Proseguiamo la nostra presentazioni dei prodotti di gamma Prime di casa Denon. Dopo aver visto il mediaplayer Dj SC5000, è la volta di passare al mixer DJ X1800. Proprio come il sistema operativo Engine, anche questo mixer dà il meglio di sé se abbinato ad un altro dispositivo della serie Prime, e naturalmente può essere utilizzato anche con tutti gli altri tipi di macchinari.
Il suo layout é classico, con tutti i tasti e le manopole nelle posizioni più consone ai dee-jays: microfono e filtri sulla sinistra, main fader al centro, sezione FX sulla destra, con tanto di pulsante on/off.
Spicca come sempre la qualità e la solidità con cui è costruito, caratteristica che ha fatto apprezzare il marchio Denon in tutto il mondo. Il Flex Fader (il cross-fader targato Denon DJ) è estremamente affidabile e può essere calibrato in base alle preferenze di ognuno.
Come avevamo già accennato presentando l’SC5000, l’uscita dual layer abbianta all’X1800 offre al dj una configurazione a quattro deck. E’ proprio questo che rende speciali gli impianti Prime rispetto gli altri set up, presentando quattro deck e tutti i mixer, FX e funzioni a disposizione del dj.
L’X1800 presenta inoltre un ethernet hub integrato che Denon chiama Link in cui sono presenti quattro connessioni per deck e una per computer. Ogni player viene connesso al mixer tramite delle porte, che oltre a trasmettere i segnali presentano alcune caratteristiche piuttosto interessanti: i BPM sono condivisi tra tutti i player collegati, come anche alcuni segnali visivi colorati: il colore dei pulsanti di cue sul mixer è infatti sincronizzato con dei led ring che corrono sul perimetro dei jog-wheel, un suggerimento visivo segno di estrema attenzione ai dettagli da parte di Denon DJ nella linea Prime. Il vantaggio maggiore di questa rete di segnali è la sincronizzazione assoluta degli elementi ritmici sui BPM dell’X1800. Tutto è rigorosamente organizzato e se i BPM vengono modificati sul player tutto il sistema muta di conseguenza. Ovviamente, se i deck non sono connessi tramite il network, c’è la possibilità di aggiustare manualmente i BPM sul mixer, cliccando semplicemente sul tasto dedicato o tenendolo premuto per alcuni secondi. Il mixer, se la funzione non è disattivata, regolerà automaticamente i propri bpm in base alle tracce.

Anche la sezione effetti rappresenta il fiore all’occhiello di questo mixer. L’X1800 vanta una solidissima sezione di colori sonori. Ogni canale presenta un filtro passa-basso e passa-alto, ed un potenziometro dedicato. C’è anche un pulsante che permette di escludere o attivare tutti i filtri all’unisono, una funzione assai interessante per coloro che vogliono giocare con filter drop e breakdown. Ogni canale di fader ha un potenziometro dedicato. Ci sono quattro FX tra cui scegliere: dub echo, noise, washout e gate, ognuno di essi, naturalmente, é modificabile attraverso i fader. Washout è particolarmente utile per chop mixing o mix di generi dai bpm assai differenti, in quanto aggiunge un delay fade effect all’intero canale. Un effetto tanto semplice quanto utile.
Impressionante anche la sezione BPM FX. Attualmente ci sono 12 effetti tra cui i dj potranno scegliere e che possono essere applicati su un massimo di quattro fader channel o attraverso Flex Fader (crossfader), mic o canale master. Tutto ciò è visivamente indicato all’utente dal BPM FX LED che mostra al dj su quale canale sta lavorando. E’ presente inoltre una touch strip verticale che Denon DJ chiama Time Division, che permette ai dj di cambiare manualmente il timing degli FX, aggiungendo così un ulteriore elemento per migliorare le performance. I dj possono inoltre usare send e return (SND/RTN), che permettono modulazioni da parte di unità FX esterne. Per i dee-jays più creativi sarà possibile elaborare l’architettura software dell’X1800 tramite il pulsante utility, alterandone le regolazioni standard. Dall’output delle cuffie, alla risonanza dei filtri, setting di sistema e di EQ, tutti possono essere modulati e modificati. Denon DJ ha programmato il tutto per essere il più intuitivo possibile, anche per questa particolare utenza, sempre alla ricerca della massima personalizzazione.
Un discorso a parte lo merita sicuramente il suono: Denon DJ ha fatto il possibile per superare, o almeno raggiungere, la qualità dei suoi migliori competitors. Questa macchina alza, e non di poco, gli standard attuali e, insieme all’SC 5000, trasmette la sensazione di avere per le meni il top del mercato.
Caratteristiche principali
- Mixer digitale a 4 canali con (4) canali phono / line commutabili
- Sezione BPM FX con “Band-Isolation” a frequenza controllata
- Doppia connessioni audio USB per dispositivi software e audio
- Manopole Sweep e BPM FX dedicate – effetti di alta qualità per ogni canale con la rotazione di una sola manopola
- EQ Espressivo – scegli le modalità Classic o Isolation e un controllo Filter Resonance regolabile
- Protocollo Engine Connect per FX bloccati alla beatgrid
- Crossfader espressivo Flex-Fader
- Collega effetti e strumenti basati su MIDI
- Uscita digitale a 24 bit / 96 kHz per una qualità audio senza compromessi
- Schermo OLED Crisp per regolazioni precise basate menù
- 4 Ingressi digitali per un mixaggio audio ad alta risoluzione
- LAN Hub per un massimo di quattro player o accessori
- Costruzione in robusto metallo
Il prezzo di listino é di 1799 Euro.
A cura di Mauro Gresolmi (Greso Dj)
Fonti: digitaljockey.it, denondj, djmagitalia.
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