Una delle band storiche cubane, gli Orishas nata nel 2000, che può vantare nel suo palmares un Latin Grammy Awards per il Miglior Album di musica Urbana, in tour in Europa per presentare il suo ultimo album, Gourmet, il primo registrato in studio, ‘il menu musicale più squisito del suo repertorio, composto da 12 piatti e cucinato a fuoco lento’ , non poteva non fare tappa al Milano Latin Festival.
Forse poco conosciuti al pubblico italiano, gli Orishas sono riusciti ad incantarlo, coinvolgerlo e conquistarlo una volta saliti sul palco, con la loro forte presenza scenica e la loro musica che mixa sapientemente sonorità classiche cubane come il son e la salsa con afro jazz e hip hop dando vita a un genere urbano piacevole da ascoltare e divertente da ballare.
Orishas, da dove viene il vostro nome?
Nasce della religione cubana, nata dell’incontro tra gli spagnoli e gli africani, e in particolare dal sincretismo delle loro religioni. Gli Orishas sono i Santi della religione cubana. Ma oltre e forse più che un significato religioso la parola Orishas per i cubani rappresenta la tradizione, Cuba stessa: il folklore, i colori, i sapori.
Vincere un Latin Grammy Award cosa ha rappresentato per voi?
Ricevere un premio così importante è stata davvero una soddisfazione immensa per noi. Siamo stati la prima band cubana anzi la prima band latina a ricevere un Grammy per la musica urbana e il Grammy è un passaporto per il successo. Agli Orishas non interessa che si ascolti la loro musica o che si muovano i piedi a ritmo della loro musica. Agli Orishas importa che la loro musica muova, tocchi, il cuore di chi la ascolta. Vogliamo dimostrare al mondo che si può avere successo con la qualità perché molto spesso per raggiungere successo immediato si trascura la qualità, mentre invece è importante creare musica di buona qualità.
Cosa ha significato per voi scrivere la colonna sonora di un film come Dirty Dancing 2, che poi è stata forse il modo in cui la maggior parte del mondo al di fuori dell’America latina, e quindi anche l’Italia, ha cominciato a conoscere la vostra musica?
Tutto va rapportato al periodo in cui gli eventi accadono. Partiamo da una premessa: oggi la musica latina è diffusissima, all’epoca in cui è uscito quel film (2004 ndr) non era così. Quindi il fatto che una film americano chiedesse a una band Latina per di più una una band cubana, di scrivere non solo una canzone, ma addirittura la canzone che avrebbe fatto da sottofondo a tutto il film, è stata veramente una cosa eccezionale. Poi la nostra musica ha fatto parte della colonna sonora anche di altri film come Fast and Furious, ma in quel caso è stata veramente una cosa incredibile…Tieni presente che noi siamo nati nel 2000 e la prima volta che siamo andati negli Stati Uniti è stato il 2007 perché i cubani difficilmente potevano uscire da Cuba e ancor più difficilmente entrare negli Stati Uniti.
Come vedete il pubblico italiano?
Il pubblico italiano conosce Cuba e conosce la Cuba di qualità, quindi rispetta molto la musica cubana. È un pubblico con cui ci troviamo molto bene anche perché è molto caloroso.
Cosa vi piace di più dell’Italia?
Il cibo e poi il fatto che l’Italia sia molto simile a Cuba, c’è questo amore reciproco che ci unisce, abbiamo una tendenza romantica che ci accomuna.
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