CAMILO AZUQUITA

Camilo Azuquita - I Grandi della Salsa
Camilo Azuquita - I Grandi della Salsa
Vero nome: Luis Argumédez Berguido

Profilo: Musicista, produttore, compositore, arrangiatore
Nascita: 18 febbraio 1946 Distretto di Colón, Panamá
Morte: 25 dicembre 2022 (76 anni), Panama City, Panama
Periodo di attività: 1961–2022
Pseudonimo: Camilo Azuquita
Genere Musicale: Salsa, Latin Jazz,
Strumento Musicale: Cantante, compositore


Questo mese la rubrica Los grandes de la salsa è dedicata ad una delle voci, a mio parere, più belle e più calde del panorama musicale degli ultimi decenni: il grande cantante panamense Camilo Azuquita.

Il suo vero nome è Camilo Luis Argumedez, nato a Colon, Panama, nel 1945. Sin da piccolo ha subito l’influenza dei suoi genitori, appassionati di son cubano e, in particolare la madre, di tamborito (un genere tipico di Panama, derivante dalla musica africana).

Il suo percorso artistico è iniziato prestissimo; sin da piccolo inizia a cantare con alcuni gruppi musicali del momento a Panama, come la Orquesta di Raul Ortiz, la Universal De Mojica, l’orchestra di Chachi Macias e altre…

Con Macias realizza anche i primi lavori discografici: “Farolera” e “Colegiala“. In un’intervista di qualche anno fa ha raccontato del suo esordio in un programma radiofonico, che ricercava giovani talenti, il programma si chiamava “Cazando Estrellas”.

Camilo vi ha partecipato, cimentadosi nel bolero “Historia de un Amor“. La melodia della sua voce è stata subito notata e paragonata a quella del noto cantante Camilo Rodriguez. Per anni sono stati in tanti a pensare che Azuquita fosse il figlio di Rodriguez!

In realtà Camilo Rodriguez era il suo padrino, gli diceva che gli ricordava tanto la sua gioventù, con la sua voce fresca e chiara!

A soli 17 anni Azuquita si trasferisce in Perù e qui firma il suo primo contratto come cantante, da cui deriva la produzione dell’album “Tamborera“, con Enrique Lynch.

Decisivo per Camilo è stato l’incontro con Rafael Cortijo, durante il carnevale a Panama. Cortijo lo convince a seguirlo a Puerto Rico. Siamo negli anni Sessanta.

Qui gli si aprono davanti molteplici possibilità: ha modo di diventare voce solista nell’album di Roberto RoenaSe Pone Bueno“. Roena dirige in quel momento il gruppo “Los egatones” (più tardi chiamato El Apollo Sound).

Sempre a Puerto Rico ha anche la possibilità di lavorare con el Gran Combo de Puerto Rico!

I Grandi della Salsa - Azuquita
I Grandi della Salsa – Azuquita

Alla fine degli anni ’60 Camilo si trasferisce a New York. Qui ha l’opportunità di entrare nell’orchestra del timbalero Francisco “Kako” Bastar, con il quale realizza diversi album…Nella Grande Mela lavora anche con altri grandi artisti come Charlie Palmieri, Israel “Cachao” Lopez, Louie Ramirez e altri… Ha così modo di farsi le ossa e di farsi conoscere. Nel 1977 gli si offre l’occasione di sostituire come cantante leader Tito Allen nella Tipica ’73. E’ il modo per lui di lavorare con un grande gruppo che, come lui, ha voglia e smania di sperimentare. Realizza due album con la Tipica. Insieme al gruppo visita per la prima volta Parigi. L’incontro con la città francese sarà per Camilo un incontro fatale, nel senso che il fascino francese lo porterà a prendere la decisione di trasferirsi in Francia e farne la sua casa!!! Alla fine degli anni ’70 fa infatti ritorno nella nazione europea e realizza uno splendido album, nel 1979. Incide infatti il live “Salsa en vivo en el Bataclan“, il famoso club parigino che qualche anno fa riempì le pagine dei quotidiani per la strage generata dall’attacco di alcuni terroristi dell’ISIS.

Quella iniziata come una visita temporanea si trasformerà in una permanenza radicata e fortemente desiderata dall’artista. Dagli inizi degli anni ’80 realizza diversi lavori discografici in Francia. Gli esordi non sono facili, anche perché quella conosciuta come salsa non era ancora un genere radicato in quel periodo in Francia. Motivo in più, questo, per acclamare il grande lavoro fatto da Azuquita anche nell’aiutare a conoscere, diffondere e amare un genere musicale straordinario ma non ancora realmente noto. Per questo motivo Camilo è
diventato il simbolo dei salseri francesi, considerato uno dei padrini di questo genere musicale in Francia.

Tra i tanti lavori discografici di Azuquita uno di quelli che, ha dichiarato, gli sta più a cuore è quello con Tito Puente. Nel 1980 riceve una proposta da Fania. Sa di non potersi far sfuggire un’occasione di questo tipo ma decide di rischiare accettando solo a patto che il disco venisse fatto insieme a Tito Puente. Il maestro accetta volentieri di collaborare con lui. Nel 1981 Camilo canta e per di più è anche compositore della metà dei brani dell’album “Ce’ Magnifique“, con il grande Tito.

Nella metà degli anni ’80 ha modo di ritornare a New York e di realizzare “A Grane“, nel 1988, prodotto dal pianista Oscar Hernendez. Questa produzione rappresenta per lui l’occasione per un concerto al New Morning di Parigi.

La Francia, diventata la sua dimora, gli ha dato la possibilità di provare e sperimentare nuovi orizzonti musicali. Questo stesso desiderio lo ha spinto anche a recarsi in più di un’occasione a Cuba, per trovare collaborazioni con i cantanti e gli artisti che più esprimono, secondo lui la vera anima della musica cubana! In un’intervista ha riferito che più volte da giovane gli veniva detto “Tu sei cubano non di Panama”, perché nello spirito era simile a quella terra e a quelle radici. Questo richiamo per Cuba lo ha portato a realizzare un album con Los Compadres e più tardi Con Los JubiladosAzuquita and Los Jubilados“, del 2001, che per chi, come me, ama profondamente il son cubano, è una vera meraviglia; “A mi mamita le gusta el son” è semplicemente deliziosa!!!

In più di un’occasione Azuquita ha dimostrato di appartenere davvero ad una scuola provilegiata di cantanti, forse, direi, ad un’altra generazione, in cui la voce è davvero capace di entusiasmare e suscitare grandi emozioni!!!

a cura di Francisco Rojos y Changuito

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