Con questa intervista inizia una serie speciale di servizi, filmati e non, fatti dal nostro Mauro Gresolmi durante il suo recente viaggio in Colombia, un paese in cui la salsa è ben radicata da decenni ed il latin urban sta esprimendo alcuni dei suoi massimi esponenti.
La redazione di Salsa.it
Cali, Febbraio 2020 – Prima di iniziare l’intervista vorrei raccontarvi di come ho incontrato dj El Chino, perchè ha dell’incredibile!
Qualche settimana prima del mio viaggio lo contatto via Whatsapp: mi presento, gli dico che sarei passato dalla sua città per due giorni e che mi sarebbe piaciuto intervistarlo; dall’altra parte mi risponde con la massima disponibilità e mi invita nel locale dove lui sarebbe stato in consolle, così avrei unito l’utile (la sua intervista) al dilettevole (una noche de rumba caleña non bisogna proprio perdersela!); piccola parentesi: io come immagine del mio profilo Whatsapp ho un mio primo piano, lui il logo del suo portale, Solar Latin Club, per cui non avevo la minima idea di che aspetto avesse. In seguito mi accorgo che la serata in cui lui lavorava come dj non coincideva con le mie date: il mattino di quel giorno avrei avuto l’aereo che mi portava a Cartagena, per cui cerchiamo di trovare, in base ai rispettivi programmi, un momento durante le giornate precedenti, ma senza riuscirci. Lascio così all’altro musicista che ho intervistato a Cali il compito di salutarmelo e di consegnargli del materiale che avevo per lui. Il mattino della mia partenza, dopo una colazione salata servitami nel mio albergo, da buon italiano vengo assalito dalla voglia di cappuccino e brioche, così mi reco nel vicino Parque del Peñon, dove la sera prima avevo adocchiato una caffetteria italiana. Sono circa le nove e quando entro nel locale ci sono pochissime persone, tra queste un tizio intento a lavorare col suo laptop. Mi siedo, ordino il mio cappuccino con una fetta di tiramisu e dopo pochi istanti il tizIo al computer si alza, viene verso di me e dice:
– Mauro? –
ed io – Sì…-
– Soy Felipe, El Chino! –
Altra piccola parentesi: Cali ha 2,5 milioni di abitanti! VI RENDETE CONTO???
Nella mezz’ora in cui ci siamo parlati abbiamo scoperto di avere tante cose in comune, sia professionali (entrambi gestiamo un portale di divulgazione di musica latina, entrambi facciamo serate in consolle), che personali (il sottoscritto e la moglie di Felipe abbiamo i discendenti che vengono dallo stesso piccolo paese del Trentino).
Ma ora largo alle domande, che ho una valigia da chiudere e un volo da prendere….
– Luis Felpe Valero, in arte Dj El Chino, oltre ad animare le notti danzanti di Cali e dei congressi salseri in giro per il mondo, ha fondato anni fa un portale di musica latina che oggi è tra i più conosciuti. Come e quanto tempo fa è nato Solar Latin Club? –
– Il portale è nato una quindicina di anni fa, con l’intento di far conoscere la salsa alternativa, quella che non si sente nelle radio di qui e che difficilmente si trovava negli scaffali delle vendite. Nel corso degli anni si è diffuso a livello globale. –
– Com’è stato accolto questo progetto all’inizio, qual è stato il feedback del pubblico? –
– L’inizio è stato molto difficoltoso, facevo tutto da solo e nei primi tempi poche persone lo seguivano. Col passare dei giorni, o meglio dire, degli anni, il portale ha cominciato a crescere, così come il numero degli appassionati che cercavano un tipo di salsa differente, specie dall’Europa. Me ne accorsi quando andai a lavorare come dj nei congressi europei per la prima volta, mi riconoscevano, mi invitavano nei loro paesi e dicevano di seguire molto il mio sito. –
– In questo modo sei riuscito anche ad avvicinare maggiormente gli artisti? –
– Sì, certo. All’inizio il mio lavoro era unidirezionale, ero io a passare la maggior parte del tempo a cercare le loro produzioni, a contattarli; ora sono loro che mi chiamano per avvisarmi dell’uscita delle loro produzioni. Il lavoro di ricerca è ancora grande, ma ora c’è maggior collaborazione. In Italia per esempio sono a contatto con La Maxima, di cui ho presentato tutti e tre gli album. –
– Com’è la situazione attuale del mercato discografico? –
– Il mercato è molto cambiato con l’avvento della musica digitale e dello streaming. Ora chi acquista musica, o la scarica o la compra in vinile, il cd sta quasi scomparendo. Per quello che riguarda il mio portale, lo scorso anno c’è stato un buon incremento sia nella quantità che nella qualità delle produzioni, sia in Europa che negli States che qui in Colombia quello che è uscito nel 2019 è stato di alto livello. –
– Parliamo un po’ della tua carriera da Dj. Quand’è iniziata e come ti sei avvicinato alla Salsa? –
– Ai tempi dell’università avevo un programma di musica molto vario, dalla world music al rock, all’hip-hop, poi mi avvicinai alla salsa nel periodo in cui ho vissuto in Germania, ho cominciato a a capire che si ascoltavano stili differenti e a crearmi una coscienza critica e musicale ben delineata, siamo agli inizi degli anni 2000 all’incirca. –
– Per chi viene a Cali quando non c’è la Feria, quali sono i migliori locali per ballare salsa? –
– Il locale più iconico è La Topa Tolondra, poi ci sono la MalaMaña, il Mammuth, la Caldera del Diablo, per gli amanti della Timba c’è il Cimarron Salsa Bar. A est della città invece ci sono altri locali che suonano differenti stili di salsa, come ad esempio La Ponceña. –
– Sei stato in consolle sia Colombia che in Europa, c’è differenza tra la musica che si ascolta e si balla qui in Colombia e quella che si ascolta e si balla da noi nel vecchio continente? –
– La differenza sta nella programmazione e nella proposta musicale dei djs: qui a Cali ad esempio la proposta è molto limitata: qui vogliono ascoltare e ballare tutti i giorni le canzoni più conosciute, per cui è molto difficile proporre le novità, in Europa c’è una maggior apertura, è più facile far accettare le nuove proposte. Qui con un repertorio di 150 canzoni puoi andare avanti per una decina di anni e anche più. E’ piuttosto frustrante per chi vuole emergere o promozionare musica nuova. –
– Hai in programma di venire in Europa nell’immediato futuro? –
– Dipende molto dal Corona Virus! Ho già delle date in Corea, Thailandia e Singapore, a Giugno a Milano, poi Germania, Svizzera e Londra, speriamo si risolva la questione del virus. –
– Un saluto finale ai nostri followers…-
– Un saluto a tutti i followers di Salsa.it e un invito a venire a Cali a visitare la nostra realtà. Vi voglio bene e spero di vedervi presto in Italia. –
A cura di: Mauro Gresolmi
Graphic work by: Francisco Rojos
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