concerto a New York nel Central Park con Luciano Pavarotti: all’evento assistono in mondovisione più di un miliardo di persone e lo spettacolo detiene il record di secondo concerto musicale più visto di sempre (il primo è l’ Aloha From Haway di Elvis Presley del 1973, con un miliardo e mezzo di telespettatori). Collaborerà ancora con il grande tenore italiano nel Pavarotti & Friends, nel quale duetteranno in una particolarissima versione di You Are the First, my Last, my Everything.

Barry White and The Love Unlimited
Barry White and The Love Unlimited

LA MALATTIA E LA MORTE – Nell’autunno 2002 Barry White subisce un blocco renale, nel 2003 un infarto che lo costringe a ritirarsi dalle scene. Si spegnerà a 58 anni il 3 Luglio del 2003 a Los Angeles per un altro blocco renale, dopo averci lasciato delle canzoni immortali che gli hanno fruttato svariati dischi d’oro e di platino e per le quali ha ricevuto 5 Grammy Awrards.

E per finire, ecco la playlist Spotify con tutti i brani di cui vi abbiamo appena parlato: buon
ascolto!

A cura di: Mauro Gresolmi
Images & graphic work by: Francisco Rojos

 

 

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