E’ MORTA OLIVIA NEWTON-JOHN, L’INDIMENTICATA SANDY DI GREASE

Salsa.it - News: l'attrice e cantante aveva 73 anni

Olivia Newton-John - Morta l'indimenticabile Sandy di Grease
Olivia Newton-John - Morta l'indimenticabile Sandy di Grease

C’è un nuovo angelo in cielo, e ci è arrivato a bordo di una “Greased Lightnin” rossa, sulle note di We Go Together..
Si è spenta all’età di 73 anni Olivia Newton-John, per tutti la Sandy di Grease, uno dei personaggi più amati e sicuramente l’unica partner femminile di John Travolta che l’ha uguagliato in popolarità. Combatteva da 30 anni contro il cancro, dapprima al seno, poi alla spalla, con la tenacia ed il sorriso che non l’ha mai abbandonata, tanto da diventare un simbolo e una speranza per tantissime persone nelle sue condizioni.
L’annuncio è stato pubblicato sul suo profilo social da parte del marito John Easterling, con le seguenti parole:

“La signora Olivia Newton-John è morta pacificamente nel suo ranch nel sud della California questa mattina, circondata da familiari e amici. Olivia è stata un simbolo di trionfi e speranza per oltre 30 anni, condividendo il suo percorso con il cancro al seno. La sua ispirazione nella guarigione e l’esperienza pionieristica con la medicina delle piante continuano con il Fondo della Fondazione Olivia Newton-John, dedicato alla ricerca sulla medicina delle piante e sul cancro. Al posto dei fiori, la famiglia chiede che ogni donazione sia fatta in sua memoria al Fondo Olivia Newton-John Foundation”

Olivia nasce in Inghilterra, poi all’età di 5 anni si trasferisce con la famiglia in Australia. Tornata in Inghilterra inizia la sua carriera nel mondo della musica, incide il suo primo singolo e nel 1974 partecipa all’Eurofestival (Eurovision Song Contest), classificandosi quarta.
Nel 1978 arriva la sua grande occasione: partecipa al provino per Grease, vincendo un’agguerritissima concorrenza grazie alle sue doti canore e alle sue esperienze precedenti nel mondo del musical. Toccherà a lei quindi affiancare John Travolta, la cui carriera era arrivata all’apice grazie a La Febbre del Sabato Sera dell’anno precedente.
Grazie a Grease,  Olivia Newton-John diventa un personaggio iconico, e non solo per la generazione che era adolescente nel 1978, ma anche per tutti quelli che verranno dopo, dal momento che il film è un vero e proprio evergreen che resiste al passare sel tempo.
Negli anni 80 interpreta altre due pellicole, Xanadu e Due Come Noi, ma non ottiene nemmeno l’ombra del successo di Grease. In quel periodo le soddisfazioni maggiori le arrivano dalla musica: il suo singolo Physical, accompagnato da un videoclip che ha fatto epoca, la porta di nuovo in cima alle classifiche di tutto il mondo e le fa vincere un Grammy. Nel 2010 Physical e relativo video vengono riproposti dalla Serie Tv Glee, dove viene invitata a parteciparvi come guest star per interpretare una versione molto incattivita di sè stessa. Risultato: oltre alla nuova edizione di Physical cantata in coppia con l’attrice Jane Lynch, ritorna in classifica anche il brano originale!

Successivamente continua a fare toruneè da tutto esaurito e dischi che funzionano molto nei paesi anglofoni. Nemmeno la malattia riewsce a fermare la sua voglia di stare sul palco, anche se di quando in quando è costretta a prendersi qualche periodo di pausa per curarsi.

Coomovente il messaggio del suo partner artistico John Travolta, la cui amicizia non è mai venuta a meno sin dai tempi di Grease, tra i primi a renderle omaggio:

“Mia carissima Olivia, hai reso tutte le nostre vite molto migliori. Il tuo impatto è stato incredibile. Ti voglio tanto bene. Ci vedremo lungo la strada e saremo di nuovo tutti insieme. Tuo dal primo momento che ti ho visto e per sempre! Il tuo Danny, il tuo John!”.

“Per noi, ragazzi degli anni 70/80, è questa una notizia che ci lascia disorientati. Lei icona di una bellezza acqua e sapone, umile e talentuosa che con la sua arte ci ha fatto divertire, emozionare ed innamorare non è più tra noi. La sua luce ora brilla in un’altra dimensione.
Questa è la vita! Una parabola che all’inizio ci dà a profusione, ma poi, invecchiando, inizia a toglierci inesorabilmente i marker e i punti di riferimento che hanno segnato e segnato la nostra esistenza.
R.I.P. dolcissima Olivia, la tua presenza ha reso più belle le nostre vite”.

A cura di: Mauro Gresolmi e Francisco Rojos

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