L a notizia è stata riportata da un paio di portale (Parkett Channel e Dj Techtools) e trova conferma nelle nuove normative di facebook che potete trovare cliccando qui.
Dal prossimo primo Ottobre, quindi poco meno di una ventina di giorni, non sarà più possibile per i Dee-jays trasmettere video dei loro dj set in diretta.
Il problema era esploso in tutto il mondo con l’avvento del lockdown: molti disc-jockeys, non potendo più fare i loro set nei locali in cui lavoravano abitualmente, avevano deciso di intrattenere il loro pubblico con dirette Facebook in cui facevano compagnia alle persone costrette a rimanere in casa dalla pandemia. Ai vertici del popolare social network questa cosa non è mai piaciuta, si violavano i diritti d’autore (il cosiddetto Copyright) e quindi, terminata la diretta provvedevano a silenziare la maggior parte dei brani mandati in onda. A nulla è servita una petizione di pubblico ed addetti ai lavori (alla quale abbiamo dato il nostro contributo aderendovi e divulgandola sul nostro portale, n.d.r.) per chiedere a Facebook di non silenziare i brani protetti da copyright (quasi tutti, praticamente) almeno in quel difficile periodo: Facebook non solo l’ha ignorata, ma nel frattempo stava mettendo a punto una strategia ancor più dissuasiva nei confronti di questa pratica, e così siamo arrivati alle nuove linee guida che già da ora potrete trovare nei suoi regolamenti. La traduzione in italiano di ciò che è contenuto in questa norma è la seguente:
“Non puoi utilizzare video sui nostri Prodotti per creare un’esperienza di ascolto musicale … Se utilizzi video sui nostri Prodotti per creare un’esperienza di ascolto musicale per te o per altri, i tuoi video verranno bloccati e la tua pagina, profilo o gruppo potrebbero essere eliminati. Questo include Live.”
Ecco quindi l’ulteriore inasprimento delle pene, che prevedono il ban definitivo di account e pagine che violeranno questo termine.
Quali sono quindi le alternative per i djs che vogliono continuare con i loro set in diretta?
L’alternativa è una sola: migrare su un’altra piattaforma: sconsigliate Twich e YouTube, anch’esse ultimamente molto più severe in proposito, al momento la più affidabile sembra proprio essere Mixcloud, studiata e dedicata appositamente ai djs, i quali, attraverso il pagamento di una quota mensile possono realizzare streaming di dj set completamente legali.
Ci sarebbe poi un’altra soluzione, quella tra l’altro più improntata verso il buonsenso: far sedere attorno a un tavolo i responsabili di BMI ed ASCAP (le associazioni internazionali di Copyright, in Italia come tutti sanno c’è la SIAE) e con loro studiare una tassa annua (o mensile), di un importo che tutti, professionisti ed amatori, possono permettersi di pagare, per poi trasmettere in assoluta tranquillità.
Come potete ben capire, la questione ci tocca molto da vicino? Che ne sarà delle nostre dirette di Latin Connection by Radio Quisqueya? Verranno trasmesse solo sul portale della radio e nell’apposita App o si sposteranno su altri lidi? Stay Tuned, ve lo diremo presto.
A cura di: Mauro Gresolmi
Graphic work by: Francisco Rojos
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