Profilo: E’ stata una cantante cubana naturalizzata statunitense
Celia de la Caridad Cruz Alfonso, la grande Reina de la salsa, la guarachera de Cuba, si è spenta il 16 luglio 2003, a causa di un tumore al cervello, che l’aveva già costretta ad un intervento chirurgico, nel dicembre del 2002.
La grande Celia ha rappresentato davvero la musica cubana e latino-americana in tutto il mondo; il suo nome è conosciuto ovunque, è stata una vera messaggera della musica, la donna che più di tutte ha segnato la storia della salsa!
Si è spenta all’età di 77 anni, secondo le dichiarazioni della sua portavoce ufficiale Blanca Lasalle, anche se Celia ha sempre fatto un gran mistero intorno alla sua vera data di nascita, forse perché lei per prima sapeva quanto l’età poco contasse, per una grande artista come lei, comunque la vita sarebbe stata sempre troppo breve..!

La sua voce unica, forte, penetrante, l’ha contraddistinta da subito. Era solo una ragazzina quando, all’Havana (sua città di natale), rinuncia alla carriera auspicata per lei dalla sua famiglia, quella di insegnante, per inseguire il suo talento e assecondare la potenza della sua inimitabile voce. E’ proprio un suo insegnante a consigliarle di farlo, dicendole, che con la musica avrebbe potuto guadagnare in un solo giorno tutto ciò che lui forse avrebbe impiegato una vita a guadagnare!
Già da bambina la sua voce affascinava; nata in una famiglia di 14 figli, usava la sua splendida voce per permettersi dei regali! Sua madre raccontava che da bambina, per ottenere un paio di scarpe nuove aveva intonato una canzone ad un turista perché gliele comprasse…
Per inseguire il suo sogno si iscrive al Conservatorio di musica e agli inizi degli anni Quaranta comincia a cantare in un programma radiofonico.

CELIA Y LA SONORA MATANCERA
La sua grande occasione nei primi anni’50, quando ha l’opportunità di lavorare con la grande orchestra di Matanzas, la Sonora Matancera. Fu per sostituire la cantante ufficiale del gruppo, Myrta Silva, ritornata a Puerto Rico. L’orchestra scopre lo straordinario talento di Celia e la sua grinta incredibile. La reina lavora con la Sonora fino al 1965. Per farlo, però, lascia la sua Cuba, nel 1960, subito dopo l’ascesa al potere di Fidel Castro, che non le permette più di ritornare nella sua isola, neanche per visitare i parenti prima della loro morte!
Dopo un breve periodo in Messico, il gruppo si trasferisce stabilmente negli Stati Uniti. Agli inizi degli anni ’60 Celia si innamora di uno dei musicisti dell’orchestra, che sarebbe poi diventato suo marito nel 1962: Pedro Knight. In seguito Mr Knight avrebbe abbandonato la sua carriera per seguire stabilmente quella della moglie, fino alla morte di quest’ultima!!!
Molti i brani incisi con la Sonora Matancera rimasti alla storia, come “Sabroso son cubano“, “el Yerbero moderno“, “Caramelos” e molti altri…

CELIA Y TITO
L’incontro con il re del mambo Tito Puente, negli anni ’60, segna la carriera musicale della reina. La seconda metà degli anni ’60, però, è un periodo molto particolare, di transizione per la musica latina a New York: sonorità nuove, che poi esploderanno negli anni ’70, nascono dalla strada. Le produzioni di Celia e Tito di quegli anni sono forse troppo evolute per i gusti della gente e non vengono capite e apprezzate come meritano!
Nei primi anni ’70 New York è invece pronta a recepire il talento di Celia; dal 1974, infatti, la sua carriera inizia una straordinaria ascesa. Prima le produzioni con Jhonny Pacheco, una su tutte “Celia & Jhonny“, prodotta da Jerry Masucci.
Sembra che nel Conjunto di Pacheco Celia abbia finalmente trovato la sua dimensione ideale! Brani bellissimi come “Quimbara“e ” Canto a la Habana“, vengono consegnati alla storia.
Poco tempo più tardi avviene il nuovo incontro tra il re e la reina, nel 1977, quando Celia e Tito partecipano alla produzione in onore di Beny Morè “Tributo a Beny More“.
Il legame tra i due straordinari artisti è comunque andato avanti negli anni, fino a poco tempo prima la morte di Tito Puente. Tutti quanti ricorderanno il duetto splendido di Celia e Tito in occasione del concerto per il 100° LP del grande re del timbal!
CELIA Y FANIA
Celia Cruz è l’unica donna che vanta il merito di aver fatto parte del mitico gruppo Fania. Il suo debutto con Fania All-Stars avviene nel 1974 a Puerto Rico, debutto che la consacra definitivamente tra le stelle della salsa!
Inizia un tour in tutto il mondo con il gruppo. Celia compie in questi anni diversi esperimenti musicali, unendo la tradizione musicale cubana, a stili differenti come quelli di Willie Colon, per esempio. Diversi sono gli album prodotti insieme, nei quali Celia deve adattare la sua naturale predisposizione per la musica cubana, a sonorità differenti. La collaborazione tra i due artisti continuerà anche negli anni ’80, portando all’incisione di due nuovi album: “Celia & Willie“, del 1981 e “The Winners” del 1987.
Celia sperimenta anche il merengue, la bomba, ritornando sempre però al suo amato son.
Nel 1979 la Reina collabora anche con la grande orquesta Sonora Poncena.
L’incontro con lo straordinario pianista Papo Lucca risaliva al 1974, quando Papo aveva partecipato alla produzione di Celia con Jhonny Pacheco. Da allora l’amicizia tra i due è sempre andata avanti.

LA REGINA NEGLI ANNI ’80 E ’90
Molti i successi della guarachera de Cuba per tutti gli anni ’80 e le collaborazioni con diversi artisti: Ray Barreto e Adalbero Santiago, per esempio, nell’album “Tremendo trio“, del 1983. Brani come “Nadie se salva de la Rumba“, bellissimo davvero, rimarranno nella storia!
Più tardi avviene l’incontro con il sonero major del Venezuela Oscar D’Leon; Celia diventa
con lui parte della Combinacion Perfecta, entrando a far parte della RMM Records, capitanata da Ralph Marcado che negli anni 90′ fu l’etichetta più importante della musica latina. La Reina partecipa inoltre a diversi film tra cui il popalarissimo “The Mambo Kings” al fianco Banderas e Assante, nel film possiamo apprezzare anche una performance di Tito Puente, la sua voce fa parte della colonna sonora di pellicole, come “Something wild” e “Invasion U.S.A.“.
Durante tutti gli anni ’90 canta e si esibisce con numerosissimi artisti, come Josè Alberto “El Canario“, la India, di cui è stata autentica tutrice, Jhonny Ventura, Cheo Feliciano.
La Reina non ha mai avuto timore di provare nuove esperienze, di sperimentare; la musica non aveva confini e barriere per lei!
Nel 1998 la produzione “Mi vida es cantar” lancia un cult intramontabile come “La vida es un carnaval“, anche se certo non è il pezzo più bello della reina è sicuramente quello più conosciuto!
La sua continua voglia di cambiare è dimostrata anche dalla sua più recente produzione discografica con la Sony: “La negra tiene tumbao“, disco con il quale Celia si rivolge ad un pubblico giovane, inserendo sonorità rap, e stupendo molti per le inserzioni disco del brano che dà il titolo all’album, album che è stato insignito anche del premio Grammy.
Più di cinquant’anni di carriera, una donna e un’artista straordinaria, ha ottenuto riconoscimenti importantissimi: tre dottorati ad honoris causa, ricevuti da tre univerità americane:(Yale, Miami, Florida International); strade intitolate a suo nome, come a Miami, la Calle Ocho( quartiere abitato dalla più nutrita comunità cubana del paese) intitolata a suo nome “Celia Cruz Way“; la medaglia conferita dal presidente Clinton, nel 1994 (Premio Nazionale Belle Arti); nel 1987 lascia la sua impronta sulla Hollywood’s Walk of Fame.
Il New York Times l’ha definita una delle più grandi cantanti del mondo!
Nel 2001 ha accolto con entusiasmo l’idea di una pellicola cinematografica a lei dedicata, intitolata “La Reina de la Salsa“, con Whoppie Goldberg.
Forte fino alla fine Celia, subito dopo l’intervento chirurgico a cui si è sottoposta nel dicembre del 2002, si è esibita in pubblico, il 3 aprile, accompagnata dall’orchestra di José Alberto “El canario”, all’hotel Plaza di New York. In quell’occasione ha cantato alcuni dei suoi brani cult: “La vida es un carnaval“, “La negra tiene tumbao” e “Bembà colorà“.
Tutti la amiamo e la ricorderemo per il suo look stravagante, per le sue parrucche, per la sua grinta e soprattutto per la sua voce senza tempo e il suo talento strordinario!
ADDIO REINA, AZUCAR!! ….PARA SIEMPRE!!!
a cura di CHANGUITO
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