I Premios Lo Nuestro, la cui cerimonia si è tenuta nei giorni scorsi,
hanno sostanzialmente confermato il grande momento di Prince Royce, e
hanno trionfalmente decretato il ritorno al genere tropical di Marc Anthony,
anch’egli insignito con più di una statuetta a forma di chiave di Sol..
Facciamo la consueta panoramica sui vincitori, tralasciando le categorie che non
seguiamo e concentrandoci su quelle a noi familiari.
I premi assoluti erano tre: artista dell’anno, collaborazione dell’anno e
videoclip dell’anno. I vincitori sono stati nell’ordine Prince Royce (una
riconferma dopo lo scorso anno), Marc Anthony e Tito El Bambino,
per la canzone Por Que Les Mientes, e Romeo Santos per
Propuesta Indecente.
Nella categoria Pop l’artista dell’anno è il messicano Marco Antonio Solis,
e rimane sempre in Messico il premio come miglior album dell’anno, che va a
Thalia per Habitame Siempre (in cui possiamo trovare, tra gli
altri brani, un duetto con Prince Royce ed uno con Gilberto Santa Rosa).
Nella categoria Tropical Marc Anthony si porta a casa tre statuette: una
come miglior artista di salsa, uno per il miglior album di salsa, 3.0,
ed uno per la miglior canzone, Vivir Mi Vida. Prince Royce
lo segue a ruota con due premi, uno come miglior artista contemporaneo ed uno
come miglior artista maschile; fa il bis anche Olga Taňon,
sia come artista femminile, che come artista di merengue, dove ha avuto la
meglio sul favorito Elvis Crespo. Miglior Gruppo o Duo sono stati
nominati Chino y Nacho, mentre il premio rivelazione dell’anno è andato
al salsero Alex Matos.
Nella categoria Urban è Pitbull a farla da padrone: sua la canzone
dell’anno, Echa Pa’ Llà (Manos Pa’Rriba) e suo il premio come
miglior artista dell’anno. Per quanto riguarda l’album dell’anno la lotta era
tra Daddy Yankee e Tito El Bambino: l’ha spuntata quest’ultimo con
Invicto.
Daddy Yankee si è potuto consolare col premio speciale come artista più
amato dai fans. Altro premio speciale è stato assegnato a Marc Anthony
per l’eccellenza musicale ed il contributo artistico.
E per il prossimo anno la sfida tra Prince Royce e Romeo Santos, i
cui nuovi album saranno nominabili, sarà più agguerrita che mai.
Mauro Gresolmi
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