Nick Rivera Caminero, è un giovane rapper statunitense che canta in spagnolo e, come spesso succede ai giovani cantanti, si esibisce nei posti più disparatii pur di avere un pubblico che lo ascolti. Nel suo caso, un supermercato. Ma lui é più fortunato di altri e combinazione vuole che quel giorno sia lì a far la spesa e venga colpita dal suo rap una donna, il cui marito è direttore esecutivo di un’etichetta discografica.
Nasce così Nicky Jam, che il 29 giugno si è esibito per la prima volta al Milano Latin Festival attirando oltre seimila spettatori, molti dei quali si sono messi in coda già da parecchie ore prima che aprissero i cancelli pur di aggiudicarsi i posti più vicini al palco.
Accompagnato da un gruppo di scatenati ballerini, esordisce con El Perdon, scherza con le fans per introdurre Casate Conmigo, chiedendo a due o tre di loro di sposarlo, scatena il pubblico con Te busco e Te Botè, momento romantico con El Amante che suona lui stesso alla tastiera, fino a Travesuras.
Il pubblico canta con lui tutti i suoi più grandi successi, gli getta bandiere di ogni Paese sul palco, e lui ringrazia, le prende ma chiede per favore di non buttarle sul palco perché è irrispettoso buttare le bandiere per terra.
Dopo l’ultima canzone, ringrazia Milano, saluta e se ne va. Si accendono le luci. Il pubblico lo reclama, qualcuno spera di riuscire a strappargli una foto nel backstage. Ma lui è già su una macchina, di corsa in hotel e poi via verso la prossima tappa del suo ‘Intimo Tour’.
Nicky Jam ha regalato a Milano un’altra notte di grandi emozioni.
A cura di: Chiara Ruggiero
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