QUANDO IL CASO CI METTE LO ZAMPINO… IL CONCERTO DI OSCAR DE LEON A MILANO

Oscar De Leon - Intervista (2018 Milano)
Oscar De Leon - Intervista (2018 Milano)

Quando il caso ci mette lo zampino, può capitare che un giovane tassista appassionato di musica, finisca in un locale dove da poco è stata licenziata l’orchestra.
E può capitare che quel giovane tassista, di umili origini, che mai avrebbe immaginato di poter realizzare il suo sogno, d’improvviso sfoderi tutto il suo coraggio e proponga di sostituire il posto vacante con la sua orchestra… pur non avendone una.

Quando il caso ci mette lo zampino può capitare che quel giovane tassista abbia un amico trombettista, Cesar Monge, che nel giro di pochi giorni crei insieme a lui un’orchestra con la quale debuttare.

Quando il caso ci mette lo zampino, può capitare che un giovane tassista, diventi quell’Oscar De Leon, il Faraone della Salsa, che pochi giorni fa ha incantato e trascinato – scatenandosi sul palco per oltre due ore alla bellezza di settantacinque anni di età, di cui quarantacinque di carriera – un raffinato pubblico composto da italiani e latini, allo Zoo Latino di Cinisello Balsamo in provincia di Milano.

Oscar De Leon – Intervista (2018 Milano)

Un concerto lungo, presentato dalla splendida Ismary Mundaray, aperto e chiuso da uno dei più grandi successi di Oscar De Leon, “Lloraras“, riscaldato dall’incredibile energia dell’artista, accompagnato sul palco dalla sua orchestra, in cui suonano anche alcuni dei suoi 24 figli (ma soltanto 9 riconosciuti – ndr) e da ballerini del calibro di Fernando Sosa, Tatiana Bonaguro, Adolfo Indacochea e Amneris Martinez.

E prima di salire sul palco, Oscar De Leon ha incontrato i giornalisti, rispondendo con umiltà, semplicità e un sorriso – così rari tra i grandi artisti! – alle domande dei giornalisti.

Oscar De Leon – Intervista (2018 Milano)

La sua vita di artista è stata una casualità. Un giorno faceva il tassista, quello dopo era un cantante. Cosa ha significato per lei?
Ha significato che ora sono qui, su un palco a cantare e fare spettacoli.

Che emozione si prova a condividere il palco con la propria famiglia?
È bellissimo dividere il palco con i miei figli. È tanto tempo che suoniamo insieme, ed è sempre bello dividere il palco con loro.

Durante la sua lunga carriera, quale è stato il momento più bello ed emozionante, e quale il più difficile?
Diciamo che di momenti difficili non ce ne sono stati, forse perché ho sempre avuto un atteggiamento molto positivo. Finché ci sono vita e salute, continuo a fare con entusiasmo le cose che il mio ruolo richiede. Momenti belli ed emozionati, ne ho vissuti moltissimi qui in Europa, venendo qui per ventisette anni durante l’estate. E anche il mio viaggio a Cuba è stata un’esperienza che non dimenticherò mai.

In questi anni la musica è cambiata, la salsa ha meno seguito di una volta, ma Fabio Messerotti, organizzatore del Milano Latin Festival e di questo concerto, crede molto in questo genere e lo sostiene molto.
È possibile che la vedremo la prossima estate cantare sul palco del Milano Latin Festival?
È molto probabile che mi rivedrete sul palco anche la prossima estate e mi piacerebbe molto. Sono già venuto a Milano diverse volte con l’Organizzazione precedente e mi piacerebbe tornare. Con la mia Orchestra abbiamo un repertorio pronto di almeno 230 brani con cui possiamo accontentare, credo, ogni richiesta del pubblico.

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