Alla fine di questo autunno che ci ha regalato finalmente film musicali di grande interesse, quali Mamma Mia! Ci Risiamo e A Star Is Born, arriva la pellicola più attesa per gli appassionati di musica, ovvero Bohemian Rapsody, il biopic che racconta i primi quindici anni di carriera dei Queen, nonchè la vita privata del suo frontman, il leggendario Freddie Mercury. Al momento in cui scriviamo il film è diventato un successo a livello planetario, con già oltre 500 milioni di dollari d’incasso, e con cinque milioni e mezzo di euro nel solo primo week-end in Italia. Bohemian Rapsody é veramente ben fatto e sa toccare le giuste corde dei sentimenti del pubblico, passando dall’ironia all’esaltazione, dal romanticismo alla commozione, il tutto condito dalle splendide musiche dei Queen.

A proposto di Queen, é stato proprio il chitarrista Brian May ad annunciare in un intervista del 2010 l’intenzione di realizzare un film sul gruppo, da allora si è iniziato a lavorare tra mille difficoltà. Si è cambiata un mucchio di volte la sceneggiatura, così come incerta è stata la scelta dei registi: all’inizio si era pensato a Peter Morgan (coautore del soggetto), poi a David Fincher, poi a Tom Hopper, infine si è optato per Bryan Singer. A pochi mesi della lavorazione, causa disaccordi con produzione e cast, Singer fu licenziato ed il lavoro lo portò a termine Dexter Fletcher, che però non è accreditato nei titoli. Per quanto riguarda l’attore che doveva interpretare Freddie Mercury all’inizio era stato ingaggiato Sacha Baron Cohen (Borat, Il Dittatore), ma abbandonò il progetto perché la connotazione che voleva dare al personaggio non era quella voluta dalla produzione e dai Queen stessi. Nel 2016 finalmente la scelta cadde su Rami Malek, un attore americano di origini egiziane che si era fatto notare nella saga di Una Notte Al Museo e nella serie Tv Mr. Robot.

La Trama. La mattina del 13 Luglio 1985 Freddie Mercury (Rami Malek) lascia la sua casa nel quartiere di Kensington, Londra, per dirigersi allo stadio di Wembley dove si esibirà con i Queen al Live Aid, il concerto benefico a favore dei paesi africani colpiti dalla carestia organizzato da Bob Geldof. Poco prima che la band salga sul palco la storia torna indietro di quindici anni, quando Freddie si chiamava ancora Farrokh Bulsara e, trasferitosi da poco con la sua famiglia a Londra da Zanzibar, si manteneva gli studi al college lavorando all’aeroporto di Heathrow nel reparto bagagli. Ha la passione per l’arte e la musica e una sera assiste ad un concerto di un gruppo chiamato Smile, il cui cantante Ted Staffel al termine dello show lascia la band. Freddie si offre di sostituirlo e il chitarrista Brian May (Gwilym Lee) e il batterista Roger Taylor (Ben Hardy) pur con riluttanza accettano. A loro si aggiunge anche il bassista John Deacon (Joseph Mazzello). Dopo aver cambiato nome in Queen, i ragazzi cominciano a farsi conoscere e vendono il loro furgone per produrre il loro primo album. Iniziano ad avere successo, Farrokh cambia ufficialmente il suo nome in Freddie Mercury e si fidanza con Mary Austin (Lucy Boynton), conosciuta proprio agli inizi della sua carriera musicale. I loro primi album hanno un grande successo negli Stati Uniti, dove durante il loro tour Freddie inizia a sentirsi attratto dal suo manager Paul Prenter (Allen Leech). Nel 1975 incidono l’album A Night At The Opera e abbandonano la casa discografica Emi in disaccordo col il boss Ray Foster (Mike Myers), che non crede nel potenziale di quello che doveva essere il singolo di lancio dell’album, Bohemian Rapsody, perchè troppo lungo e con un inserto di canto operistico che non sarebbe piaciuto al pubblico del rock. Fredde convince il Dj radiofonico Kenny Everett a mandare in onda la canzone e da lì diventa una grande hit. Di ritorno dal festival Rock in Rio, Freddie confessa la sua relazione omosessuale a Mary, che lo lascia. Nei primi anni 80 la band è all’apice del successo, ma i primi dissidi iniziano ad insinuarsi: le scelte musicali non sono più condivise, inoltre Freddie subisce la cattiva influenza di Paul, cambiando il suo atteggiamento nei confronti di Brian, Roger e John. Al termine di una grande festa data a casa sua, Freddie si innamora del cameriere Jim Hutton (Aaron McCusker), che lo invita a tornare da lui una volta che imparerà ad apprezzare se stesso. Intanto i rapporti con la band si fanno sempre più tesi, sino a esplodere quando Freddie annuncia di aver firmato un contratto come solista: la band si scioglie e lui si trasferisce a Monaco per incidere il disco. Qui prosegue la sua vita dissoluta, fino a quando Mary, incinta, lo raggiunge, invitandolo a tornare con la band e a partecipare al concerto benefico del Live Aid. A questo punto Freddie scopre che Paul gli aveva tenuto nascosta questa notizia e va su tutte le furie: rompe la relazione e torna in Inghilterra. Per fargliela pagare, Paul spiattella alla stampa tutti i vizi sessuali di Freddie.

Una volta a Londra chiede perdono e si riconcilia con la band, ma scopre di aver contratto l’Aids, la malattia che stava iniziando a mietere vittime anche nel mondo dello spettacolo. Durante e prove del concerto lo annuncia a Brian, Roger e John, che gli dimostrano tutta la loro vicinanza. Si ritorna così al giorno del Live Aid: Freddie si riunisce con Jim Hutton, si ricongiunge alla sua famiglia ottenendo il perdono del padre e porta Mary e il suo nuovo compagno nel backstage con lui. I Queen salgono sul palco del Live Aid ed offrono in diretta mondiale quella che a detta di tutti è la più grande performance live di una band nella storia del rock.

La colonna sonora. Il film si apre sulle note di Somebody To Love e si chiude con Don’t Stop Me Now. In mezzo tutti i più grandi successi dei Queen. Nel disco che è stato realizzato per l’occasione c’é anche l’audio dei brani del Live Aid, mai usciti fino ad ora in maniera ufficiale (c’erano solo nel Dvd, ma non era mai stato pubblicato un album ufficiale dell’evento). Nelle canzoni che si sentono nel film, sia quelle in studio che quelle live, si è mantenuta la voce originale di Freddie Mercury, quando invece prova e canta al di fuori dai brani ufficiali, la voce che si sente è quella di Mark Martel, un cantante canadese la cui somiglianza vocale con quella di Mercury è davvero impressionante (vi consigliamo di guardare qualche suo filmato su YouTube!).

Curiosità. Una volta che Sacha Baron Cohen lasciò il set, per il ruolo di Freddie venne preso in considerazione anche Daniel Radclyffe, l’attore diventato famoso nel ruolo di Harry Potter. La somiglianza di Gwilym Lee con Brian May ha fatto letteralmente rimanere a bocca aperta il chitarrista dei Queen, al punto da non riuscire a distinguere un concerto mostrato nel film da uno reale di repertorio. Incredibile anche quella di Joseph Mazzello con John Deacon. A proposito: Mazzello era il bambino che vediamo nel primo film della serie di Jurassic Park.
La figura di Ray Foster, interpretata da Mike Myers, è inventata e si ispira a quella di Roy Featherstone. La cosa più interessante però è una frase da lui pronunciata: – Nessun ragazzo in macchina vorrà sentire Bohemian Rapsody! – Proprio Mike Myers, infatti, nel film del 1992 Fusi Di Testa, la sparava in auto a tutto volume.

Le inesattezze storiche. Trattandosi di un film e non di un documentario, la storia dei Queen è romanzata e presenta alcune incongruenze storiche. Eccole:
– Freddie conosceva già Brian e Roger ai tempi degli Smile e gli aveva già chiesto di far parte della band un paio di volte almeno, prima che i due accettassero.
– John Deacon si unì al gruppo nel 1971, un anno dopo rispetto a quello che si vede nel film.
– Mary e Freddie non si sono mai sposati, è vero che sono rimasti legati da un affetto profondo fino alla morte di lui.
– I dissidi della band non sono mai stati così forti come mostrato nel film, e i Queen non si erano mai sciolti, eccetto una piccola pausa prima delle registrazioni di The Works, nel 1983. Due mesi prima del Live Aid avevano concluso il tour promozionale di The Works, quindi il Live Aid non rappresentava nessuna reunion.
– Nel film Freddie annuncia la sua sieropositività al resto della band durante le prove del Live Aid, quindi nel 1985, in realtà scoprì di aver preso l’Aids quasi due anni dopo e lo comunicò a Brian, Roger e John solo nel 1989.
A cura di: Mauro Gresolmi
Graphic work by: Francisco Rojos
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