Nel momento in cui ne pubblichiamo la scheda, questo film ha conquistato sette Golden Globe su sette nominations, è candidato, terzo nella storia del cinema, dopo Eva Contro Eva e Titanic, a quattordici premi Oscar, e al suo debutto, avvenuto in occasione della mostra del Cinema di Venezia, la sua protagonista femminile, Emma Stone, si è aggiudicata la Coppa Volpi come migliore attrice. A fronte di una spesa di trenta milioni di dollari per la sua realizzazione, ne ha incassati oltre duecento e la sua colonna sonora è in testa da settimane nella Billboard 200. Ma cos’ha così di speciale La La Land per avere tutto questo successo, dopo aver messo d’accordo critica e pubblico?
E’ una pellicola che, come un numero musicale che contiene, ti porta con la testa tra le nuvole e lì ti lascia per un paio d’ore, miscela alla perfezione i musical degli anni 50 e 60 con la nostra epoca e fa riscoprire la voglia di correre dietro ai propri sogni, infine ci fa vedere una Los Angeles da una prospettiva davvero insolita.

La La Land é uno dei rari casi in cui un musical viene scritto appositamente per il cinema e non ha alle spalle una versione teatrale di successo a Broadway come la maggior parte dei suoi predecessori; per questo motivo ha fatto parecchia fatica ad arrivare nelle sale da quando il suo autore l’ha scritto, ormai sette anni fa. Soggetto e sceneggiatura sono stati concepiti dalla penna del giovane regista Damien Chazelle, allora venticinquenne: la sua idea era quella di rappresentare nel mondo reale un musical vecchio stile per rendere omaggio a quelle persone che si trasferiscono a Los Angeles per inseguire le proprie aspirazioni artistiche. Coinvolse già in quel periodo anche l’amico e compagno di corsi all’università Justin Hurwitz, che compose le musiche. Bussò a molte porte, ma nessuno era disposto a rischiare su un musical inedito e con canzoni che nessuno conosceva. Dopo un paio d’anni trovò un primo finanziatore, che gli impose però alcuni cambiamenti nella trama e nei personaggi, così non se ne fece niente. Chazelle accantonò momentaneamente questo progetto per dedicarsi nel 2014 a Whiplash, un altro film ambientato nel mondo della musica (racconta il tormentato rapporto tra uno studente di batteria jazz ed il suo tremendo insegnante). Il film fu una vera rivelazione, ebbe 5 candidature all’Oscar (J.K. Simmons s’aggiudicò quello come miglior attore non protagonista) e ottimi incassi, permettendo così al suo autore di riprendere in mano il suo progetto originale, questa volta con maggiori probabilità di trovare chi glielo producesse.
La scelta dei protagonisti cadde su Ryan Gosling ed Emma Stone, che avevano già dimostrato una buona alchimia in due precedenti lavori, Crazy Stupid Love (2011) e Gangster Squad (2013), e che nel caratterizzare i loro personaggi hanno messo molto delle loro esperienze personali, Emma di attrice e Ryan di musicista. Fa parte del cast anche il cantautore John Legend, che é anche uno dei produttori esecutivi; le coreografie
vennero affidate a Mandy Moore.

La Trama: Mia (Emma Stone) lavora in una caffetteria dei Warner Bros studios e sogna di fare l’attrice, partecipando senza successo a decine di provini; Sebastian (Ryan Gosling) è un pianista jazz che coltiva l’aspirazione di aprire un locale tutto suo, ma che si scontra con la realtà di suonare per pochi soldi in posti in cui non può mai far emergere né il suo talento, né la musica che ama. I due ragazzi si incontrano fortuitamente in tre occasioni, poi iniziano a frequentarsi, dapprima come amici, poi scocca la scintilla. Spronandosi e sostenendosi a vicenda iniziano a dar corpo ai propri sogni: Mia scrive un monologo teatrale che poi rappresenterà, Sebastian si unisce ad una band capitanata da un suo vecchio compagno di liceo, Keith (John Legend). Il successo inizia ad arrivare per Sebastian, che rinnega le proprie radici musicali per una maggiore stabilità economica: questo causa i primi attriti con Mia, il cui spettacolo si rivela un flop: critiche negative e in sala pochissima gente, tra cui non vi è nemmeno Sebastian, trattenuto da un altro impegno. Ciò spinge la ragazza ad abbandonare sconfitta Los Angeles e tornare dalla sua famiglia in Nevada. Qui viene raggiunta da Sebastian, che ha ricevuto una chiamata per lei da parte di una direttrice di casting; il ragazzo la esorta a non darsi per vinta e le infonde il coraggio necessario ad affrontare questa prova. L’audizione va bene, ma la lavorazione del film allontanerà i due giovani per parecchio tempo, così decidono, pur promettendosi di amarsi per sempre, di lasciarsi.
Cinque anni dopo Mia é diventata una star del cinema, è sposata ed ha una bambina: una sera si reca col marito in un locale e vedendone il logo, da lei stessa progettato anni prima, si rende conto che Sebastian è riuscito nell’intento di aprire un club tutto suo. Quando i due si rivedono un brivido percorre i loro sguardi: Sebastian esegue al piano il loro tema d’amore ed immagina come sarebbe stata la loro storia se avesse funzionato. Terminata la
performance, Mia lascia il locale con il marito, non prima di avere dato un ultimo, intenso sguardo a Sebastian: i loro sogni si sono avverati, il prezzo che hanno dovuto pagare è stato il loro amore.

La colonna sonora: tutto lo score e le musiche delle canzoni sono stati scritti da Justin Hurwitz, mentre i testi sono ad opera di Benj Pasek e Justin Paul, eccezion fatta per Start A Fire, scritta da John Stephens, Jason Hurwitz, Marius De Vries e Angelique Cinelu. Tra i numeri musicali bellissimo quello iniziale, che ha richiesto un centinaio di
ballerini e due giorni di lavorazione, e molto suggestivo quello girato nell’osservatorio astronomico Griffith. Tutti i numeri musicali mostrano citazioni ai classici del musical. L’album della colonna sonora é stato pubblicato in due versioni: una con solo le musiche originali di Hurwitz, l’altra con le canzoni ed alcuni brani dello score originale, sia su formato digitale, che su cd e vinile.
Curiosità: il film è stato girato interamente a Los Angeles, in 60 differenti locations e nel formato Cinemascope e in Technicolor, in omaggio ai musical dell’epoca d’oro. Ryan Gosling, che fa parte del gruppo musicale Dead Man’s Bone, ha dovuto imparare suonare il piano per non essere sostituito da una controfigura. Nel cast ha un piccolo ruolo anche J.K. Simmons, che aveva lavorato nella precedente pellicola di Chazelle, Whiplash, vincendo anche un Oscar.
A cura di: Mauro Gresolmi (Greso Dj)
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