Un’ora e un quarto di fuoco! Sia per il caldo torrido, sia per il fuoco che più volte durante il concerto ha illuminato il palco, sia – soprattutto – perché questo giovane artista portoricano ha davvero il fuoco che gli scorre nelle vene.
![]() |
![]() |
Un successo annunciato, quello di Ozuna, che dopo Napoli ha fatto tappa a Milano con il suo Odisea World Tour 2018, e non si è certo risparmiato. Ha dato il meglio di sè davanti a un pubblico in delirio, composto da italiani quanto da latini, a conferma che forse bisognerebbe ringraziare i giovani cantanti di musica urbana perché hanno portato una musica di nicchia, come quella latina, a un pubblico molto più vasto, dove, senza il loro contributo, probabilmente non sarebbe mai arrivata.
30 luglio e 1 agosto, Bad Bunny e Ozuna. In poco più di 48 ore, due dei maggiori esponenti della musica trap internazionale si sono esibiti sul palco del Milano Latin Festival, la punta di diamante di questo bellissimo evento. Fabio Messerotti ha risposto così, coi fatti, al livore di chi negli ultimi tre anni e all’inizio di questa edizione, criticava la sua giovane creatura, regalando agli italiani (Milano é stata l’unica tappa de La Nueva Religión Tour di Bad Bunny) e ai milanesi in particolare, un’estate indimenticabile.
In migliaia hanno cantato insieme a Ozuna tutti i suoi più famosi successi: da Te Vas a Corazon De Seda, a Me Niego, fino a Criminal e alla più romantica Una Flor.
Un vero e proprio boato ha accompagnato già dalle prime note El Farsante, che Ozuna canta insieme a Romeo Santos. Un boato che si è poi ripetuto anche per Te Botè, il successo del momento, realizzato da Ozuna con Bad Bunny (anche lui lo aveva cantato, ricevendone in cambio lo stesso entusiasmo!), in collaborazione con Nicky Jam, Casper, Nio Garcia e Darell.
![]() |
![]() |
Un’ora e un quarto di concerto senza sosta, che si è chiuso con Si Tu marido no te quiere.
Altro fuoco, altro fumo, e poi il buio. E Ozuna era già fuori dalla scena.
Lascia un commento