Era uno degli artisti più attesi al Milano Latin festival: sold-out pochissimi giorni dopo la prevendita, a dimostrazione che l’affetto dei fans, a un anno dal suo primo concerto su questo palco, non é affatto immutato, anzi!
Diciamolo subito, Ozuna ha “spaccato” e il suo pubblico, accorso da ogni parte d’Italia, é rientrato più che mai appagato dallo show che la giovane superstar del latin urban ha saputo dar loro. Abbiamo avuto modo di fare quattro chiacchiere con alcuni fans prima dell’inizio del concerto, proprio con quelli che avevano guadagnato i posti più vicini al palco e alla passerella: molti di loro erano lì dalle nove del mattino per accaparrarsi la posizione migliore, e meno male che non hanno trovato la temperatura degli utlimi giorni del Giugno appena passato!
Scaldata e caricata a dovere dal gruppo Mamacitas la platea é esplosa in un boato quando, dopo l’intro su maxischermo, é apparso Ozuna sulle note di Unica, hit che fa parte del suo ultimo album, Aura.
E qui la grande, piacevolissima sorpresa: a differenza della maggior parte dei suoi colleghi più o meno illustri che si sono presentati sul palco del Festival accompagnati da un dj, Ozuna ha portato in scena con lui una vera band, facendone il vero e proprio punto di forza della serata: inutile nasconderlo, sappiamo che, musicalmente parlando, un brano di reggaeton é piuttosto minimal nella composizione e nella realizzazione: basta un groove ritmico ed una tastiera ed il gioco nella maggior parte dei casi é fatto. Ebbene con una band la qualità musicale si è elevata, c’é stato spazio per l’improvvisazione che una base pre registrata non permette, molti brani ne hanno beneficiato. Un esempio su tutti El Farsante, arricchito da un accompagnamento e da un assolo di chitarra elettrica che lo hanno letteralmente nobilitato.
Nel repertorio sono stati sciorinati tutti i suoi successi, da quelli cantati da solo, ai molti in cui ha duettato o collaborato, e qui potrebbe sorgere un problema di carattere generale: visto che molti esponenti del reggaeton cantano insieme (quando poi fanno le versioni remix sono anche in quattro e più) rischiamo di assistere a concerti di artisti differenti, ascoltando molto spesso però le stesse canzoni, cosa che tra l’altro ai fan non dà affatto fastidio.
Da Vaina Loca a La Modelo, da Rompe Corazones a Que Va, poi un medley che ha fatto ballare e cantare i presenti come non mai, formato da X (Equis) versione remix, Criminal ed El Farsante.
Per il gran finale Ozuna ha tenuto in serbo tre dei brani di maggior successo, non solo suo, ma di tutto il circuito del latin urban dell’ultimo anno, ovvero Baila Baila Balla, Te Boté e Taki Taki, col quale ha salutato ed é ripartito per la tappa successiva dell’Aura Tour.
A cura di: Mauro Gresolmi
Graphic work by: Francisco Rojos
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