Il grupo Aventura rappresenta oggi la
massima espressione di quel ritmo romantico che è la bachata. Con le loro
canzoni migliaia di persone si sono avvicinate al mondo latino americano ed
anche coloro che già ne facevano parte non hanno potuto non apprezzare testi e
ritmi di un genere che forse proprio loro stanno cercando di far uscire dalla
tradizione e renderla più universale in termini di testi e musicalità.
Salsa.it ha avuto il piacere e l’onore di essere la prima in Italia ad
incontrare ed intervistare questo gruppo che conta milioni di fans in tutto il
mondo grazie anche alla disponibilità che il loro leader Anthony Santos mi ha
concesso poco prima di salire sul palco del Festival Latino Americano di Milano
davanti ad una platea di 12.000 (e forse anche di più) persone che aspettavano
da mesi quest’evento.
Anthony cos’è per te la Bachata?
La bachata è una musica, un ritmo tropicale nel quale tutto il mondo si
identifica, specialmente i giovani i quali con i nostri testi vedono che gli
Aventura vivono come loro, parlano come loro e la bachata li rappresenta non
facendoli sentire soli, soprattutto a New York e negli Stati Uniti dove aiuta ad
abbassare le tensioni tra di loro a volte unendoli.
Ecco per me la bachata è musica del cuore, musica dell’anima.
Tu sei un ragazzo molto giovane ma dai tuoi testi sembra
che la tua esperienza di vita sia di un uomo di 50 anni, da dove trai
ispirazione per creare le tue canzoni?
Non è che ho passato realmente tutte le esperienze che ho scritto nelle
canzoni però mi fermo a pensare "Che cosa accadrebbe se una ragazza che amo mi
lasciasse?" e di questo argomento ho già una canzone in mente da comporre, ci
sono volte che mi chiedo "che cosa succederebbe se perdessi mia madre??": cerco
di comporre temi diversi facendomi sempre queste domande, cerco di cantare
l’amore e tutti i fatti della vita in una forma che colpisca il cuore della
gente.
Come vivi il fatto di essere l’erede di persone come Alex
Bueno, il tuo omonimo Anthony Santos ed a soli 22 anni essere considerato tra i
più grandi bachateri del mondo?
Per me è un privilegio e mi sento felice di questo, rispetto Alex Bueno,
Anthony Santos o Luis Vargas e mi sento orgoglioso di far parte di questa elite
perchè credo che Aventura non ha inventato la bachata però in pratica l’ha
cambiata.
Ripeto ho molto rispetto per questi artisti e sono felice che il pubblico abbia
accettato Aventura in questa elite.
Tu hai i genitori Dominicani e Portoricani, ti senti più
Boricua o dominicano?
E’ difficile perchè rappresento due culture diverse però mi sento sia
portoricano che dominicano ma più di tutti mi sento latino. La cosa più
importante è che rappresento anche i Colombiani, Salvadoregni, Ecuadoregni, e
perchè no anche gli Italiani e tutti coloro che ascoltano e amano Aventura noi
li rappresentiamo.
Hai sentito l’influenza dei grandi salseri portoricani?
No, però conosco bene Mark Anthony e mi piace tanto anche Ruben Blades e
Juan Luis Guerra della Repubblica Dominicana.
Tra poco uscirà in Italia anche il vostro nuovo album ce
ne vorresti parlare?
L’album s’intitolerà "Love and Hate- Amor y Odio" e parlerà un pò di ciò che
stiamo attraversando in questo periodo, di coloro che ci amano e di quelli che
proprio non riescono a sopportarci e da qui "Amor e Odio".
Fabrizio Zoro
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