RISPOSTA DELLE ASSOCIAZIONI DJ AL PRESIDENTE DELLA DELLA SIAE

Oggetto: Riscontro alla Sua del 9 novembre 2017 su LICENZA COPIE LAVORO DJ
Le risposte del presidente della SIAE possono essere visionate all’interno di
questa pagina:

http://www.assodeejay.it/risponde-il-presidente-siae-filippo-sugar.lits1c292.htm

Egregio Presidente,

riscontriamo la Sua comunicazione inviata in data 9 u.s. (

E’ nostro dovere precisare le motivazioni che ci hanno costretto ad inviare
la lettera aperta a Lei e alle Autorità di Vigilanza in copia, a seguito dei
nostri ripetuti appelli a Lei e allo stesso Direttore Generale
, al quale,
con l’occasione, sollecitiamo l’urgenza di procedere, secondo le Sue
indicazioni, ad un nuovo incontro per i chiarimenti indispensabili alla
definizione della questione che, con tutta evidenza, è stata soltanto sfiorata
nel contenuto della Sua risposta alla nostra missiva
.

Ci appare quanto meno strana la sottolineatura rispetto alla Sua mancata
presenza nel Comitato Paritetico, quasi a volere prendere le distanze
dall’operato dello stesso.

Il Comitato, sin dalla sua costituzione, è composto da rappresentanti della
Siae e di ciascuna delle associazioni firmatarie e svolge un ruolo non solo
tecnico, ma anche di indirizzo ed ha “…il compito di esaminare, di comune
accordo tra le parti, le controversie che dovessero insorgere con i
licenziatari, in ordine all’applicazione e alla interpretazione della licenza
sperimentale, nonché in ogni caso di specificità non previste dalla licenza
stessa”.

I numeri citati dalla S.V., per i quali si prova a ridimensionare il ruolo
delle scriventi Associazioni, vanno letti nella loro peculiarità, ricordando
che, senza l’accordo del 2008, le oltre 5.000 licenze DJ dichiarate e gestite
attualmente dalla SIAE, sicuramente non esisterebbero.

All’epoca, infatti, ci venne rivolto un appello per conoscere la
realtà del comparto (i cui numeri e nomi non erano a conoscenza della SIAE) e
collaborare al fine di trovare una soluzione all’esecuzione in pubblico di Cd
masterizzati privi del contrassegno SIAE.

Da parte nostra, ci fu immediata disponibilità, in quanto l’accordo sperimentale
poteva garantire, da una parte, l’osservanza della legge 633/1941; dall’altra,
il rispetto della leale concorrenza fra chi utilizzava musica legalmente
acquistata da supporti diversi e chi, invece, poteva agevolmente mettersi sul
mercato artistico utilizzando musica illegalmente scaricata dalla rete senza
possibilità di alcun controllo.

La sottoscrizione dell’accordo con le associazioni e la Siae è stata fonte della
nascita del contratto sperimentale di licenza sulle copie lavoro del DJ. La
licenza è stata, altresì, l’occasione per inserire nell’ambito del DPCM
23.2.2009, n. 31, avente ad oggetto "Regolamento di disciplina del contrassegno
da apporre sui supporti ai sensi dell’articolo 181-bis Legge 633/1941",
l’esclusione dall’obbligo di apposizione del contrassegno SIAE sui supporti e le
memorie residenti contenenti copie lavoro (cfr. art. 7 del contratto di licenza
copie lavoro).

Quest’ultima situazione è fotografata anche nell’attualità in quanto,
nell’assenza totale di controlli di contenuto delle licenze rilasciate, la
maggior parte delle musiche attualmente in licenza con alta probabilità
contengono file musicali illegalmente scaricati e detenuti.

Per questo motivo, dopo aver più volte cercato di spiegare tale circostanza,
durante le riunioni del Comitato Paritetico, avvertendo, in tal modo, la S.V. e
la Direzione Generale, riteniamo giunto il momento di una avvertenza pubblica
,
in quanto, con l’attuale configurazione dello strumento negoziale in questione,
sia la SIAE, sia le Associazioni stesse potrebbero avere avallato e
garantito, in qualche modo, in questi anni, la più totale illegalità. Difatti,
dalla maggior parte dei DJ licenziatari la licenza copie lavoro è vista come uno
scudo per l’esecuzione in pubblico di musica illegalmente scaricata.

Abbiamo più volte avvertito i nuovi componenti del comitato paritetico, in
rappresentanza della SIAE, con ripetute richieste di controlli ispettivi di
contenuto, ma pare che questi non siano possibili.

A parte lo stupore di quanto ci è stato riferito, vorremmo capire a cosa
serve uno strumento di controllo se nessuno può operare i controlli.

Abbiamo, altresì, più volte richiesto che ci fossero forniti le regole e i dati
relativi alle ripartizioni dei compensi corrisposti per le licenze DJ,
sollecitati dai tanti nostri iscritti, nella loro qualità di associati autori
SIAE.

Tali dati sono stati pubblicati, per la prima, volta sul sito della SIAE, solo
nell’ordinanza di ripartizione 2017.

Infine, riteniamo doveroso sottolineare la superficialità con la quale
riscontriamo venga trattato l’argomento licenza copie lavoro, evidenziando una
serie di sentenze mai appellate dalla SIAE, secondo le quali il DJ
nell’espletamento della sua attività non commette reato se, utilizzando copie
masterizzate, dimostra di essere in possesso legittimo degli originali (cfr.
link riportati in basso alla presente).

Abbiamo offerto la nostra disponibilità alla revisione di un accordo datato
2008, che oggi non risponde più all’attuale situazione di mercato, che prevede
l’utilizzo della musica quasi totalmente digitale
, significando, sin da
allora, che, l’utilizzo di un file legalmente acquistato e detenuto deve trovare
analogia all’acquisto dell’originale su supporto fisico.

Confidiamo che venga dato mandato a trattare ai rappresentanti SIAE, in seno
al Comitato Paritetico, se la S.V. non ritiene di dover presenziare, affinché un
nuovo accordo sia possibile nel rispetto della normativa
, leggendola in
tutti i suoi risvolti, senza pregiudizio di superiorità da parte SIAE,
nell’interesse di una reciproca tutela delle parti in causa e, soprattutto,
nell’interesse della legalità per la quale, le sottoscritte associazioni si sono
sempre battute in questi anni.

Nel ringraziarla dell’attenzione, le inviamo distinti saluti.

All.: c.s.


http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/news/home/108643/ha-cd-masterizzati-ma-fa-ildj-assolto-a-trani-un-pugliese.html


http://ricerca.gelocal.it/nuovavenezia/archivio/nuovavenezia/2009/10/25/VMBPO_VMB03.html


http://www.lanuovasardegna.it/sassari/cronaca/2014/02/05/news/musica-illegale-no-cd-per-lavoro-assolto-giovane-dj-1.8611323


http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/news/home/639141/il-dj-puo-portare-le-copie-in-discoteca-senza-il-bollo-siae.html
 

13 novembre 2017

Associazione A-DJ
Presidente Avv. Deborah DE ANGELIS – Roma

AssoDeeJay – Associazione Nazionale DeeJay – A I E
Presidente – Mario R. DI GIOIA – Albenga (SV)

AID – Associazione Italiana DJ
Valentino Naso – Vetralla (VT)

Comunicato Stampa AssoDeeJay

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