Salsa di idee da regalare
di Gian Franco Grilli
A proposito di idee intelligenti sui regali da fare o da farvi per le prossime Festività
ecco alcuni suggerimenti sui dischi e sui libri di argomento musicale che meritano di essere conosciuti perché ritengo abbiano qualità interessanti per i nostri lettori. Ovviamente sono lavori che si ricollegano in qualche modo alle tradizioni latine, afro – caraibiche e africane.
A proposito di dischi. Si moltiplicano le proposte discografiche di salsa ma in questo settore sono diversi gli esperti del portale che con puntualità ci aiutano a costruire e/o ad aggiornare la nostra discoteca di casa. E allora io vi propongo album di artisti un po’ ‘periferici’, rispetto ai grandi nomi della scena internazionale, spesso prodotti da piccole etichette e/o da discografici indipendenti sensibili alla diffusione delle varie musiche del mondo che devolvono parte degli utili ricavati a Ong per realizzare opere sociali nelle comunità depositarie di quella musica. Insomma, un sorta di concetto equo-solidale, che è quello che anima l’etichetta newyorchese Putumayo World Music (
www.putumayo.com ) il cui catalogo è concentrato soprattutto su compilation. Tantissime quelle su Caraibi e Latino, in particolare vi segnalo la bella raccolta Latin Jazz 2007, in grado di entusiasmare anche i jazzofili(
https://www.salsa.it/recensioni.aspx?lnrid=1510 ), poi Tango Around the World e Brazilian Playground. Tra le novità New Orleans Brass, musicisti e cantanti che continuano a far vivere la vibrante tradizione della Big Easy, con una traccia anche del vocalist John Boutté, ospite del progetto discografico tra Cuba e New Orleans: Cubanismo.
L’etichetta Cumbancha (e distribuita da Putumayo) fondata nel 2005 dall’etnomusicologo, ex-musicista di salsa, Jacob Edgar, punta a scoprire nuovi artisti di world music. Dopo il lancio del gruppo Ska Cubano (un mix di ska jamaicano con salsa, son e mambo) è il turno del talentuoso, Andy Palacio & The Garifuna Collective, cantante della comunità Garifuna del Belize che presenta l’originalissimo “Wátina” (Cumbancha 2007): una straordinaria fusion ottenuta da sonorità e strumenti della tradizione cubana, giamaicana, trinidadiana, afrocaraibica, chitarre elettriche e testi cantati in lingua garifuna (popolazione indigena del Centro America). Il risultato è veramente sorprendente, magico, un’alchimia di son cubano, Carlos Santana, Africa, zouk, samba, reggae. Chi mette al centro le radici del reggae è l’etichetta francese Makasound (distr. Goodfellas/prom. Tilt) con la collana ‘Inna de Yard’ . Ultimi nati della serie: il pregevole album acustico di Junior Murvin che ci regala sue belle composizioni e versioni di brani Soul anni 70 come ‘Gipsy Woman’ e ‘Closet’ di Curtis Mayfield e ‘Ain’to no Sunshine’ di Bill Withers; poi la creazione firmata da Cedric “Congo” Myton, un bella ‘salsa’ che pulsa in levare e contrappuntata da voce, percussione, guitar, ance e ottoni. Tra gli artisti a dar manforte al gruppo anche “Electric Dread”, ovvero Winston McAnuff, cinquant’anni, cantante giamaicano che ha da poco pubblicato l’album “Paris Rockin’”, una esplosiva miscela di reggae-soul-r&b-funky-musette. Dopo questo ascolto del Caribe anglofono ci inoltriamo in “America Latina… El Viaje”, titolo dello splendido album del gruppo El Poncho-Chirimia (Alfa Music). Un viaggio fantastico a cui non dovete mancare. Talentuosi musicisti, con l’ausilio della vasta gamma di strumenti tipici, ci accompagnano nei meandri della tradizione più autentica del continente latinoamericano con magistrali interpretazioni di salsa, bambuco, gato, cumbia, carnavalito, zamba, cueca, vals peruano, son, rumba, bolero, cha-cha-cha, guaracha, merengue, latin jazz. Tra gli ospiti di questo viaggio musicale anche il dj-scatman Gege Telesforo, il sax argentino Javier Girotto e il percussionista Giovanni Imparato.
E la scoperta delle espressioni sudamericane prosegue grazie all’etichetta toscana Materiali Sonori con ”Velas”(le vele), il nuovo album dell’ottimo trio italo-cubano Alta Madera: melodie incalzanti, prive di percussione, tra rumba, tango, contradanza-rap, classica e jazz. Sublime. Tra bolero e rancheras si muove invece la voce carismatica dell’ottuagenaria costaricense Chavela Vargas con l’album “Cupaima”, tra le tracce anche le famose ‘Macorina’, ‘La LLorona’, ‘Vereda Tropical’. Della stessa label l’ultimo sognante progetto del gruppo Fuentes: “Irikelé”, undici originali composizioni di ritmo e canto africani incrociati a sonorita world e jazz.
Per il cultori del tango contemporaneo: “Ojos Negros”, magico album del duo Dino Saluzzi-Anja Lechner, già recensito su queste pagine (
https://www.salsa.it/recensioni.aspx?lnrid=1497). Ascoltare per credere.
Se non riuscite a procurarvi questi album presso il vostro negozio di fiducia, consultate il sito
www.fnac.it.
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A proposito di libri. Fare la scelta qui è molto più semplice. E’ vero che da noi i libri si leggono poco, ma è anche difficile trovare testi su argomenti collegati alle tradizioni musicali ‘afro-latino- caraibiche’. Ecco alcuni titoli da cui è possibile imparare qualcosa perché scritti da esperti che sanno leggere dentro i fenomeni e soprattutto sono capaci di spiegare anche ai non addetti. Quello che riesce a fare l’etnomusicologo Gerhard Kubik con l’affascinante saggio L’Africa e il Blues (Fogli Volanti, Subiaco 2007), testo imprescindibile per ogni studioso o appassionato di musiche. Ma la vera curiosità per i cultori di ritmi latini sta nel capitolo “una strana assenza”, pagine dedicate ai time-line pattern, una struttura ritmica che gli schiavi africani portarono con sé a Cuba e in altri paesi caraibici, in Brasile, ma non rintracciabile allo stesso modo tra blues, jazz e musica popolare degli Usa, dove ad esempio il pattern cubano della clave era difficile da eseguire accuratamente dai musicisti locali. Il testo si sofferma su questa interessante ‘divergenza tra gli stili afroamericani nei Caraibi e negli Stati Uniti’. Il cd allegato – con 36 brani musicali riferiti ai vari argomenti – completa questo libro e lo rende un vero capolavoro. (Gerhard Kubik sarà in Italia dal 27 novembre al 1 dicembre insieme alla Donald Kachamba’s Kwela Heritage Jazzband per presentare il volume L’Africa e il blues. Per maggiori dettagli, www.foglivolantiedizioni.it)
Più facile e rilassante è invece Fela Kuti – Lotta continua (Stampa Alternativa/Nuovi Equilibri, Viterbo 2007). E’ il ritratto biografico, tra storia e canzoni, dedicato al nigeriano Fela Anikulapo Kuti (1938-1997): Yoruba, anticoloniasta, politico, ribelle, trasgressivo, ma soprattutto uno dei compositori e polistrumentisti più famosi della musica africana moderna, e da molti considerato il ‘re’ o l’inventore dell’Afrobeat.
“Chega de Saudade Storia e storie della bossa nova del giornalista Ruy Castro (Angelica editore) racconta la scena musica di Rio nel periodo che va dal 1949 al 1967 con al centro i grandi protagonisti della saudade: Tom Jobim, João Gilberto, Vinicius de Moraes, Elis Regina e altri. La nascita della bossa nova narrata come un romanzo. Utile, istruttivo e divertente.
Last but not least. “Voci e tamburi lontani La musica ispirata agli indiani d’America” di Dario Müller (Zecchini Editore- allegato cd): pagine focalizzate sulla musica pianistica del filone indianistico americano; e Amiri Baraka Ritratto dell’artista in nero di Franco Minganti e Giorgio Rimondi (Bacchilega editore): una raccolta di saggi su uno dei protagonisti della cultura afroamericana contemporanea Amiri Baraka, che gli appassionati di jazz blues conosceranno sotto il nome Le Roi Jones, autore dello storico “Il Popolo del Blues” pubblicato per la prima volta nel 1963 e ristampato recentemente da Einaudi.
Gian Franco Grilli
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