Juan Gabriel compie 58 anni

Il cantante, attore e compositore messicano Juan Gabriel, conosciuto anche
come “il divo di Juàrez”, ha da poco festeggiato il suo 58° compleanno ed è
pronto per inaugurare il nuovissimo Centro de Espectáculos Coliseo Centenario,
nella città di Coahuila.
La modernissima opera architettonica, creata inoltre per ospitare manifestazioni
culturali, eventi sportivi, sfilate di moda e corride, ha una capienza di ben
nove mila persone e aprirà le porte alle migliaia di fans dell’artista con un
grande concerto che si terrà il prossimo 25 Gennaio, prima apparizione ufficiale
dell’anno.
Juan Gabriel, il cui vero nome è Alberto Aguilera Valadez, è nato il 7 Gennaio
del 1950 a Michoacan, nel Messico. Figlio di Gabriel Aguilera Rodriguez e
Victoria Valadez Rojas, era il più piccolo di dieci fratelli. A soli tre mesi,
il padre viene ricoverato in ospedale a causa di un brutto incidente e il
piccolo Alberto non ha più sue notizie, a parte delle voci contradditorie che
testimoniano una sua fuga in altri paesi o addirittura la morte.
A causa di alcuni problemi economici, la famiglia Rodriguez si traferisce prima
a Morella e poi a Juàrez, sotto le cure di Maria Romero Mora, che ospita
Victoria e i suoi figli provvedendo a tutte le loro necessità.
Compiuti i quattro anni, Alberto viene iscritto alla Escuela de mejoramiento
social para menores, all’interno della quale conosce la direttrice Micaela
Alvarado e l’insegnante Juan Contreras che diviene presto una importante figura
di riferimento, un amico e un maestro di vita.
Infatti, il nome d’arte Juan Gabriel viene scelto dall’artista in onore del
padre scomparso e del maestro Contreras, con il quale va a vivere dopo essere
scappato di notte all’insaputa della famiglia.
Ritorna a casa dopo aver compiuto quattordici anni e poco tempo dopo, conosce le
sorelle Leonor e Beatriz Berùmen, affascinato dalla musica e dai canti che le
due fanciulle intonavano in un tempio cittadino, iniziando cosi a lavorare e
vivere insieme a loro, cantando nel coro e leggendo la Bibbia.
Qualche anno dopo, si reca in California per far ritorno dopo appena un anno a
Juàrez, partecipando ad un programma televisivo condotto da Raùl Loja, dove
debutta per la prima volta con la canzone “Maria la bandida”, composta da Josè
Alfredo Jimenez.
Continua successivamente a lavorare in alcuni locali notturni interpretando
successi di artisti famosi ma il suo desiderio di emergere lo spinge a
trasferirsi a Città del Messico, presentandosi ad alcune importanti case
discografiche senza ottenere però alcun contratto.
Ritornato nuovamente a Juàrez, inizia a cantare al “Malibù", un prestigioso
locale diretto dalla signora Mc Culley la quale offre al giovane artista una
paga di venti dollari ma poco tempo dopo, nel corso di uno dei suoi viaggi,
viene accusato ingiustamente di furto e rinchiuso per un anno e mezzo nel
carcere di Lecumberri: questa triste esperienza darà vita al film “Es mi vida”.
L’incontro con Enriqueta Jimenez, “La prieta linda”, segna una tappa importante
nella vita dell’artista messicano che proprio grazie alla giovane donna, riesce
ad incidere con la casa discografica RCA il brano “Noche a noche”, lavorando
inoltre come corista per Angelica Maria, Roberto Jordàn ed Estela Núñez.
Solo nel 1971 riesce a completare la sua prima produzione grazie alla direzione
artistica di Enrique Okamura: nascono cosi “No tengo dinero” e “Tres caveles y
una rosal” che divengono fin dalle prime uscite dei grandi successi a livello
nazionale.
Il 1972 è l’anno in cui realizza il programma televisivo “Estrellas musicales”,
riceve il suo primo disco d’oro e partecipa al festival OTI con i brani “Uno,
dos y tres” e “Será mañana” che scalano le classifiche più importanti e vengono
poi inclusi nella sua seconda produzione.
Continua ad ottenere successi con brani cantati in Francia da Paul Mauriat e in
Messico da Angelica Maria, prima donna a vendere più di un milione di copie con
il singolo “Por creer en ti”.
Nel 1974 riceve il premio El Heraldo come compositore dell’anno e pubblica pochi
mesi dopo il suo quarto album di baladas, all’interno del quale è contenuto il
singolo “De sol a sol” dedicato al padre.
Il 1974 è anche l’anno in cui perde la madre alla quale dedica il brano “Amor
eterno” mentre nel 1975 produce il film “Nobleza mexicana” e debutta al Casino
Royale e al Teatro Blanquita, ricevendo il Discometro de mercado de discos per
le migliaia e migliaia di copie vendute con il brano “Se me olvidò otra vez”.
Nel 1978 incide con l’etichetta Ariola “Aunque te enamores" e "Amor, te vas” e
gira un film dal titolo “Del otro lato del puente”, grazie al quale i brani “Me
gusta bailar contigo" e "Buenos días señor sol” hanno un grande successo in
molti paesi del Sudamerica.
L’anno dopo, recita nel cast del film “Noa noa” lanciando il brano con lo stesso
titolo della pellicola realizzando infine un nuovo disco dal titolo “Super
exitos de Juan Gabriel”, insieme a Rocio Dùrcal.
Nel 1982 inizia le riprese di “Es mi vida” e incide, sempre insieme a Dùrcal, il
brano “Perdóname, olvídalo”, debuttando l’anno seguente al Patio con l’ennesimo
successo dal titolo “La farsante”.
Nel 1985 viene nominato artista dell’anno dall’Associazione dei cronisti di
spettacolo di New York e nel 1986 il sindaco di Los Angeles, Tom Bradley,
comunica all’artista che il 5 di Ottobre verrà ricordato come “El dia de Juan
Gabriel”.
Ottiene un importante contratto con la BMG e si esibisce nello splendido Palacio
de Bellas Artes.
Si impegna inoltre in attività benefiche inaugurando nel 1988 a Semjase una casa
per bambini orfani e ammalati; nello stesso anno, in una stracolma Plaza del
toro, offre un grande concerto a favore del Patronato Nazionale del
Volontariato.
Dopo alcuni problemi con il fisco, nel 2006 celebra i suoi vent’anni di carriera
nell’Auditorio Nacional, interpretando tutti i suoi più grandi successi insieme
a Alejandro Fernández, Alejandra Guzmán e Paquita La del Barrio.
Nonostante non abbia potuto partecipare alla terza edizione del festival di
Chihuahua, gli organizzatori della manifestazione e il manager dell’artista sono
in procinto di realizzare un homenaje in vita che ripercorrerà le tappe più
importanti della splendida carriera artistica del cantante messicano, per
celebrare in tutto il mondo uno dei maestri più grandi della musica latina.

PabloRico

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