Manca ormai soltanto una settimana all’uscita nei cinema del film più atteso
dell’anno – e forse della storia! – per tutti gli appassionati di salsa.
Stiamo parlando ovviamente di The Latin Dream, scritto e
interpretato da Fernando Sosa.
Gli attori principali – Fernando Sosa, Shearley Ann Alicea, Yovanni De Jesus
Morena Felis, in arte Chiquito – il regista, Louis Medina, e
il produttore, Tito Petronio hanno incontrato la stampa per una
chiacchierata sul film.
Il primo a parlare è proprio Fernando Sosa, colui che per diversi anni ha
fortemente voluto e lottato per l’uscita di questo film; anche quando tutto
…remava contro, non ha mai, mai smesso di crederci. Ed è sicuramente questo il
segreto che ha permesso al suo sogno di realizzarsi.
– Questo film nasce per mettere il mondo caraibico dove merita – e deve-
stare a livello artistico. Di film sul ballo ce ne sono tanti, ma sulla salsa, a
parte Dirty Dancing, non ce ne sono. Era giusto porre fine a questa lacuna. È un
film per chi ama la salsa, ma la nostra sfida è quella di farlo conoscere e
piacere anche a chi non ha mai mosso un passo di salsa in vita sua!- Ha
detto Sosa.
– E poi – ha aggiunto- volevamo trasmettere il messaggio che tecnica,
soldi e successo non sono tutto. Anzi, senza il cuore, senza la passione, senza
l’emozione, non sono nulla.
Ovviamente non voglio dire che tecnica e disciplina non servono, anzi, sono
fondamentali. Noi ballerini professionisti ci alziamo tutte le mattine
prestissimo, perché iniziamo le prove molto presto, proviamo tutto il giorno, a
volte anche la sera (e la notte) dopo i corsi, provando per sei/sette mesi un
pezzo di pochi minuti. Ma quando saliamo sul palco, quello che fa la differenza
è il CUORE. Solo ballando col cuore si trasmettono emozioni. E con questo film
vogliamo difendere la parte passionale del ballo.-
È poi la volta di Tatiana Bonaguro che nel film interpreta Sharon,
la “ cattiva”:
– La mia parte rappresenta il lato completamente arrivista del ballo.
Sharon, che io interpreto, vuole arrivare e vincere a tutti i costi, senza
guardare in faccia nessuno. È stato molto difficile per me interpretarla, perché
io sono esattamente l’opposto! –
Shearley Ann Alicea ha descritto la sua Carolina: dolce, ingenua,
balla per passione. È una ballerina nata dalla strada che casualmente si scontra
con Fernando, ballerino cresciuto nel mondo delle gare e si scontra anche
col suo modo di vedere il ballo. È proprio la passione per il ballo ad unirli, e
la dolcezza di Carolina saprà fargli vedere la danza che tanto amano
sotto una luce diversa… più vera. Che alla fine si rivelerà quella vincente.
Tocca poi a Chiquito prendere la parola:
– Per noi il ballo è cultura. Noi latini ci divertiamo sempre: anche senza
soldi, anche con mille problemi, ci basta ascoltare un merengue, ballare una
bachata, sentire una salsa… e ballando siamo felici! Questo per me è il vero
significato del ballo Ed è questo che vorremmo trasmettere a chi verrà a vedere
il film. Ma non devi essere un ballerino per andare a vedere questo film. The
Latin Dream è il sogno delle persone che ballano, ma soprattutto di quelle
che non ballano. Per quanto riguarda Josè, il mio personaggio, mi
rappresenta al 50% sì e al 50% no. Ma è proprio questo il bello di recitare!
–
Il regista è Louis Medina, argentino. Lo ha voluto a tutti i costi
Fernando Sosa, perché oltre ad essere anche lui un grandissimo ballerino (di
hip hop – ndr) ha una grande passione per la videocamera e il montaggio.
– Dietro ai film di ballo riusciti c’è sempre un ex ballerino o coreografo
– ha detto Sosa – perché non puoi essere un bravo regista di un
film di ballo se non riesci a “capire” e anche intuire quello che succede
davanti alla telecamera. E poi secondo me Louis è il numero uno dei
montatori, dovrebbe lavorare ad Hollywood! Il montaggio per un film è
fondamentale: il suo ha dato un tocco di classe al film.-
– Voglio ringraziare Fernando Sosa – ha detto Medina –
per avermi voluto e aver creduto in me fin dal primo giorno. Dirigere tutti loro
non è stato difficile, perché dicono di non essere attori, ma sono i migliori
ballerini di latino del mondo, e per arrivare ad essere tali, bisogna non solo
saper ballare, ma anche saper recitare con la musica. Loro lo fanno benissimo e
questo ha reso più facile il mio lavoro.–
L’ultimo a parlare, prima delle domande è Potito “Tito” Petronio, la
macchina dietro la macchina:
– È stata un’avventura incredibile! Una notte ci siamo incontrati Fernando ed
io – ci capita, tra i nostri mille impegni, di riuscire a parlarci solo di
notte! – e mi ha detto ‘socio, voglio fare un film!’. Da lì è partito tutto. È
un film, se così si può dire, ‘fatto in casa’. Non avevamo alle spalle una
produzione, un regista, un distributore. Ci siamo buttati lo stesso. E alla
fine, dopo mille problemi e contrattempi che non sto qui a raccontarvi, ci è
andata bene. Durante il percorso per casi a volte fortuiti abbiamo trovato il
regista, i musicisti, il distributore. Ed eccoci qui.-
– Volevamo far capire a tutto il mondo – ha aggiunto – soprattutto a
chi non balla, che cos’è il mondo del ballo latinoamericano, perché i media/i
Social lo sottovalutano un po’.–
Una giornalista chiede se la salsa di oggi è pura o ha subito contaminazioni di
altri stili.
Risponde Fernando Sosa:
– A parte la danza classica, credo che oggi sia impossibile trovare una danza
che sia pura e non frutto di contaminazione. D’altronde il nome stesso di
‘salsa’ indica un mix di ritmi che fondendosi hanno trasformato il mambo (a
New York la salsa si chiama ancora così! – ndr) in salsa. Nel nostro film c’è
tanta salsa classica ma anche tanto fusion. Vorrei aggiungere che quello che
secondo me rende questo film più bello e realistico, diciamo, è che i
protagonisti sono ballerini professionisti, non attori che fingono di esserlo.
Step Up è stato il primo film che ha rivoluzionato il mondo del ballo
perché ha scommesso sui ballerini come attori. Una scommessa che si è rivelata
vincente. Chi vedrà il nostro film e non balla rimarrà colpito dall’adrenalina
che trasmette, chi balla dal livello dei ballerini: tutti i migliori del mondo
della salsa sono nel film! E per chi balla e li conosce, sarà bello vederli sul
grande schermo in una veste diversa dal solito.-
Aggiunge Chiquito:
– L’evoluzione però non accetta di non conoscere le tradizioni. Per fondere,
per fare fusion, bisogna sempre conoscere le radici di un ballo. E partire da
lì.–
Appuntamento dunque nei cinema di tutta Italia dal 29 giugno. E in edicola dal
30 giugno. Quel giorno infatti uscirà la compilation con tutte le musiche del
film: oltre quaranta tracce musicali sottolineano e arricchiscono le
immagini, un lavoro straordinario opera di grandi artisti come Massimo
Scalici (lo ricordiamo con una punta di orgoglio), uno dei più importanti
esponenti della musica latina made in Italy, compositore ed arrangiatore di
diversi brani inclusi nella soundtrack. Con lui hanno unito le loro forze
Giorgio Tramacere e Riccardo Rossini, i quali hanno collaborato con
firme di rilievo come ad esempio Victor Daniel che, per chi non lo
sapesse, è nientepopodimenoche l’autore e il produttore di La Vida Es Un
Carnaval, che nel film compare in una nuova inedita versione nata
apposta per The Latin Dream.
Chiara Ruggiero
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