Forse in Italia è poco conosciuta, ma in Brasile, sua terra di origine, Anitta, giovanissima cantante di ritmi brasiliani e musica urbana, è più famosa di Madonna, e vanta più di 40 milioni di follower in tutto il mondo. Migliaia di quei milioni erano al Milano Latin Festival per vederla esibirsi dal vivo per la prima volta in Italia. E non sono certo rimasti delusi!
Simpatica, allegra, contrariamente a molti suoi colleghi non si è sottratta alla stampa, anzi, nonostante le regole rigide imposte, è stata particolarmente disponibile e alla mano, colpendo tutti con la sua personalità dirompente e con le sue parolacce in italiano… in cui era piuttosto brava quando lo studiava da ragazzina, ma che ha perso per mancanza di
pratica..
Anitta, hai cantato anche con Andrea Bocelli, cosa ha significato per te questa esperienza?
Cantare con Andrea Bocelli è stata la cosa più eccitante della mia vita ed è stata anche una grandissima sfida. Lui è un cantante eccezionale e quando mi hanno detto che voleva cantare con me ho detto subito: “Sì, che meraviglia!”…Poi però ho pensato che il suo stile, molto lirico, è completamente diverso da quello che faccio io, così ho cominciato a studiare qualcosa di lirico, di orchestrale per cercare di avvicinarmi un po’, di capire, apprendere un pochino il suo stile. Quel giorno sul palco è stato il migliore e nello stesso tempo il più difficile della mia vita, perché mi sono trovata a cantare davanti a 22.500 persone e proprio nel momento in cui ho iniziato a cantare io, Andrea Bocelli si era fermato un attimo per bere un po’ d’acqua e limone, e tutti hanno cominciato a fare “booo”, perché mi vedevano solo come una ballerina sensuale, che non c’entrava nulla con lui, quindi non adatta a quella circostanza. Invece io credo che ognuno abbia il suo proprio talento e che Andrea Bocelli mi abbia chiamato proprio per dimostrare che io non sono solo una sa muovere il sedere ma che ho anche delle doti canore.
Sei un punto di riferimento per moltissime ragazze che vogliono vestirsi come te, pettinarsi come te, sei il loro idolo, come vivi questa responsabilità e che cosa vorresti dire a queste ragazze?
Sono molto grata a queste ragazze, sono contenta che mi seguano, che mi apprezzino. Ho cominciato a studiare moda proprio per questo, perché volevo che quello che io disegnavo fosse apprezzato e desiderato anche dalle mie fans. Volevo creare cose nuove che loro potessero apprezzare come le apprezzo io. A tutte loro vorrei dire grazie perché mi seguono perché mi apprezzano e ammirano il mio stile e le cose che faccio. So che non si può apprezzare tutto di una persona, alcune cose di me non piaceranno alcune cose piaceranno un po’ meno, ma questa è la vita…
Come è nata la collaborazione con J Balvin?
In Brasile non c’è molto reggaeton, c’è molta musica brasiliana. Un giorno in Spagna sento questo cantante, ho chiesto chi era e ho detto che mi sarebbe piaciuto fare qualcosa insieme a lui per far conoscere me al suo pubblico e lui al mio in Brasile e così è nata la nostra collaborazione.
Sei molto impegnata nel sociale..
Sì, e la cosa che mi sta più a cuore in questo momento è l’ambiente, perché è la casa in cui viviamo e abbiamo il dovere di prenderci cura della nostra casa, altrimenti un giorno non avremo più un posto in cui abitare.
Hai milioni di follower sui social network…
Sì, però i numeri sono una cosa superficiale, la cosa più importante è la vita reale, quello che facciamo di concreto. Io cerco di mandare sempre messaggi importanti in maniera leggera, divertente. Ad esempio ho fatto un video girato in Amazzonia per far capire quanto dobbiamo prenderci cura della natura, ho fatto un video in cui in cui si vedono donne di ogni tipo: magre, grasse, alte, basse per far capire che bisogna rispettare il diverso, non esiste un canone di perfezione, ma ognuno ha valore proprio per la sua diversità.
A cura di: Chiara Ruggiero
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