Riceviamo e pubblichiamo un articolo di David Cascioli, nostro collega di penna e di consolle, nel quale analizza il fenomeno dei Remix nel mondo della bachata, un argomento che da sempre seguiamo, in quanto fonte di molteplici discussioni. Qui viene esaminato il perché del successo di tale tendenza, con i suoi pro ed i suoi contro.
Per capire appieno il senso di questo articolo bisogna per prima cosa porsi una domanda. Nel panorama bachatero attuale sono necessari i remix ? La risposta in linea teorica dovrebbe essere NO. Solo per il semplice fatto che l’offerta di bachata “autoriali” è talmente vasta che alcune volte si fatica a stargli dietro. Prima di andare avanti nel discorso cerchiamo di capire cos’è nello specifico un remix è prendiamo una delle tante definizioni che si trovano nel web. Il remix (spesso abbreviato in rmx) è il risultato della modifica di un prodotto mediale attraverso l’aggiunta, la rimozione o il cambiamento di una o più delle sue parti. (fonte Wikipedia). Nel nostro caso il prodotto mediale si riferisce ad una canzone. Ma allora perche’ hanno tutto questo successo ? La risposta non é semplice e coinvolge molti fattori tra loro interconnessi. Uno dei principali fattori è quello strano fenomeno in cui è l’offerta (dj) a creare la domanda. Mi spiego meglio. Storme di operosi dj producer non fanno altro che attendere l’uscita della hit del momento per proporre ad un pubblico, sempre più numeroso, il loro remix. Come si puo ben immaginare in questo oceano di proposte si pescano degli ottimi lavori ma anche tanti lavori di scarsa ed alcune volte, di scarsissima qualità (bongochata). L’operosità dei dj producer è dettata dalla possibilità di sfruttare più o meno direttamente il successo di una canzone famosa. Si perché fondamentalmente il successo di un remix si basa sul successo della canzone utilizzata a tal fine, nessun dj si sognerebbe di fare un remix su una canzone che non incontra il favore di un vasto pubblico. Tale sfruttamento é più che comprensibile visto che alcuni remix, in termini di visualizzazioni o download dalle varie piattaforme digitali, hanno dei numeri che farebbero gola a molti cantanti affermati. In questo turbinio di like, view, download e chi più ne ha più ne metta, sono stati coinvolti anche i ballerini professionisti di bachata sensual/fusion (quelli di bachata tradizionale sembra siano spariti, ne avvistano, ogni tanto, qualcuno solo nella Repubblica Dominicana) che in un reciproco scambio di “favori telematici” con i dj interpretano, nei vari congressi in giro per il mondo, i più disparati remix. Questo ha, in breve tempo, generato nei neo ballerini una grossa confusione tanto da far equiparare un remix ad una canzone di bachata. Che da un punto di vista musicale equivale ad una bestemmia. Un’altro fattore, come accennato in precedenza, e’ dettato dalla modifica che il ballo bachata ha subito negli ultimi anni. L’avvento dello stile sensual con le sue movenze i suoi body roll ha attirato, in breve tempo, un pubblico sempre più giovane notoriamente più disponibile alle innovazioni musicali. Ultimo e non meno importante, ma tale argomento meriterebbe un capitolo a parte, il web che con la sua capacità di raggiungere tutti, ma soprattutto di dare visibilità a tutti, ha permesso in breve tempo il diffondersi di tante novità sia in termini musicali sia in termini di ballo. E forse proprio il web sarà, in un prossimo futuro, ciò che decreterà la fine dei remix. L’applicazione delle nuove normative europee in materia di diritti di copyright non permetterà di condividere contenuti mediali a chi non sarà in possesso delle necessarie autorizzazioni. Il che significa che ogni volta che un dj vorrà fare un remix dovrà chiedere l’autorizzazione a chi detiene i diritti della canzone in oggetto. Cosa che sino ad ora è stata clamorosamente ingnorata.
A cura di: David Cascioli
Graphic work by: Francisco Rojos
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