Lutto nel mondo della musica latina: domenica 28 Agosto è morto, stroncato da
un infarto Juan Gabriel, uno degli artisti più iconici e prolifici, la
cui carriera lo ha visto iniziare dal suo Messico per poi arrivare a conquistare
tutto il mondo latino e non.
Alberto Aguilera Valadez, questo il suo vero nome, é morto nella sua
casa di Santa Monica (California) all’età di 66 anni. La notizia è stata
diramata dai suoi stessi familiari: "La morte di mio padre é una tragica
perdita per tutti noi, per la sua famiglia, i suoi colleghi ed i suoi fans.
Ringraziamo di cuore tutti per la quantità di condoglianze che abbiamo ricevuto
da ogni parte del mondo, incluse quelle del presidente messicano Enrique Peña
Nieto. Sappiamo che a nostro padre mancherà moltissimo intrattenere i suoi fans,
che in vita gli hanno donato tantissima gioia." Questo il comunicato scritto
dal figlio Ivan Aguilera, cui ne seguiranno altri nei prossimi giorni
riguardo i dettagli sulla causa della sua morte.
E’ stata allestita una camera ardente nei pressi dell’aeroporto di Los Angeles e
le prime voci, ancora in attesa di conferma, dicono che poi i suoi resti
verranno portati in Messico, dove molti suoi fans, appresa la notizia, si sono
radunati nelle piazze della capitale per rendergli omaggio.
Il suo ultimo concerto ha avuto luogo proprio a Los Angeles lo scorso Venerdì 26
Agosto, nell’ambito del suo MeXXico es todo Tour, davanti a 17.500
persone che avevano gremito il Forum di Inglewood, il palazzetto che ospita le
partite dei Los Angeles Lakers.
I suoi ultimi due lavori sono stati Duetos, un album in cui
reinterpretava alcuni dei suoi più grandi successi al fianco di altri grandi
artisti invitati per l’occasione, e un disco tributo al gruppo rock dei
Creedence Clearwater Revival, di cui aveva appena lanciato Gracias Al
Sol, la sua versione di Have You Ever Seen The Rain. Lo
stesso John Fogerty, il cantante dei Creedence, é stato tra i primi a
fare le condoglianze alla famiglia.
Di umili origini, ultimo di dieci fratelli, raggiunta la popolarità è stato
soprannominato "El divo de Juarez". In 40 anni di carriera musicale ha inciso 35
album e scritto più di 1800 canzoni, mille della quali per altri artisti che le
hanno tradotte in giapponese, portoghese, tedesco, italiano, turco, inglese e
francese.
Tra i suoi successi Se Me Olvidó Otra Vez, Amor Eterno e
Noa Noa.
Il mondo del ballo lo conosce però per Asì Fué, che a fine anni 90
é stato uno dei primi brani ad essere ballato come bachata nella sua versione
live di quasi sette minuti: di solito veniva messa a fine serata e dopo un paio
di ascolti i ballerini erano già in grado di conoscerne le parole, conquistati
dalla melodia, dalla voce potente del suo interprete ed autore e da quel finale
dai toni quasi epici.
E proprio questa versione usiamo per rendere il nostro omaggio a uno dei più
grandi di sempre…Que te descanse en paz, Maestro…
Mauro Gresolmi
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