Come un miracolo una voce arriva dal paradiso ed è quella di una delle più grandi artiste del 20° secolo. Questa inconfondibile voce è quella di Celia Cruz che con “Regalo del Alma” è come se salutasse il mondo intero prima di lasciare definitivamente la vita terrena.
Sin dal primo motivo “Ella Tiene Fuego” si comprende la gioia di chi ha visto tutto ciò che c’era da osservare quanto a musicalità e diversità di stili. La base ritmica si basa su delle percussioni dall’accento fortemente brasiliano mentre “Pa’ la Cola” unisce le sonorità di New Orleans attraversando tutta Portorico.
Lo volevano fortemente i due produttori Sergio George ed Oscar Gomez questo cd postumo che è sicuramente il regalo più appropriato alla memoria della guarachera che sicuramente sarà apprezzato dal pubblico perchè è un lavoro che verrà giudicato per quello che è veramente e non per la storia che ha fatto questa straordinaria cantante.
L’album contiene canzoni che molto hanno a che fare con le versioni moderne della salsa mixate con arrangiamenti elettrici attraverso l’uso di chitarre e campionatori come nelle più classiche versioni pop puramente newyorkesi che danno una vera carica al bailador.
Stupisce il fatto che sia stata proprio Celia a voler modernizzare le sue opere magari correndo il rischio di essere criticata dai puristi del settore ma lei sentiva che la musica stessa subiva un processo di globalizzazione ed ha voluto rischiare affinchè potesse essere ascoltata da dall’Europa all’America passando per l’Asia.
Hanno contribuito a fare grande quest’album un Alfredo de la Fe in ottima forma al violino, Ivan Gonzalez al piano e Alain Perez al basso che ha scritto “Josè Caridad” e “La nina da la Trenza Negra” un brano che sentiremo spesso poichè i suoi arrangiamenti sono un perfetto esempio delle nuove sonorità pop cubane con la base della timba.
La voce di Celia è molto piacevole da ascoltare perchè lei ha creato e voluto fortemente quest’album con la convinzione che questa sarebbe stata la sua ultima opera ed ha cantato solamente per piacere al fine di lasciare un timbro finale sul suo ricordo già indelebile contraddistinto dal suo marchio di fabbrica : AZUCAR un inno a prendere la vita con dolcezza.
“Regalo dell’alma” ci invita a cercare la ricchezza interiore che c’è in ognuno di noi, a non cercare scuse ma guardare avanti ed affrontare la vita, metter da parte le nostre debolezze e far uscire quel coraggio che serve per continuare il cammino.
L’album si conclude con una struggente e molto emotiva versione spagnola di “I Will Survive” e con questo brano lei da l’estremo saluto a tutti coloro che le hanno voluto bene.
Celia si rimette nelle mani del conguero, nei piedi del bailador vuole cantare e dire tutto ciò che c’era da dire anche se il governo cubano tentò di farla tacere ed il razzismo statunitense all’inizio la ostacolò molto ma lei non si è mai data per vinta e per sempre sopravvivverà ed i suoi canti combatteranno le stupidità sociali, i governi coercitivi dando speranza a chi la sta cercando in qualche parte del mondo e che da oggi la troverà anche in paradiso.
Fabrizio Zoro
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