A 20 anni di distanza torna finalmente sulle scene italiane, a Milano, un
grande allestimento nazionale del "capolavoro del teatro musicale" (The Times)
West Side Story.
Il Musical, prende spunto da Romeo e Giulietta, ma è ambientato a New York, dove
vivono e si innamorano, Tony e Maria, due giovani ragazzi
appartenenti a due bande di strada rivali e di diverse etnie: i Jets (americani)
e gli Sharks (portoricani).
Nella famosa versione cinematografica con Natalie Wood, West Side
Story ha vinto un Grammy Award per la musica, ben tre Tony Award, tre
Golden Globe e addirittura dieci premi Oscar.
Questa versione teatrale, interamente in italiano, ha debuttato al Teatro
Manzoni di Milano Milano il 27 settembre, dove resterà in scena per un periodo
limitatissimo (soltanto fino al 9 ottobre).
Un freschissimo cast di 33 elementi, composto da una recente generazione di
interpreti che rappresentano il top del Teatro Musicale nostrano, farà rivivere
indimenticabili melodie come Maria, America, I
Feel Pretty e Tonight. Nei panni dei protagonisti, Luca
Giacomelli Ferrarini (Tony), Eleonora Facchini (Maria), Giuseppe
Verzicco (Riff) e Simona di Stefano (Anita)
West Side Story è prodotto in Italia da Wizard Productions (gli
stessi produttori di Dirty Dancing – the classic story on stage) e dalla
SDM “la Scuola Del Musical”.
Lo spettacolo è fedele alla tradizione con le coreografie originali del mito
Jerome Robbins (riprodotte da Gail Richardson), le musiche del genio
Leonard Bernstein, le parole delle canzoni e il libretto delle
pluripremiate leggende di Broadway Stephen Sondheim e Arthur Laurents,
per la regia di Federico Bellone (A Qualcuno Piace Caldo, Newsies
della Disney, Dirty Dancing, Bodyguard – Guardia del Corpo).
Questa nuova produzione italiana del musical rappresenta l’unione tra la
tradizione, con le ancora modernissime coreografie del mito Jerome Robbins
e le orchestrazioni mozzafiato del genio Leonard Bernstein, con
un’ambientazione che richiama scene e costumi assolutamente anni ’50 ma li fonde
con il gusto della società attuale, grazie ad un allestimento raffinato e
elegante che si basa fortemente sul concetto della PAURA. Perché proprio la
paura è la chiave dello spettacolo: Tony, Romeo, teme che Maria, la sua
Giulietta, possa non perdonargli l’omicidio, quasi incidentale, del fratello;
Maria teme l’impossibilità di poter vivere la sua storia d’amore; le bande si
temono reciprocamente e gli adulti temono il precipitare degli eventi. La paura
viene rappresentata scenograficamente dal colore rosso, predominante in
palcoscenico, e da imponenti scale anticendio in ferro che, oltre a essere il
simbolo dello spettacolo, e un forte richiamo al balcone veronese, vorticano tra
loro per formare tanti scorci di una New York sospesa e drammatica.
Un’occasione unica di assistere ad uno spettacolo davvero incredibile perché
questa versione di West Side Story rappresenta un’eccezione
dell’agenzia americana che ne detiene i diritti e che ha permesso di riportare
in scena questo capolavoro del teatro – come lo definisce il Time- in lingua
italiana.
Ecco un assaggio di questo meraviglioso musical, ambientato per le vie più di
belle di Milano…
Chiara Ruggiero
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