Si è spento all’età di 91 anni Ennio Morricone, uno dei più grandi compositori del 900, e non solo di musiche da film.
Era uno di quei personaggi che ti rendeva orgoglioso di essere Italiano, al pari di Enzo Ferrari, Giorgio Armani, Luciano Pavarotti e Sophia Loren, conosciuto in ogni angolo del pianeta. Le sue musiche ci hanno commosso, esaltato, divertito (ricordiamo ha scritto le partiture anche di film come Il Vizietto, Un Sacco Bello, Bianco Rosso e Verdone), ci ha saputo regalare per decenni emozioni indimenticabili con le sue note.
Tutti lo conoscono per le sue colonne sonore (per 500 film, 60 dei quali premiati), non tutti sanno che in veste di arrangiatore ha firmato alcuni successi della musica pop anni 60, quali Sapore di Mare, Se Telefonando, Il Mondo, e quasi tutti i successi di Edoardo Vianello.
Con il suo ex compagno di scuola Sergio Leone a inizio Anni 60 ha rivoluzionato il cinema western, creando una nuova concezione di colonna sonora legata a quel genere, inserendo strumenti fino a quell’epoca mai usati nei suoi omologhi americani: chitarra elettrica, tromba, il fischio e il suono del maranzano (o “scacciapensieri”, come lo chiamiamo un po’ tutti). Da lì in poi un’escalation continua in tutti i generi, mostrando una versatilità che pochi suoi colleghi hanno dimostrato di avere.
Ha vinto un Oscar alla carriera nel 2007, consegnatogli proprio da quel Clint Eastwood che contribuì a far diventare una star con le sue musiche, e la sua longevità gli permise di vincerne un altro nel 2016 per il film di Quentin Tarantino The Hateful Eight, all’età di 87 anni. Tra i premi e le onorificenze assegnategli ci sono anche tre Grammy Awards, quattro Golden Globes, sei BAFTA, dieci David di Donatello, undici Nastri d’argento, due European Film Awards, un Leone d’Oro alla carriera, un Polar Music Prize, ed un titolo di Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana.
Ha venduto inoltre più di 70 milioni di dischi, e c’è una stella a lui dedicata nell’Hollywood Walk of Fame a Los Angeles.
Con le sue colonne sonore ha saputo ispirare anche gruppi Rock come i Metallica ed i Ramones, che le hanno usate paer aprire i loro concerti.
In questi ultimi tre mesi le sue musiche hanno accompagnato l’isolamento da lockdown grazie al giovane chitarrista Jacopo Mastengelo, che le suonava dai tetti di Roma come se volesse dedicare una serenata alla nostra Italia con le musiche più emozionanti e suggestive.
Non ci resta solo che dire: Grazie Maestro.
A cura di: Mauro Gresolmi
Graphic work by: Francisco Rojos
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