Mozart La Para: Milano si scatena al ritmo del Dembow dominicano

C’era anche Sfera Ebbasta ad applaudire Mozart La Para al Sio Cafè di Milano. Tanto per far capire che anche se forse Mozart La Para è considerato un cantante “di nicchia” perché soltanto da poco il Dembow, di cui lui è uno dei maggiori esponenti, è diffuso e conosciuto in Italia, per chi ama il rap, l’hip hop e la musica urbana in generale, è un vero mito.

Il concerto è iniziato ad un orario improponibile per i comuni mortali (verso le 4 del mattino, in un giorno feriale), ma la cosa non ha turbato più di tanto le centinaia di persone presenti, italiane e latine, abituate agli orari particolari degli artisti di origine latina.

E comunque il trentenne artista dominicano si è fatto perdonare con la sua musica coinvolgente e tutta da ballare! E soprattutto con il suo ultimo grande successo “Bye Bye” che ha letteralmente mandato in visibilio il pubblico presente.

Erickson Fernandez, meglio conosciuto come Mozart La Para è un cantante, rapper, uno dei maggiori esponenti del Dembow dominicano. Nato a Los Mina, nella provincia di Santo Domingo, in seguito si è trasferito ad in Admiral.

Cominciamo dall’inizio, come mai questo nome d’arte?

<strong>”Mozart” perché all’inizio della mia carriera musicale componevo per diversi artisti e “La Para” per la paura che avevano i miei avversari di fare un Free-Style (Face to Face) contro di me!

Come e quando hai iniziato a cantare?

Nel 2002, ho iniziato a registrare le mie prima canzoni. Non avevo una grande disponibilità economica e quindi usavo, di nascosto, i soldi che mi davano per andare a scuola. Ma i fatti mi hanno dimostrato che ho fatto bene, perché già nel 2007 ero una star del rap dominicano.

Il momento più emozionante della tua carriera?

Non so se è il piu emozionante, ma è il primo che mi viene in mente… Ad un certo punto la mia musica ha cominciato ad avere successo anche all’estero e nel 2009 ho fatto un tour di tre mesi in Europa. Rientrato dall’Europa, ho proseguito con il tour nel mio Paese, la Repubblica Dominicana. Qualche mese dopo, il tour è arrivato negli Stati Uniti: 45 date in due mesi. Ma una mi é rimasta particolarmente impressa, ed è queso che considero uno dei momenti più emozionanti della mia carriera: quando mi sono esibito come ospite speciale al concerto degli Aventura all’ “Izod Center” del New Jersey davanti a più di 20.000 persone. Ecco lì, ho veramente realizzato che il mio sogno si era avverato.

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