DALLA COLOMBIA ARRIVA SALSACHOKE, LA NUOVA FORNTIERA DELLA SALSA URBANA

E se vi state chiedendo che diavolo è la salsa choke… E’ uno stile musicale,
del genere della salsa, però più di tipo urbano, nato nel 2004 a Tumaco, sulla
costa del Pacifico in Colombia, ispirato alla salsa tradizionale, ma con
l’aggiunta di elementi di son urbano e suoni di origine africana, che lo rendono
un ritmo perfetto per animare feste e celebrazioni.

Inizialmente veniva definito come salsa urbana, ma in realtà questo genere ha
più rabbia, più “sabor” e, a differenza della salsa, si balla prevalentemente da
soli, come avviene con la musica urbana. Il nome deriva dal fatto che quando ha
iniziato a diffondersi, le persone ballavano colpendosi l’un l’altro col corpo,
poi questo ballo si è evoluto diventando la danza che viene eseguita oggi.

La prima canzone ufficialmente riconosciuta come salsa choke è Chichoki,
e poi La Tusa, Bien Pegaito, che si sono diffuse
anche a Cali (storica “Capitale della salsa” in Colombia, grazie al Festival
annuale che vede partecipare ed esibirsi ballerini tra i migliori del mondo
–ndr), raccogliendo molti “adepti” nella parte orientale della città (Distrito
de Agablanca), dove sono nati, artisticamente parlando, diversi esponenti di
questo genere, ai quali ora spetta il compito di diffonderlo nel mondo intero.

Dopo Tumaco e Cali, questa danza ha cominciato ad espandersi a livello nazionale
in città come Buenaventura, Buga, Cartagena, Medellin, Bogotà, Barranquilla e
Quibdo, ma ha avuto un vero e proprio boom quando i giocatori di calcio della
Nazionale Colombiana hanno iniziato a ballarla ogni volta che segnavano un gol
nella Coppa Del Mondo del Brasile nel 2014, sulle note del brano Ras Tas
Tas
del gruppo Cali Flow Latino, brano che i giocatori hanno
ballato anche quando sono rientrati in Colombia dopo essere stati eliminati
dalla Coppa del Mondo.

Il passo base di questa danza consiste nel muovere i piedi e i fianchi due volte
su ogni lato, in coordinazione con le mani, molto simile al più comune passo
base della bachata, ma al doppio della velocità. Oltre a questi ci sono altri
passi “ come el brincaíto", "cobando", "el champú", "pateando el balón"
(calciando la palla…guarda caso!)

Non si hanno ancora notizie della sua diffusione nel nostro Paese….ma quando
arriverà, i lettori di salsa.it saranno ormai preparatissimi.

Chiara Ruggiero

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