Settantacinque milioni di dischi venduti, 18 Grammy Awards e 44 Nominations, prima donna a entrare nella Rock’n’Roll Hall of Fame, 42 album in studio realizzati più sei dal vivo: queste, in sintesi, le cifre che rivelano cos’abbia rappresentato nel panorama musicale Aretha Franklin, una delle più grandi, se non la più grande, cantante di musica leggera mai esistita.
Ci ha lasciati nell’Agosto del 2018, ma Hollywood aveva già pensato a celebrala con un biopic, che purtroppo non ha fatto in tempo a vedere.
La regia è stata affidata a Liesl Tommy, molto acclamata nell’ambito teatrale e del musical, qui ad una delle sue prime esperienze sul grande schermo.
Il ruolo della protagonista è stato affidato a Jennifer Hudson, che si è fatta conoscere al grande pubblico grazie a Dreamgirls: la stessa Aretha Franklin ha approvato con entusiasmo la sua scelta poco prima di morire. Nel ruolo del padre di Aretha, c’è Forest Whitaker, che nel 1988 fu a sua volta protagonista del un biopic, diretto da Clint Eastwood, del grande musicista jazz Charlie Parker, dal titolo Bird, per il quale fu nominato al Golden Globe. Fa parte del cast anche la cantante di R’n’B Mary J.Blidge, che qui interpreta un’altra icona della black music, Dinah Washington.

LA TRAMA
Il film inizia con la piccola Aretha, da tutti chiamata Ree, che si esibisce all’età di dieci anni davanti ad un pubblico di amici di famiglia ad una festa in casa sua. Già da lì si nota il suo grande talento e si può intuire il suo destino consacrato al successo, ma la strada da percorrere è lunga e non priva di difficoltà: ci mette qualche anno, infatti, a trovare una vera identità musicale; è ingaggiata da una mayor, ma canta un genere che non le permette di esprimere al meglio il proprio potenziale, per poi passare all’Atlantic Records, dove finalmente arrivano la svolta e la consacrazione. Il suo successo sempre maggiore non le impedisce però di fare i conti con quelli che lei chiama i suoi “demoni”: un padre padrone, una madre morta troppo presto e alla quale era molto legata, un marito-manager, Ted White, violento, il trauma di essere stata abusata in tenera età (a 14 anni era già madre di due figli), l’abuso di alcol, arrivano quasi a mettere a repentaglio la sua salute e la sua carriera. Ne esce grazie all’amore del suo nuovo marito, delle sorelle, al ravvedimento del padre e ad un rinnovato slancio di fede, che la porterà ad incidere un album gospel live, che ad oggi rimane il suo più venduto.

LA CRITICA
Il film ha avuto buone recensioni, ma anche alcune stroncature. L’aspetto che ha messo tutti d’accordo è stata la grande prova attoriale e canora della protagonista Jennifer Hudson. Tra le note positive la ricostruzione storica del periodo in cui si svolge la trama, sia dal punto di vista musicale (vediamo alcuni personaggi che hanno fatto la storia della musica soul, gospel e jazz, così come i grandi presidenti delle etichette discografiche dei tempi d’oro), sia da quello della cronaca di quegli anni (su tutti Martin Luther King, che era un amico di famiglia in casa Franklin e al cui funerale Aretha ha cantato).
Tra le noti dolenti spicca il mancato risalto dato ai successi della Regina del Soul. Eccezion fatta per il brano che dà il titolo al film, tutti gli altri, vere e proprie pietre miliari della canzone, non vengono confezionati e presentati come avrebbero meritato: fate il confronto con film come Bohemian Rapsody, o Ray, o Rocketman e capirete di cosa stiamo parlando. Un’altra cosa che non ha funzionato bene è il mancato approfondimento di alcune tematiche legate ai demoni di Aretha, molto spesso solo accennate.

LA COLONNA SONORA
Tutte le canzoni di Aretha Franklin sono state ricantate da Jennifer Hudson, che ci fa riascoltare così Respect, You Make Me Feel Like a Natural Woman, I Say A Little Prayer, Think e una struggente versione di Amazing Grace.’

CURIOSITA
Il film è stato girato in prevalenza ad Atlante, Georgia, le riprese sono iniziate nel Settembre 2019 e sono terminate nel Febbraio del 2020, poco prima della pandemia. Per questo motivo il film è uscito nelle sale a distanza di un anno.
Avevamo già in altre occasioni scritto che il giorno di nascita di Aretha Franklin, il 25 Marzo coincide con quello di Mina: ebbene, anche un altro gigante della musica pop è accomunato da questa data, ed è Elton John.
A cura di: Mauro Gresolmi
Graphic work by: Francisco Rojos
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