Come sappiamo il 17 Aprile 2019 , dopo non poche polemiche , il Parlamento Europeo ha approvato le nuove regole sul copyright nel mercato digitale a livello Europeo, con tutti gli stati membri che sono obbligati a convertire in legge entro fine anno . L’ Italia, dopo anche una petizione con una raccolta di migliaia di firme da parte della SIAE, per dichiarazione di un esponente del Governo, ovvero il Sottosegretario all ‘editoria Andrea Martella, ha accelerato l’iter parlamentare per approvare la legge .
Gli argomenti che interessano di più di questa direttiva a livello musicale sono che la grandi piattaforme digitali, ovvero i colossi del web, saranno obbligati a pagare di più (dato che adesso pagano molto poco) i diritti che ne derivano ai detentori di copyright, mentre l’altro argomento che forse interessa di più a tutti, riguarda la responsabilità: facendo un semplice esempio, YouTube sarà responsabile a livello di violazione di copyright di tutti i video musicali che verranno caricati nei vari canali, contrariamente a quello che succede oggi, dove il responsabile è colui che carica il video .
YouTube non ha ancora comunicato ufficialmente in che modo pensa di risolvere questo grosso problema: chiunque nell’UE voglia caricare un video musicale sul proprio canale, dovrà avere obbligatoriamente i diritti di copyright o una licenza. Questo nella visione più pessimistica porterà alla chiusura di molti canali (anche quelli con migliaia di iscritti) in tutta Europa, dato che non potranno avere del materiale protetto da copyright senza le dovute autorizzazioni. Nella visione più ottimistica invece (quella più difficile da attuare) si avrà un proliferare di canali a pagamento, i quali saranno dotati delle necessarie autorizzazioni: in questo caso non sappiamo ancora se toccherà al detentore del canale richiedere direttamente le licenze ai proprietari del copyright, oppure se sarà YouTube a trovare un accordo con i detentori dei diritti per un rilascio automatico di una licenza musicale, cosa che probabilmente costerà una ingente spesa per il colosso di Google .
Vedremo nei prossimi mesi cosa succederà quando sarà approvata la legge e le inevitabili conseguenze, soprattutto su YouTube a livello Europeo; Facebook ha già agito proibendo tutte le dirette musicali e bloccando l’audio ad eventuali caricamenti di videoclip direttamente sulla sua piattaforma.
A cura di: Gino Brigida
Graphic Work by: Francisco Rojos
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