Uno dei più grandi soneros della storia della salsa si è esibito sul palco del Milano Latin Festival lo scorso 1 Luglio.
C’è il rammarico che un tale personaggio e un tale concerto avrebbero meritato ben altra cornice di pubblico, ma tant’é, sia lui che l’orchestra di El Chino y La Diferencia che lo accompagnava ed Adolfo Indacochea ed i suoi ballerini hanno offerto uno show che i presenti hanno gradito ed apprezzato per ogni istante della sua durata.
Ci è stato anche possibile incontrare il maestro dietro le quinte prima dello spettacolo.
– Questa è la seconda volta che vengo a cantare in italia, la prima in questo Festival. –
– Maestro, lei è stato tra i primi nella salsa a far dare maggior importanza al cantante piuttosto che all’orchestra, tuttavia in coppia con Louie Ramirez siete riusciti a dare un perfetto equilibrio tra il sonero ed i musicisti. Come avete fatto?
– Molto del merito va ascritto a Louie. E’ stato un vero e proprio maestro, sia quando suonava per la Fania che quando abbiamo deciso si collaborare insieme. Abbiamo avuto parecchie idee e lui ha saputo trasformarle in realtà grazie ai suoi arrangiamenti e alle sue trovate musicali che hanno creato questo bellissimo binomio. –
– Siete stati tra i primi, inoltre a cantare in chiave salsera canzoni che provenivano da altri generi,e con molto successo… –
– Vero! E questo ci ha permesso di girare per il mondo, avere sempre più fan ed allargare la cerchia delle nostre amicizie. –
– Perché oggi la salsa tra i giovani non ha più il successo che aveva fino a vent’anni fa? –
– E’ tutta una questione di promozione, a cominciare dalle radio; quando ero giovane io, le radio otre a trasmettere la musica salsa, davano informazioni sui musicisti, sulle orchestre, sugli stili ed i cantanti, oggi da noi non c’è più niente di tutto questo, i ragazzi non vengono educati alla musica, ci si limita a dar loro solo quello che più va di moda, come il rap e il reggaeton. –
– Per il momento l’unica cosa che sembri funzionare è la fusione tra la salsa e il reggaeton, con esponenti di entrambi i generi che producono brani insieme…–
– Ho visto che Andy Montañez ha fatto una cosa simile con un gruppo portoricano di reggaeton, così come Victor Manuelle. A ciascuno il suo. Può essere un’idea, ma io nei miei progetti musicali sono più propenso a dare la priorità alla salsa. –
– A cosa sta lavorando attualmente? –
– Sto mettendo insieme materiale del tutto nuovo con nuovi arrangiamenti. Entrerò in studio di registrazione a Dicembre per poi uscire con l’album. –
Infine, il consueto saluto a Salsa.it:
– Un caloroso saluto a tutto il pubblico di Salsa.it da Ray De La Paz con grande affetto. –
Pochi minuti dopo “El sonero del elegante cantar” è salito sul palco e ci ha condotto in un viaggio musicale che è iniziato con Eres Mentirosa ed è finito con Lluvia, passando attraverso le principali tappe della sua straordinaria carriera.
A cura di: Mauro Gresolmi
Graphic Work by: Francisco Rojos
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