In questi ultimi due anni ho seguito con grande interesse l’ascesa artistica del musicista cubano Renesito Avich che sta guadagnando il giusto merito di contribuire alla conoscenza, da parte del pubblico musicale mondiale, verso lo strumento cordofono più rappresentativo di Cuba: il Tres cubano. Il progetto di Renesito, incentrato su questo nobile attrezzo, sta ricevendo il massimo della concretizzazione con la decisione di dedicargli un omonimo album nel quale è possibile ascoltarne un utilizzo dominante, da protagonista dell’orchestra. L’album Tres ha dunque ricevuto una nomination (seconda) al Latin Grammy 2023 Siviglia per la categoria “Miglior Album Strumentale” (vinta però da Made in Miami, Camilo Valencia & Richard Bravo). Renesito, nato a Santiago de Cuba (dove ha iniziato i suoi studi musicali per poi proseguirli presso l’Avana), si è presentato al grande pubblico attraverso la militanza presso l’Orchestra Elito Revè y su Charangon. Attualmente vive in Sarasota (Florida).

Il Tres dunque è uno strumento realmente importantissimo per la musica cubana tradizionale e per tutto ciò che quest’ultima ha generato nella sua evoluzione, fino alla Salsa ed alla Timba. Non tutti immaginano che la tecnica pianistica fondamentale della salsa-timba chiamata “montuno”, basata su insistenti arpeggi ritmici è in buona parte frutto dell’adattamento, sul piano, di pattens già ampiamente sperimentati con il Tres. Le sue origini sono quindi antiche, tuttavia riceve la massima attenzione nel periodo tra la fine del diciottesimo e l’inizio del diciannovesimo secolo in cui la musica campesina Changui, e di conseguenza, il Son si diffondono a cuba partendo dalle regioni più occidentali.

Il Tres cubano discende da un adattamento di strumenti tipici della tradizione musicale spagnola (anche se non tutti gli autori sono d’accordo) a corde come il liuto, la bandola, la bandurra. Quest’ultima, essendo costituita da una cassa a forma di pera e tre corde di metallo, viene indicata come il suo più probabile progenitore. Nei racconti dei carnevali di Santiago de Cuba di fine del 1800 è possibile trovare riferimenti a musicisti come Nené Manfugás che raggiungeva la città in compagnia di strumenti le cui descrizioni riportano al Tres. Diversi dei più importanti pionieri del genere, come Isaac Oviedo o Arsenio Rodriguez, utilizzavano i sei alloggi della chitarra spagnola per inserirvi 3 coppie di corde in modo da realizzare dei Tres adattati di grande pregio armonico.

Per tutto il tempo a cavallo tra i due secoli il Tres diventa simbolo di una musica che percorreva Cuba da capo a capo dell’isola, fino a quando la centralità del supporto ritmico del montuno viene assunto maggiormente dal pianoforte.
Alcuni aspetti tecnici: l’accordatura è variabile secondo la volontà ed a volte coincide con quella delle prime tre corde di una chitarra (mi, si, sol). Altre volte, si aumenta di un semitono la corda nel mezzo, lasciando il sol all’ottava. La nuova accordatura è la triade di Do maggiore (mi, do, sol). Ciò che differenzia radicalmente il Tres dalla chitarra è l’ordine delle corde e la struttura metallica delle stesse. In base alla diversa area geografica di utilizzo è possibile osservare una diversa scelta di accordatura che tuttavia può essere personalizzata dal singolo musicista. Nel Son in particolare, il Tres assume un ruolo fondamentale non semplicemente per il tema dell’arpeggio iniziale ma anche e soprattutto per il sostegno ritmico che imprime all’intero brano musicale. Nel corso della performance, il musicista, in alcuni punti della canzone può mettere in risalto le diverse sfumature tecniche dello strumento smorzando, con particolari movimenti, la vibrazione delle corde, ottenendo degli effetti molto gradevoli come il «punteggiato» oppure il «graffiato». Per fare dei nomi di principali suonatori di Tres (“Treseros”) possiamo ricordare, oltre a quelli già menzionati: Nené Manfugàs, Carlos Godines (del Sestetto Habanero), Pancho Amat, ustino Oramas, Mario Hernández, Eliseo Silveira, Alejandro “Mulato” Rodriguez, Feliz Ganuza, Papi Oviedo, Francisco “Pancho” Amat.
Ed ecco i link per vedere alcuni artisti in azione:
https://youtu.be/WS4HFYBXsgw?si=M6hsT-INPTfthUWJ
https://www.youtube.com/watch?v=RBiKrDDSlSY
https://www.youtube.com/watch?v=j1xwGI0UR54
Estratto dal Blog QueRicoSonido (spazio web dedicato alla passione per la musica latinoamericana) creato da Dino Frallicciardi nel 2019.
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Graphic work by: Francisco Rojos
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