LA REPUBBLICA DOMINICANA ENTRA NEL GUINNES DEI PRIMATI PER LA BACHATA

Salsa.it - News: il record arriva così nel paese dove la Bachata è nata

LA REPUBBLICA DOMINICANA ENTRA NEL GUINNES DEI PRIMATI PER LA BACHATA
LA REPUBBLICA DOMINICANA ENTRA NEL GUINNES DEI PRIMATI PER LA BACHATA

Da qualche anno il record del maggior numero di coppie danzanti bachata, registrato al Guinnes dei Primati, apparteneva all’Europa, un’onta che la Repubblica Dominicana, depositaria di questo genere musicale non poteva più prolungare!
Così da settimane a Quisqueya ci si stava preparando per superare il numero di 470 coppie, che fino all’11 Dicembre di quest’anno apparteneva alla Polonia.
Per chi pensa che basti un passaparola sui social per mettere insieme il maggior numero di ballerini e farli trovare nel posto convenuto all’ora convenuta, farli ballare e contarli, diciamo subito che non è così semplice! Ci sono regole e parametri ben precisi per ottenere l’agognata certificazione, vediamo quali sono.

Innanzitutto si deve ballare tassativamente in coppia, poi tutti i partecipanti devono essere vestiti allo stesso modo e devono ballare all’unisono su di una coreografia preparata in precedenza. La musica è stata indicata dall’organizzazione del Guinnes World of Records, che si è espressa per un classico di Luis Segura, non a caso il padre della bachata, dal titolo Pena Por Ti, per l’occasione reinterpretata da Kiko Rodríguez, Daniel Santa Cruz ed Alexandra Rodríguez.

Teatro della manifestazione, prodotta da Alberto Zayas, è stata la Avenida George Washington, una delle strade più ampie e più importanti della capitale Santo Domingo.
La giuria è stata presieduta da Susana Reyes, la quale, dopo mezz’ora di consultazioni e dopo aver squalificato solamente due coppie, ha certificato il record di 600 coppie (1200 ballerini) tra le urla festanti dei partecipanti e del pubblico intervenuto..
Zayas, preso dall’entusiasmo, ha anche proposto di istituire la giornata nazionale della bachata il 12 Dicembre, giorno del conseguimento del record.

A cura di: Mauro Gresolmi
Graphic work by: Francisco Rojos

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