La X del titolo è da intendere come il numero 10 scritto in latino: 2014 – 2024, prima decade di attività per quella che è diventata l’orchestra di salsa italiana più famosa nel mondo. L’evento andava celebrato e così il leader e fondatore Fabrizio Zoro l’ha fatto preparando con i suoi musicisti e cantanti un album degno di questa ricorrenza.
E’ il quinto in ordine d’uscita dopo Regresando al Guagyuancò, Joseito, Resilienza e Un Nuevo Dia, con la media di una produzione ogni due anni.
Diamo un’occhiata da vicino ai brani che ne compongono la tracklist.
El Huesped – la salsa d’apertura è arrangiato da Rodolfo Guerra, stimato bassista peruviano con 35 anni di carriera.; lo stile ricorda quello di Willy Rosario, la voce è quella del “Matancero che vive a Firenze” Donny Reyes, nuovo cantante dei Maxima; agli ottoni, special guest, Michel Padron, Cubano che vive a Bristol nel Regno Unito – alle trombe Gabriel Oscar Rosati e El Vikingo de La Salsa.
Paga El Guaguanco – questo brano è arrangiato da Fabrizio Zoro, cantato da Donny Reyes ( che ha scritto anche il testo) e vede al pianoforte il nuovo pianista della Maxima 79, Andrea Giubilei, mentre agli ottoni troviamo ancora Gabriel Oscar Rosati e El Vikingo da La salsa.
Yo Traigo Salsa -In questo Pachangon di Fabrizio Zoro (che suona anche congas e campanal) si distingue la chitarra di Xavi Masvidal, che abbiamo già sentito in brani come La Gripe e Mucho Guaguanco. Il testo tratta del contrasto tra bachateros e salseros, di grande attualità in Europa di questi tempi.
Apeate y Oye ai già citati Donny Reyes, Gabriel Oscar Rosati e El Vikingo da La Salsa si aggiunge ai timpani il venezuelano Efren Iriarte con un incredibile assolo.
Fa Bi Ca – brano strumentale che richiama le iniziali dei tre veri nomi di Zoro con un suond che sembra registrato al Palladium nell’epoca d’oro degli anni ’50: qui Fabrizio, autore degli arrangiamenti, la fa da mattatore anche con l’assolo di campana.
Up to you – questa canzone era rimasta nel cassetto sin dal 2011, Eccola riprendere vita ora con con un’introduzione afro, e con la partecipazione al pianoforte di Dany De Santis.
Alacran è già uscito in questi ultimi mesi, canta Yoris il Trinitario.
Sun Sun Babae – il calssico di Tito Rodriguez viene qui riproposto in due versioni, sempre arrangiate da Fabrizio: una, la bonus track, è più vintage. Canta e suona il trombone Dairo Todd.
Plathos – anche questa uscita da qualche mese, ma qui riproposta in una versione più vintage, a cura del dj toscano Isaia Leoni. Qui Fabrizio suona i timbales.
Que se Prenda – come vuole la tradizione degli ultimi album della Maxima, anche X contiene una traccia studiata per gli show dei ballerini; in questa occasione dà il meglio di sè alle percussioni (congas e timbales) il riminese Matteo Salvatori.
Guajirita – questo Cha Cha Cha vede rinnovarsi il sodalizio tra Fabrizio Zoro e Giancarlo Pioli, in arte El Rubio Loco, che ha curato anche gli arrangiamenti assieme a Fabrizio. Canta El Rubio Loco, mentre per l’occasione di fianco al Vikingo ritroviamo alla tromba Michel Padron.
La Culpable è un son cubano composto durante il periodo Covid, arrangiato e suonato al pianoforte da Dany de Santis e cantato da El Guille.
Indeleble era già pronta prima dell’album A New Day. Anche qui la voce solista è quella del Guille.
Menzione speciale per l’argentino Sergio Aldacor, colui che ha dato una veste grafica alla cover dell’album con le sue fotografie.
E ora spazio ai preascolti.
A cura di: Mauro Gresolmi
Graphic work by: Francisco Rojos
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