Questo mese la rubrica
Los Grandes de la salsa è dedicata ad una delle voci più belle e virtuose della
musica latina di tutti i tempi, al grande cantante di origini cubane, Justo
Betancourt, famoso per la sua capacità di improvvisazione e per la sua
spontaneità, doti che ne hanno fatto uno dei cantanti più amati e apprezzati
degli ultimi decenni.
Nato nel 1940, a La Marina,
Matanzas, Justo Betancourt è uno degli artisti più bravi che la tradizione
musicale cubana ci ha regalato.
Conosciuto come " El Mulato", è diventato famoso per la sua capacità di
improvvisare e interpretare diversi stili musicali, da quelli più melodiosi come
il bolero a quelli più carichi e grintosi.
Ha raggiunto la vera fama intorno agli anni ‘70, ma la sua carriera, da bambino
prodigio, è iniziata prestissimo, facilitata dal fatto di essere nato in una
famiglia di musicisti. Debutta piccolissimo, infatti, a soli 11 anni, cantando
in un piccolo gruppo, chiamato " Cabeza de Perros", dal nome della marca di
birre, che sponsorizzava la band.
A soli 16 anni diventa cantante del gruppo " Guaguancò Matancero", gruppo
popolare, nel quale Justo impara tutti i segreti del canto rumbero e
dell’improvvisazione.
Nel 1964 lascia Cuba e, dopo essersi fermato per pochi mesi in Grecia, si
trasferisce a New York.
Qui inizia a lavorare come cantante, dapprima nel gruppo del timbalero Orlando
Marin. Più tardi, ma per pochissimo tempo, lavora anche insieme a Johnny Pacheco,
prima di iniziare a cantare insieme alla Sonora Matancera, nel 1965.
JUSTO E FANIA
Nel 1968 inizia la sua collaborazione, che gli permetterà di raggiungere il
successo e la fama, con Fania; debutta con l’album " El explosivo", con gli
arrangiamenti di Javier Vasquez e Bobby Valentin, e subito dopo incide " El que
sabe sabe", nel 1970.
Raggiunge la popolarità però con " Los Dinamicos", del 1971, in collaborazione
con Johnny Pacheco e più tardi con " Pa bravo yo"( 1972), che sposa la struttura
nuova e moderna della salsa, senza però dimenticare la struttura tradizionale
del son.
Questo diventa un vero classico della salsa.
Justo è tra i cantanti invitati della Fania- All stars a partecipare al concerto
tenutosi allo Yankee Stadium, nel 1973, davanti a 40.000 spettatori.
Nel 1974 pubblica l’album a lui intitolato " Justo betancourt", sempre con il
marchio Fania.
Nel 1976 poi Johnny Pacheco unisce la voce di Betancourt a quella di un’altra
grande artista cubana: la reina Celia Cruz, un duo incomparabile, nell’album "
Recordando El Ayer", nel quale ritroviamo anche il giovane pianista Papo Lucca.
JUSTO E IL CONJUNTO BORINCUBA
Dopo l’esperienza con Fania, agli inizi degli anni ‘70 Justo si trasferisce a
Puerto Rico e fonda un’orchestra di 13 giovani musicisti portoricani, che chiama
Borincuba, con il tentativo di fondere la tradizione musicale cubana e quella
portoricana( Borincuba è il nome originario dell’isola).
Lo ascoltiamo come solista in due album " Distinto e Diferente", del 1977 e "
Presencia", del 1978. Il gruppo ha molto successo, ma il fatto che un cubano
riesca a dirigere così egregiamente un gruppo portoricano infastidisce diversa
gente e così Betancourt viene costretto ad abbandonare l’isola e a ritornare a
New York.
Qui scopre il giovane cantante Tito rojas, che diventa voce solista del suo
nuovo album " Con Amor", del 1978( ritroviamo Justo nel coro).
Rojas lavora ancora per Betancourt nell’album " Borincuba", prima di
intraprendere la sua carriera da solista. Nel 1979 eredita il gruppo, che
ribattezza " Tito Rojas y el Conjunto Borincano".
Justo invece si trasferisce ancora a Puerto Rico, ma questa volta, dopo aver
risolto le questioni con quanti cercavano di intralciarlo, definitivamente,
riattivando la sua orchestra.
Nel 1981 ritorna a lavorare con la Sonora Matancera, nell’album " Sonora
Matancera con Justo Betancourt".
Partecipa, nel 1985, all’album di Celia e Tito" Homenaje a Beny Morè vol. 3, con
" Tu solo tu".
Poi dal 1983 al 1989 resta fuori dalle scene, in silenzio.
L’ULTIMO DECENNIO
Riprende la sua attività , ritornando al suo stile inconfondibile, nel 1990, con
l’album " Regresar", questa volta con il suo proprio marchio discografico RMQ.
Nel 1992 produce " El bravo de Siempre". Ritorna poi, come cantante invitato, al
concerto di Fania All-Stars, tenutosi il 29 Aprile del 2000 a Puerto Rico.
Nel 2002 partecipa al progetto musicale del pianista Papo Lucca " Festival de
Boleros", con il brano " En cada Beso", dimostrando ancora una volta di essere
uno straordinario interprete, versatile, e dalla voce unica e incomparabile.
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