QUALE È LA TUA MOTIVAZIONE?
Vuoi che ti paghino per mettere musica? Vuoi semplicemente essere Popolare?
Queste ed altre simili fonti di ispirazione non crediamo siano le più adatte per avvicinarsi a questa professione.
La motivazione più importante e plausibile, trattandosi di una professione con attitudini artistiche, dovrebbe portare come leit-motif, la semplice passione e il grandissimo piacere che deriva nel condividere la musica con il pubblico.
Fare il DJ è oggi una professione che richiede molto impegno e un discreto senso di responsabilità.
Molte persone pensano che sia solo una questione di abilità tecnica, altre pensano che sia sufficiente essere aggiornati con le più recenti produzioni discografiche.
In realtà, in questa professione il vero intento deve essere quello di scoprire la musica nel genere musicale in cui si opera. Selezionare e proporre le migliori canzoni nel momento giusto, affinché il pubblico apprezzi il tuo lavoro e quello dei musicisti nazionali ed internazionali che sono il grande ingranaggio nella produzione discografica.
Una cosa è certa, con una buona tecnica si può sicuramente far si che il passaggio tra un brano e l’altro, denominato mixaggio, sia ben recepito dai ballerini che danzano in pista. Con un buon mixaggio potremmo mantenere un ottimo effetto dinamico. Se questo non succede… Attenzione! Magari la musica che abbiamo selezionato non è adatta al momento o è stata scelta male. In questo frangente tutto si complica e creare quel magico feeling tra DJ e pubblico che rende una serata viva e divertente, diventa una impresa davvero complicata.
Come in tutti i lavori artistici, non tutte le persone hanno le attitudini per esercitare questa professione. Prima di intraprendere questo percorso professionale, é necessario fare una profonda introspettiva, una vera e propria analisi di noi stessi che ci consenta di capire se siamo dotati delle caratteristiche fondamentali per poter esercitare con successo questa professione.
Alcuni dei requisiti indispensabili sono, una buona attitudine all’ascolto musicale e uno spiccato senso del ritmo.
Sicuramente quelli che provengono da esperienze professionali vicine al mondo dell’arte possono essere facilitati nella fase dell’apprendimento.
L’obiettivo principale di un DJ è creare un asset empatico e divertente tra il pubblico e la musica.
Ricordiamoci però che non dovremmo escludere a prescindere l’uso del microfono (utilizzo della nostra voce), è complementare ma di grande impatto, anche se da molti ritenuto opzionale (sopratutto dopo la nascita dei “Vocalist”).
Esistono molte categorie di DJ’s tra cui: DJ Radiofonici (denominati speaker) che operano principalmente nelle emittenti radio tradizionali o web, DJ’s conduttori di programmi televisivi, DJ’s che si hanno principalmente competenze tecniche (registi o fonici), DJ’s di gruppi musicali, DJ’s producer, DJ’s musicisti, DJ’s editori e DJ’s clubbing o specializzati in eventi, feste o cerimonie. Ognuno di questi professionisti ha caratteristiche differenti e distinte forme di espletare la propria professione. E’ cosa giusta capire quali sono le nostre principali capacità per poter scegliere dove collocarci con successo.
Per un DJ’s di sala è molto importante:
Fare il mix perfetto e dimostrare padronanza assoluta della pista, avere un’ottima gestione della memoria auditiva (questo ci consentirà di creare una perfetta playlist in tempo reale). Sapere prevedere che reazione avrà il pubblico ad ogni nostra proposta musicale. Mixare la musica seguendo determinati parametri nei livelli e nella equalizzazione, per poter ottenere combinazioni dinamiche, precise e di alto livello. Identificare la giusta sequenz delle canzoni, durante il mixaggio, non creare forzature con le tonalità e i tempi. Conoscere la struttura delle canzoni per poter esegure mix in frase musicale.
Seguendo scrupolosamente questi parametri offriremo al nostro pubblico delle sequenze armoniche che ci consentiranno di ottenere una perfetta connessione empatica tra la console e il pubblico in pista.
La nostra sicurezza in console sarà sempre recepita con entusiasmo e energia dal pubblico, anche nei momenti in cui programmeremo uno stacco, un cambio di sequenza ritmica o di genere musicale.
Da dove possono derivare i problemi?
Quando non sai inserirti bene nel il tuo ruolo.
Per esempio, quando non sai parlare al microfono, e sei un DJ radiofonico, come puoi a comunicare con la gente che ti ascolta?
Quando la tua playlist non ha una logica ed è totalmente disconnessa dal pubblico, non si può lavorare in modalità “random”, bisogna sempre sapere cosa proporre e il momento giusto in cui farlo.
Quando hai carenza di gusto musicale. Come puoi proporre una novità discografica se non sai decifrare quali sono le linee e gli standard più recettivi del mercato.
Quando sei un DJ performer e non domini i controtempi o semplicemente non hai abilità né rapidità di esecuzione nei cambi veloci, multipli o nello scratch.
Sono questi alcuni fattori determinanti che hanno una influenza devastante e generano una pessima prestazione; in altre pubblicazioni approfondiremo con più dettagli.
Nei prossimi articoli cercheremo di analizzare e spiegare molti aspetti di questa professione che dopo tantissimi anni di incubazione, ha spontaneamente delineato parametri che non sono più soggettivi, ma formano dei veri e propri standard, ricchi di sfaccettature e con parametri assolutamente marcati.
Spero che all’interno di queste pubblicazioni, anche chi non ha ambizioni professionali (ma opera dietro una console) possa comunque trovare informazioni interessanti, atte anche solo a soddisfare le tante curiosità che a volte generano discussioni accese e infinite diatribe tra gli appassionati di musica.
DJ Francisco Rojos
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