La scorsa settimana abbiamo dato il via ad una serie di articoli che si propongono di raccontarvi qualcosa di tutta quella parte del Milano Latín Festival che non è concerti. Quella parte che quando il primo Festival è nato, quasi 30 anni fa, era predominante, e che nella testa di chi all’epoca ideò l’evento, aveva lo scopo di far respirare agli italiani, che sicuramente viaggiavano meno di adesso e che ancora non potevano viaggiare virtualmente tramite Internet, un po’ di aria caraibica.
Siamo partiti alcuni giorni fa, parlandovi dello spazio che il Festival dedica alla cultura, oggi vorremo parlarvi del ballo.
Trent’anni fa la musica e il ballo latino caraibico cominciavano appena a diffondersi nel nostro Paese.
Gli insegnanti erano pochissimi, i ballerini pochi, e il livello non era certo quello attuale. Più che di locali, si parlava di serate latine, poche, magari programmate, che uno le aspettava per giorni o settimane, e quasi esclusivamente nelle grandi città.
Si ballava tantissimo il merengue, la salsa, ma senza distinzioni di genere (cubana, portoricana, colombiana, Los Angeles Style, New York Style, etc), pochissima bachata e il reggeaton doveva ancora nascere, o almeno doveva ancora arrivare nel nostro Paese.
Oggi il merengue praticamente non si balla più, ed é un vero peccato sia perché la musica é accattivante, sia perché essendo il più facile da imparare è quello che meglio permette di avvicinare i principianti al mondo latino, sia perché é un’ottima base per imparare a muovere correttamente il bacino, e quindi a ballare meglio salsa e bachata.
La salsa è cresciuta tantissimo, sia come numero di praticanti che come livello, é in continua evoluzione, si sono sviluppati stili diversi, vive e non morirà mai. Anche se, senza dubbio, l’avvento della musica urbana e della bachata sensual le hanno inferto un duro colpo.
La bachata invece proprio grazie allo stile ‘sensual’- che però non tutti apprezzano, anzi molti disdegnano, soprattutto tra i latini! – sta vivendo il suo momento d’oro.
Infine la musica urbana – reggeaton e dembow – ha definitivamente sdoganato la musica latina, che non è più di nicchia, ma la protagonista in quasi tutti i locali, perfino quelli da cui una volta era ‘bandita’, dove ha sostanzialmente sostituito la musica house e techno, invertendo i ruoli e quasi relegando questi due generi, che un tempo erano i padroni delle discoteche, a musica di nicchia.
Al Milano Latin Festival ci sono ben cinque piazze in cui si può ballare, a qualunque livello, dal principiante all’avanzato, grazie anche alle lezioni gratuite e ai momenti di animazione, quelli che una volta venivano definiti ‘balli di gruppo’.
La prima che troviamo, entrando al Festival sulla destra, è la Plaza Santo Domingo in cui si ballano soprattutto dembow e reggeaton, un po’ di bachata, ogni tanto un merengue (dopotutto siamo a Santo Domingo, dove bachata e merengue sono i balli ufficiali!) e
qualche volta ci scappa perfino una salsa!
Di fronte, a Plaza Santo Domingo, nella corsia centrale, c’è Plaza Brazil, dove si balla un po’ di tutto, dal samba alla bachata al Reggeaton.
Proseguendo, sulla corsia centrale, dopo Plaza Brazil troviamo Plaza Cuba, riconoscibile dal muso di una macchina Anni ‘50 protagonista di moltissimi selfie. A Plaza Cuba si balla tantissima salsa cubana, e un po’ di bachata, senza fermarsi mai! E quasi ogni sera ci sono lezioni gratuite di salsa, rueda e rumba.
Andando ancora avanti verso il palco, sulla corsia più a sinistra c’è il Salsodromo Camana, la versione estiva del locale adiacente alla Sosacademy, la scuola di Fernando Sosa a Buccinasco, che per l’estate si trasferisce al Festival con la sua animazione e il suo genere musicale che spazia dalla salsa portoricana e cubana alla bachata e al reggeaton. Il vero punto di forza è l’animazione scatenatissima e coinvolgente ogni sera. E durante l’animazione al Camana si balla anche un po’ di merengue. Un’occasione per riscoprire ed apprezzare questo meraviglioso ballo e chissà magari riportarlo in voga!
Continuiamo nel nostro cammino e prima di arrivare al palco, di fronte al Camana, sul lato destro, troviamo la Plaza Latina dove si balla un po’ di tutto.
E mercoledì, venerdi e domenica dalle 19.30 Gabriel Ramirez e il suo staff tengono lezioni aperte a tutti di Zumba, che pur non essendo un ballo ma un’attività di fitness a tempo di musica, si fa per lo più, se non esclusivamente, con musica caraibica.
Infine, quando non ci sono i concerti, prima e dopo i concerti, anche nell’area del palco si balla tutta la notte.
Quindi se avete voglia di scatenarvi nei balli caraibici, se avete voglia di farlo all’aperto, che è la cosa più bella del mondo, durante l’estate, l’offerta più ricca ed accattivante ve la offre il Milano Latin Festival!
A cura di: Chiara Ruggiero
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