Sono oramai 2 anni che i professionisti che svolgono questa professione soffrono una catastrofica situazione generata dalla pandemia covid-19.
Il nostro era un settore già in sofferenza e le chiusure forzate di questo biennio hanno decimato il numero dei DJ che operano in maniera professionale.
Nel post pandemia stiamo assistendo impotenti ad una svilente guerra dei poveri. Le risorse scarseggiano ed alcuni operatori del settore (di basso livello morale, professionale e artistico) stanno attuando una offerta al ribasso dove alcuni soggetti, si propongono a cifre ridicole, addirittora sotto il minimo sindacale sancito dall’INPS (che non sta effettuando in maniera efficace i dovuti controlli), In alcuni casi abbiamo riscontrato persone che operavano addirittura senza compenso.
Questa situazione sta determinando un naturale decadimento del mondo dell’intrattenimento.
Un appello al popolo della notte: Controllate sempre chi opera in consol, gli incapaci che lavorano “per 4 denari” si riconoscono facilmente, boicottate le situazioni svilenti e sostenete i veri professionisti prima che si arrivi all’estinzione della categoria.
Dopo questo sfogo dettato dal dolore e dall’apprensione per questa professione, scopriamo insieme le origini della “Giornata Internazionale del DJ”
Ha la sfortuna di arrivare dopo la più conclamate festa della donna, ma ciò non vuol dire che non vada ricordata, almeno da tutti gli addetti ai lavori: il 9 Marzo è la giornata internazionale del DJ, una figura che dagli anni 70 del secolo scorso ha dato un fortissimo impulso alla diffusione della musica e del divertimento notturno in tutto il mondo.
Molti si staranno chiedendo da quando e perchè si è optato per questa data? Pensate che l’istituzione di questa ricorrenza risale al 9 Marzo del 2001 e a renderla ufficiale è stata nientemeno che l’UNESCO. A partire poi dall’anno successivo, il 2002, nell’ambito del Dj Day si tiene un evento di beneficenza in tutto il mondo i cui proventi andranno ad aiutare varie organizzazioni per l’infanzia. Tutti i profitti guadagnati da DJ, club, stazioni radio ed etichette discografiche in questo giorno vanno a vari fondi e istituzioni internazionali per bambini.
Per chi lavora nei club e nei locali di questi tempi risulta difficile avere questo tipo d’introito, ma sicuramente non vediamo l’ora di poter dare il nostro contributo non appena questa situazione paradossale si sarà normalizzata.
Intanto facciamo gli auguri ai Dj di tutto il mondo, da chi lavora nei club e nelle feste private, a quelli radiofonici, ai producers e a tutti coloro che hanno fatto della passione per la musica la loro professione o la loro ragione di vita.
A cura di: Francisco Rojos
Graphic work by: Francisco Rojos
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